La Suez Canal Economic Zone (SCZONE) ha sottoscritto con la
società terminalista the Suez Canal Container Terminal (SCCT)
il contratto del tipo build, operate and transfer per la
realizzazione e la gestione del secondo container terminal nell'area
portuale orientale del porto di Port Said. SCCT è l'azienda
che gestisce il container terminal già operativo nel porto
egiziano di East Port Said ed è partecipata al 55% dalla
società terminalista APM Terminals del gruppo armatoriale
danese A.P. Møller-Maersk, al 20% dalla società
terminalista COSCO Shipping Ports del gruppo armatoriale cinese
COSCO Shipping Holdings, al 10,3% dalla Suez Canal Authority, al 5%
dalla National Bank of Egypt e al 9,7% da investitori privati
egiziani.
Il nuovo terminal occuperà un'area di 511mila metri
quadri e avrà una banchina di 955 metri lineari. Il nuovo
approdo apporterà una capacità di traffico
containerizzato pari a due milioni di teu all'anno che si aggiungerà
alla capacità di quattro milioni di teu del terminal di SCCT
attualmente in esercizio che occupa un'area di 1,2 milioni di metri
quadri e ha una linea di banchina di 2.400 metri.
Il secondo terminal, che si prevede diventerà operativo
nel 2025 creando oltre mille posti di lavoro diretti, sarà
attrezzato con 12 gru di banchina STS, 30 gru a portale su gomma e
90 trattori portuali.