Cruise Lines International Association (CLIA), l'associazione
che rappresenta l'industria delle crociere a livello mondiale, in
parte concorda con alcune considerazioni espresse oggi
dall'organizzazione ambientalista Transport & Environment, che
ha pubblicato un proprio nuovo studio sulle emissioni delle flotte
di navi da crociera
(
del
15
giugno 2023), ma non è affatto d'accordo sul contributo
che il settore crocieristico sta fornendo per la diminuzione delle
emissioni globali.
Quello che T&E ha evidenziato è che, per ridurre le
emissioni delle navi, è necessario dotare i porti di sistemi
di cold ironing che consentano alle unità da crociera che
sostano negli scali di spegnere i motori di bordo e allacciarsi alla
rete elettrica di terra ed è necessario anche sostenere lo
sviluppo e la diffusione di fuel navali a zero emissioni. Un invito
che Transport & Environment non ha rivolto specificamente ad
alcuno, ma che ovviamente è indirizzato alle amministrazioni
e istituzioni pubbliche che, in gran parte delle nazioni, hanno le
capacità e il potere di rispondere positivamente a questo
appello.
Una sollecitazione condivisa dalla CLIA: «oggi - ricorda
l'associazione in una nota - il 40% delle navi è già
equipaggiato con sistemi per connettersi all'elettricità una
volta in porto, quota che dovrebbe salire all'85% entro il 2028. Gli
investimenti ci sono, ma è necessario che le autorità
diano priorità alla fornitura su scala di combustibili
rinnovabili e all'installazione di infrastrutture elettriche
terrestri, dato che oggi in Europa sono disponibili pochi
collegamenti».
Quello che CLIA non apprezza delle valutazioni espresse da T&E
è il mancato riconoscimento dell'impegno profuso dal comparto
delle crociere per la riduzione delle emissioni: «tutto il
settore crocieristico - sottolinea l'associazione - è da
sempre impegnato nella tutela dell'ambiente e le compagnie stanno
per questo effettuando investimenti significativi per sviluppare
nuove tecnologie ambientali, carburanti marini sostenibili e per
dotare le navi da crociera della connessione all'elettricità
a terra, eliminando le emissioni mentre sono all'ormeggio. Le 300
navi da crociera che compongono la flotta mondiale - evidenzia CLIA
- sono oggi le imbarcazioni più tecnologiche, avanzate ed
efficienti della storia e continueranno ad essere l'avanguardia
ambientale del trasporto marittimo, in particolare sul piano delle
fonti alternative di alimentazione, tra cui batterie elettriche,
biocarburanti avanzati, celle a combustibile a idrogeno e carburanti
sintetici».