Sarà anche vero, ed infatti con tutta evidenza è vero, come ha detto ieri a Genova il vice ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti, Edoardo Rixi, in occasione di un convegno dell'Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale sul trasporto ferroviario, che lo Stretto di Messina e pure il ponte progettato per attraversarlo, che è diventato l'opera scelta dal titolare del Ministero, nonché segretario federale del partito in cui milita Rixi, quale bandiera per il rilancio del sistema infrastrutturale italiano, non costituiscono un ostacolo tale da bloccare l'accesso al Mar Tirreno.
La puntualizzazione di Rixi segue la raccomandazione di non costruire un ponte sullo Stretto troppo basso, che impedirebbe il transito di diverse navi commerciali di grandi dimensioni, che è stata avanzata recentemente dal presidente di Federlogistica, Luigi Merlo, che è anche dirigente del gruppo armatoriale MSC che dispone di una delle principali flotte mondiali di navi per il trasporto di merci e di passeggeri ( del 23 febbraio 2023). Rilanciando l'avvertimento di Merlo, avevamo attribuito a questi l'intenzione, che certo non aveva e non ritenevamo che avesse, di evitare il problema sorto in Spagna dove sono stati acquistati treni troppo grandi per passare nelle gallerie. Avevamo quasi attribuito a Merlo, insomma, una preoccupazione iperbolica, sicuramente esagerata dato che anche la pur nota approssimazione italiana non avrebbe condotto a commettere un simile errore.
Ci siamo sbagliati. La preoccupazione manifestata da Merlo non solo è fondata, ma è basata su considerazioni assolutamente concrete, su dati. Dati come quelli menzionati ieri dal vice ministro Rixi, che, se probabilmente non hanno fatto accapponare la pelle di Merlo perché - evidentemente - qualche settimana fa sapeva quello che diceva, hanno atterrito molti altri (almeno quelli che si sono resi conto dell'enormità).
Affermando che le grandi navi non avranno problemi a transitare sotto il ponte sullo Stretto di Messina, ieri Rixi ha assicurato che sarà comunque più alto di altri ponti in siti chiave del Mar Mediterraneo e, per andare sul sicuro, si è riferito ad uno sul canale di Suez, che è una delle vie d'acqua più importanti del mondo: un ponte che, ha assicurato Rixi, è alto 60 metri.
Nel canale di Suez, al di là di tunnel, viadotti mobili, ponti girevoli in esercizio o non più utilizzati, l'unico ponte che lo attraversa è quello ad El-Qantara, che tra l'altro è piuttosto conosciuto essendo dotato del più alto piano stradale al mondo (70 metri) e sotto il quale è consentito il transito di navi la cui altezza non superi i 68 metri rispetto al massimo livello delle acque nel canale.
Voi direte: vabbè otto-dieci metri di differenza non sono poi la fine del mondo. Vi rispondiamo: provate a far passare in una galleria un treno largo otto-dieci centimetri più del tunnel.
A chi scrive, i categorici dati menzionati da Rixi ricordano quelli proposti decenni fa, nel periodo della “riconquista” della Libia, per assicurare che per trovare acqua dolce sul suolo nordafricano sarebbe bastato grattare il terreno a mani nude.
B.B.