Il presidente di Federlogistica - Conftrasporto, Luigi Merlo, dichiarandosi favorevole senza riserve alla costruzione del ponte sullo Stretto di Messina, progetto rilanciato dal ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, ha avvertito che la nuova struttura non dovrebbe però impedire il transito delle navi nello Stretto. «Secondo voci insistenti - ha spiegato Merlo - i diversi studi progettuali prevederebbero un'altezza massima di 65 metri sul livello del mare, che, considerando l'altezza media delle grandi navi da crociera ma anche delle navi impegnate nel trasporto merci e container, impedirebbe il transito di molte unità navali che già oggi operano in Mediterraneo, costrette teoricamente, una volta costruito il ponte, a circumnavigare tutta la Sicilia anche solo per raggiungere Messina o Catania partendo da Napoli».
Insomma, quello che che Merlo vorrebbe evitare è quello che è accaduto in Spagna, dove sono stati acquistati treni troppo grandi per transitare nelle gallerie, mentre in Italia si corre il rischio di realizzare un ponte troppo basso per il transito delle navi. «L'effetto muro - ha precisato il presidente di Federlogistica - potrebbe risultare ancora maggiore, se il transito delle navi sotto il ponte avvenisse con moto ondoso marcato, per non parlare di eventi atmosferici diventati ormai consueti anche alle nostre latitudini e, infine, in considerazione del fenomeno in atto di innalzamento del livello del mare».
«Ci rendiamo perfettamente conto - ha concluso Merlo - che un ponte più alto sul livello del mare comporterà una variazione sostanziale nelle rampe di accesso e quindi una penetrazione maggiore delle stesse sul territorio siciliano e calabrese, ma crediamo sia nostro dovere collaborare con il governo per progettare e realizzare un'opera che deve rappresentare una svolta anche per il sistema logistico nazionale; sistema che non può certo permettersi il lusso di erigere barriere sulle rotte più importanti del traffico marittimo. Ed è questo il senso della nostra segnalazione preventiva».