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COMMERCIO
L'export italiano cresce al Centro, mentre cala al Nord-Ovest, Nord-Est, Sud e isole
Istantanea dell'Istat sulle variazioni congiunturali e tendenziali relative al primo trimestre di quest'anno
Roma
13 giugno 2023
Se nel primo trimestre del 2023 l'export da tutte le macro
regioni italiane ha registrato un sensibile aumento tendenziale, non
così è stato per la variazione congiunturale che è
risultata lievemente negativa per le regioni del Nord-Ovest e il
Nord-Est, ha mostrato una più accentuata flessione nel Sud e
nelle isole ed è risultata marcatamente positiva nel Centro.
L'Istat ha reso noto che nei primi tre mesi di quest'anno le
esportazioni dal Centro Italia hanno totalizzato un valore di 32,2
miliardi di euro, con una crescita del +6,1% sul trimestre
precedente e con un rialzo tendenziale del +20,3% sul primo
trimestre del 2022. Nei primi tre mesi del 2023 le esportazioni dal
Nord-Ovest, ammontate a 60,8 miliardi, hanno segnato un calo
congiunturale del -0,5% e un incremento tendenziale del +9,8%;
quelle dal Nord-Est, pari a 50,9 miliardi, hanno mostrato una
riduzione congiunturale del -0,9% e un rialzo tendenziale del +5,1%.
Nel primo trimestre di quest'anno l'export dal Sud e dalle isole,
del valore totale di 16,7 miliardi di euro, ha segnato
complessivamente una contrazione del -2,5% sul trimestre precedente
e incrementi sul primo trimestre del 2022 pari al +14,0%
relativamente al Sud e al +2,1% per le isole.
Il valore globale dell'export italiano nel primo trimestre di
quest'anno si è attestato a 159,5 miliardi di euro, con una
crescita tendenziale sostenuta del +9,8% sul corrispondente periodo
del 2022.
L'Istituto Nazionale di Statistica ha specificato che nei primi
tre mesi del 2023 gran parte delle regioni italiane ha registrato
incrementi dell'export in valore: i più marcati per Marche
(+101,9%) - che da sola ha contribuito per 2,8 punti percentuali
alla crescita su base annua dell'export nazionale -, Molise
(+25,2%), Campania (+23,9%), Toscana (+17,1%) e Piemonte (+16,8%).
Per contro, si registrano riduzioni dell'export per Lazio (-11,7%),
Valle d'Aosta (-10,9%), Friuli-Venezia Giulia (-9,9%), Liguria
(-6,7%) e Sicilia (-2,4%).
Su base annua, i contributi maggiori alla crescita tendenziale
dell'export nazionale derivano dall'aumento delle vendite delle
Marche verso Cina (+4.415,3%) e Belgio (+332,8%), della Lombardia
verso Stati Uniti (+25,6%) e Svizzera (+23,6%), del Piemonte verso
Francia (+33,3%), Germania (+25,5%) e Stati Uniti (+28,2%) e della
Toscana verso gli Stati Uniti (+42,0%). Apporti negativi, invece,
provengono dalla contrazione dell'export del Lazio verso Belgio
(-47,5%), Germania (-16,4%) e Polonia (-35,6%), del Friuli-Venezia
Giulia verso gli Stati Uniti (-62,4%) e della Toscana verso la
Svizzera (-30,1%).
Nell'analisi provinciale dell'export - ha precisato ancora
l'Istat - si segnalano le performance positive di Ascoli Piceno,
Milano, Torino, Livorno, Napoli, Bergamo, Bologna, Firenze, Verona e
Padova. I maggiori contributi negativi provengono da Latina,
Gorizia, Parma, Frosinone, Mantova, Genova, Siracusa, Terni, Bari e
Ferrara.
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