Dopo l'accordo siglato un anno fa con la Abu Dhabi Ship Building
(ADSB) del gruppo emiratense EDGE per la progettazione e costruzione
di navi militari
(
del
22
febbraio 2023), oggi a Roma, presso la sede della Marina
Militare Italiana, Fincantieri ha sottoscritto con EDGE un term
sheet per costituire una joint venture che sarà controllata
dall'azienda mediorientale con la proprietà del 51% del
capitale della nuova società. La joint venture, che avrà
sede ad Abu Dhabi, svolgerà attività di costruzione
sotto la gestione del gruppo navalmeccanico italiano con un focus
sulla produzione di una vasta gamma di navi militari e una filiera
produttiva con base negli Emirati Arabi Uniti dal valore stimato di
30 miliardi di euro. Fincantieri e EDGE hanno reso noto che la joint
venture avrà diritti di prelazione per gli ordini non NATO,
sfruttando in particolare l'attrattiva degli accordi G2G degli
Emirati Arabi Uniti e dei pacchetti di finanziamento del credito
all'esportazione, insieme a una serie di ordini strategici
effettuati da alcuni selezionati Paesi membri della NATO.
Le parti hanno specificato che la joint venture, che è
soggetta a una serie di condizioni preliminari consuete per un
accordo di questo tipo, disporrà di una solida cooperazione
nella commercializzazione dei suoi prodotti con le Marine di diversi
Paesi nel mondo, in linea con la sua ambizione globale e l'impegno
nello sviluppo di proprietà intellettuale congiunta e futuri
design. Inoltre è stato evidenziato che questo accordo
strategico potenzia la capacità di EDGE di progettare e
costruire fregate e altre grandi navi, ampliando il suo raggio
d'azione e segnando un progresso cruciale nella diversificazione del
suo portafoglio di soluzioni marittime. Fincantieri e EDGE hanno
precisato che la joint venture ambisce anche a sviluppare l'ambito
underwater con un programma di sottomarini di medie dimensioni.
Inoltre la joint venture si concentrerà sulla vendita,
operazioni commerciali e ingegneria per il design e l'assistenza
tecnica, assumendosi la responsabilità di sviluppare la
proprietà intellettuale condivisa e di mantenere i diritti
esclusivi su tutti i futuri design. La nuova società
istituirà anche una design authority dedicata, aprendo nuove
opportunità per emiratini altamente qualificati, e attirando
competenze internazionali a supporto di questa iniziativa.