FEPORT ha espresso sostengo alla proposta della Commissione
Europea di revisione del Codice Doganale dell'Unione Europea che -
ha sottolineato la federazione dei terminalisti portuali privati
europei - «è essenziale per armonizzare l'attuale
regolamentazione doganale e dovrebbe consentire la semplificazione
delle norme e delle procedure doganali e armonizzare ulteriormente
la gestione dei rischi grazie all'introduzione di un hub di dati
doganali e all'istituzione di un'autorità doganale dell'UE».
La federazione si è soffermata sugli aspetti della
vigilanza doganale e, in particolare, sulla custodia temporanea
delle merci non unionali, per la quale - ha sottolineato FEPORT - «è
particolarmente importante fare affidamento su norme di custodia
temporanea specifiche che comprendano un limite di tempo
sufficiente. La custodia temporanea generalmente termina quando le
merci vengono vincolate a un regime doganale nell'UE, riesportate o
immagazzinate in un deposito doganale. In ogni caso - ha spiegato la
federazione - gli operatori terminalistici e/o altre parti della
catena logistica necessitano di più tempo dei 3-6 giorni per
fornire i dati corretti o trasportare le merci. FEPORT accoglie
quindi con favore gli emendamenti proposti da diversi membri della
Commissione per il Mercato Interno e la Protezione dei Consumatori
(IMCO) del Parlamento europeo per mantenere il limite temporale per
la custodia temporanea a 90 giorni come previsto nell'attuale regime
UCC».
FEPORT ha inoltre specificato di sostenere «le
modifiche suggerite all'articolo 119(1) della proposta della
Commissione che mira a semplificare i requisiti di rendicontazione
per gli operatori dei depositi doganali, riducendo così i
loro oneri amministrativi».