Riferendosi alle preoccupazioni manifestate da più parti
sul futuro della crocieristica a Venezia, in una nota Cota Crociere
ha specificato di condividerle: «siamo sempre stati favorevoli
- ha precisato la compagnia del gruppo Carnival Corporation - a uno
sviluppo del settore che rispettasse le peculiarità di una
città unica come Venezia, trovando soluzioni alternative e
praticabili per permettere alle compagnie di continuare a operare e
alimentare un ecosistema importante, di cui fanno parte anche tante
aziende locali. La situazione che si sta delineando, purtroppo, non
sembra andare in questa direzione. Le soluzioni alternative per
l'approdo delle navi da crociera che erano state promesse - ha
lamentato Costa Crociere - sono ancora lontane dall'essere
realizzate».
«A questo si aggiunge - prosegue la nota riferendosi alla
recente decisione dell'Autorità di Sistema Portuale del Mare
Adriatico Settentrionale
(
del 26
febbraio 2024) - la mancata estensione della concessione a
Venezia Terminal Passeggeri, che pone seri dubbi sul futuro della
società che gestisce il terminal e gli approdi delle
crociere, nonostante gli sforzi fatti dai suoi azionisti negli
ultimi anni».
«Continuando così - ha sottolineato Roberto
Alberti, senior vice president & chief corporate officer di
Costa Crociere - si rischia di mettere a repentaglio il valore
economico e occupazionale che le crociere generano sul territorio.
La posta in gioco è alta, perché il territorio di cui
parliamo è potenzialmente ben più ampio di Venezia e
comprende anche altre città italiane: infatti, da Venezia
dipende l'intero bacino crocieristico dell'Adriatico. Per questo
auspichiamo che in tempi brevi tutte le parti coinvolte, a
cominciare dalle compagnie e dalle autorità locali e
nazionali, possano sedersi intorno a un tavolo e trovare una
soluzione definitiva».