- In vista della chiusura a partire da domenica prossima dei porti belgi alle navi battenti bandiera russa a seguito del provvedimento nazionale che ha recepito le regole dell'UE introdotte quali sanzioni nei confronti della Russia per l'invasione dell'Ucraina, l'Autorità Portuale di Anversa ha fatto il punto sul futuro impatto del conflitto sul porto.
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- L'ente portuale ha ricordato che fanno eccezione al divieto i carichi di prodotti agricoli e alimentari, gli aiuti umanitari e i prodotti energetici. Inoltre l'authority ha specificato che è vietata anche l'esportazione di un gran numero di merci, incluse quelle che possono essere utilizzate sia per scopi civili che militari, e i carichi in container destinati alla Russia sono soggetti ad ulteriori controlli da parte della dogana.
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- L'Autorità Portuale ha spiegato che se il porto di Anversa non movimenta ingenti flussi di merci con l'Ucraina, mentre la Russia, con riferimento ai dati del 2021, è il quinto partner commerciale dello scalo portuale belga con 11,6 milioni di tonnellate di merci da e per la nazione slava movimentate dal porto di Anversa, di cui 3,6 milioni di tonnellate in esportazione e 8,5 milioni in importazione. Si tratta - specifichiamo - di meno del 5% delle 239,8 milioni di tonnellate passate complessivamente lo scorso anno attraverso lo scalo belga, nonché del 7% circa del solo traffico allo sbarco e del 3% circa di quello all'imbarco.
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- Il traffico movimentato dal porto di Anversa con la Russia è costituito da 5,3 milioni di tonnellate di merci in container, principalmente plastica, legname, prodotti chimici, ricambi per auto e carta, da 4,8 milioni di tonnellate di rinfuse liquide, tra cui primariamente nafta, gasolio e olio combustibile, da 700mila tonnellate di rinfuse solide, principalmente fertilizzanti e carbone, e 650mila tonnellate di merci convenzionali, costituite in gran parte da importazioni di acciaio.
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- Nel 2021 sono state 51 le navi russe approdate ad Anversa per un totale di 108 scali su 14.181 complessivi.
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