Mercoledì il Tribunale dell'Unione Europea,
pronunciandosi sulla tassazione dei porti in Italia
(
del
20
dicembre 2023), ha confermato che non è lecita
l'esenzione dei redditi delle Autorità di Sistema Portuale
nazionali derivanti dai canoni concessori, se non quelli generati
dal rilascio delle autorizzazioni per le operazioni portuali di cui
all'articolo 16 della legge 84/94. Un pronunciamento che
sostanzialmente si allinea alla posizione sulla tassazione degli
scali portuali italiani della Commissione Europea, che tre anni fa
aveva chiesto al governo di Roma di rimuovere l'esenzione dall'Ires
per gli enti portuali
(
del
4
dicembre 2020).
Un pronunciamento, quello del Tribunale dell'UE, che
l'Associazione dei Porti Italiani intende esaminare
approfonditamente in tutte le sue implicazioni prima di decidere
un'eventuale sua impugnazione: «in merito alla sentenza emessa
dal Tribunale a Lussemburgo relativa al ricorso presentato sul tema
della tassazione delle Autorità Portuali in Italia - ha
spiegato oggi il presidente di Assoporti, Rodolfo Giampieri -
abbiamo immediatamente riunito le AdSP, unitamente al pool di
giuristi che ci ha rappresentato in giudizio, per raccogliere
commenti e fare un'analisi dettagliata degli effetti della stessa.
Uno studio che richiede un tempo congruo per analizzare
efficacemente tutta la sentenza. Nel pieno rispetto di quanto deciso
dal Tribunale - ha aggiunto Giampieri - continueremo il confronto
con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per tutti gli
approfondimenti del caso, al fine di consentire alle AdSP di
proseguire con le loro attività in maniera unitaria
nell'interesse generale del nostro Paese».