- Nonostante la guerra in corso l'Ucraina potrà continuare a rimanere tra i primi dieci esportatori mondiali di prodotti alimentari, anche se tale ruolo può essere posto a rischio dal blocco delle attività dei porti di Odessa e Nikolaev, scali portuali che si trovano nella fascia di territorio che collega la Crimea con il Donbass e che probabilmente le truppe russe intendono occupare. Lo ha affermato il primo vice ministro ucraino per le Politiche agrarie e l'alimentazione, Taras Vysotskyi, illustrando le prospettive della campagna di semina di quest'anno. Vysotskyi ha spiegato che, sulla base di previsioni pessimistiche, quest'anno verrà seminato il 70% della superficie delle aree agricole nazionali. Tuttavia se nell'area di Cernihiv, nell'Ucraina settentrionale, nelle prossime settimane sarà effettuato lo sminamento dei terreni, allora la superficie seminata potrà aumentare sino all'80%.
-
- Riferendosi in particolare alle esportazioni di prodotti agricoli, il vice ministro ha specificato che «il fattore più critico per le esportazioni è il blocco dei porti di Odessa e Nikolaev, dato che prima della guerra oltre il 90% delle esportazioni agricole avveniva attraverso questi porti. Altre infrastrutture - ha precisato Vysotskyi - presentano limitazioni. Quindi, se nel prossimo futuro riusciremo a sbloccare questi porti, anche con i risultati di quest'anno potremo quanto meno rimanere nella top ten degli esportatori di generi alimentari. Se per le esportazioni si dovrà ricorrere a mezzi alternativi, come il trasporto ferroviario o l'autotrasporto - ha aggiunto - allora, ovviamente, la posizione sarà più debole, dato che esportare fisicamente un tale volume di prodotti con altri mezzi non potrà avvenire rapidamente con successo. Queste infrastrutture devono essere sviluppate e ci vorrà del tempo».
|