Ieri la Future International Trade Alliance ha pubblicato una
“Dichiarazione della polizza di carico elettronica”,
comunicazione che ha lo scopo di assicurare l'impegno di tutte le
parti del commercio internazionale a collaborare per promuovere la
digitalizzazione dei documenti scambiati, a partire dalle polizze di
carico, nell'ambito dei rispettivi settori di pertinenza. Il
proposito è particolarmente significativo essendo la FIT
Alliance costituita da importanti organizzazioni attive negli scambi
commerciali mondiali. L'alleanza, infatti, è stata istituita
a febbraio 2022 dal BIMCO, la principale associazione mondiale dello
shipping, dalla Digital Container Shipping Association (DCSA),
organizzazione che promuove il processo di digitalizzazione dello
shipping containerizzato, dalla FIATA, l'associazione internazionale
delle imprese di spedizione, dall'International Chamber of Commerce
(ICC) e dalla Swift, la società di servizi per lo scambio
delle transazioni finanziarie.
Un impegno, quello della FIT Alliance, quanto mai necessario
dato che, come ha ricordato l'alleanza, lo scorso anno solo il 2,1%
delle polizze di carico e delle lettere di vettura scambiate
nell'ambito dei servizi di trasporto dei container era in forma
elettronica. L'alleanza ha evidenziato che uno studio della McKinsey
stima che se le polizze di carico nel settore dello shipping
containerizzato fossero tutte in formato elettronico ciò
potrebbe determinare lo sblocco di circa 30-40 miliardi di dollari
per la crescita degli scambi commerciali mondiali e, con
l'eliminazione delle pratiche cartacee, potrebbe salvare 28mila
alberi all'anno riducendo significativamente le emissioni di
carbonio.
La FIT Alliance ha esortato tutte le parti interessate a
sottoscrivere la dichiarazione al fine di segnalare pubblicamente la
disponibilità ad attuare questo cambiamento e ad impegnarsi a
collaborare per promuovere la digitalizzazione nei rispettivi
settori.