Nell'ultimo trimestre del 2023 la variazione congiunturale del
traffico delle merci delle nazioni del G20 si è appiattita
avendo il valore delle esportazioni e delle importazioni registrato
differenze minime, pari rispettivamente al +0,1% e -0,1%, sul terzo
trimestre dell'anno. Lo ha reso noto oggi l'Organizzazione per la
Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) spiegando che nel quarto
trimestre del 2023 la robusta ripresa nell'Asia orientale è
stata controbilanciata da un rallentamento in Europa e Nord America.
In particolare, la crescita delle esportazioni è rimasta
stagnante negli Stati Uniti dove le minori vendite di automobili
sono state controbilanciate da maggiori vendite di forniture
industriali. Nell'Unione Europea, le esportazioni sono diminuite del
-0,6% a causa del calo dei prodotti chimici, mentre le importazioni
sono diminuite del -1,8%. Viceversa, la crescita degli scambi di
merci è stata elevata in Asia orientale: la Cina ha
registrato un aumento delle esportazioni del +0,6%, trainato in
parte da prodotti ad alta tecnologia come i telefoni cellulari, e un
aumento delle importazioni del +3,9% dovuto a prodotti meccanici ed
elettrici. Le esportazioni sono aumentate in Giappone e in Corea
grazie alle consistenti vendite di automobili e alla ripresa del
business coreano dei semiconduttori. Le maggiori vendite di materie
prime primarie hanno alimentato la crescita delle esportazioni in
Australia, Indonesia e Brasile.
Nel quarto trimestre dello scorso anno i valori delle
esportazioni e delle importazioni di beni dell'Italia hanno segnato
entrambi incrementi del +0,9% rispetto al trimestre precedente
essendo risultati pari a 171,7 miliardi e 158,6 miliardi di
dollari.
Dal lato del commercio dei servizi, le stime
preliminari per il quarto trimestre del 2023 indicano una crescita
moderata rispetto al trimestre precedente: si ritiene che le
esportazioni e le importazioni di servizi siano cresciute
rispettivamente del +1,6% e del +1,3% a seguito della diminuzione
del -0,9% delle esportazioni e dell'aumento del +0,2% delle
importazioni nel terzo trimestre dello scorso anno. Nel quarto
trimestre negli Stati Uniti le esportazioni sono aumentate del +2,5%
riflettendo maggiori entrate dalla maggior parte dei servizi, mentre
le importazioni sono aumentate del +2,0% a causa delle maggiori
spese di viaggio e trasporto. In Germania, le esportazioni sono
cresciute del +1,6%, riflettendo maggiori ricavi da servizi
commerciali e informatici, e le importazioni sono aumentate del
+2,0%, in parte guidate dalle maggiori spese di viaggio all'estero.
Al contrario, le esportazioni di servizi sono diminuite notevolmente
in Francia (-3,8%) e nel Regno Unito (-6,2%), mentre anche le
importazioni sono diminuite moderatamente in entrambi i Paesi.
L'impennata delle entrate per i servizi di proprietà
intellettuale ha stimolato la crescita delle esportazioni in
Giappone. Anche le esportazioni di servizi sono aumentate
notevolmente in Corea e Cina riflettendo una ripresa diffusa nella
maggior parte delle categorie di servizi.
Relativamente all'Italia, i commerci di servizi hanno segnato un
incremento del +0,4% quanto alle esportazioni e una crescita del
+2,0% per le importazioni essendo il loro valore risultato di 37,0
miliardi e 40,0 miliardi di dollari.
Il commercio di beni del G20 si è contratto in termini di
valore nell'intero 2023, con esportazioni e importazioni in calo
rispettivamente del -3,3% e del -5,5%. Al contrario, le stime
preliminari suggeriscono che il commercio di servizi è
continuato ad espandersi nel 2023, con esportazioni e importazioni
in crescita rispettivamente del +7,3% e del +10,5% circa.
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