I sindacati hanno evidenziato l'adesione pressoché totale
alle giornate di sciopero dei lavoratori portuali realizzate questa
settimana che si sono concluse oggi nel porto di Genova con
un'assemblea partecipata presso il varco Etiopia. «L'altissima
adesione a queste giornate di sciopero - ha affermato in una nota
Uiltrasporti - dimostra come tutti i lavoratori e lavoratrici dei
porti italiani si siano stretti a difesa del contratto nazionale
quale strumento di tutela economica e sociale. Come Uiltrasporti,
vogliamo rinnovare la nostra gratitudine e stima a tutti coloro che
con fermezza e caparbietà, ma sempre in maniera pacifica,
hanno protestato in questi giorni fermando il lavoro nei nostri
porti. Ad alcuni di loro, già reduci da lunghe vertenze
aziendali va tutta la nostra solidarietà, perché
aderendo alla mobilitazione nazionale hanno sacrificato parti
considerevoli del loro salario». «Sarà ora nostro
compito - ha aggiunto Uiltrasporti - ripartire dalla piattaforma
unitaria per arrivare finalmente ad ottenere un rinnovo che dia le
giusta risposta in termini salariali e di tutele a questi lavoratori
che consentono alla nostra economia di interfacciarsi con il resto
del mondo».
In occasione della manifestazione conclusiva nel porto del
capoluogo ligure, Filt Cgil, Fit Cisl e UILtrasporti hanno
sottolineato che «come sempre Genova dimostra all'Italia
intera la fierezza dei portuali. Abbiamo scelto, per responsabilità
verso la nostra città - hanno precisato le organizzazioni
sindacali - di non creare danni eccessivi al traffico e agli scali
dei passeggeri, ma questo non sposta di un millimetro la nostra
determinazione. Speravamo, forse illusoriamente, che a informare la
cittadinanza sulle nostre rivendicazioni avrebbe pensato la stampa
cittadina, che credevamo più libera da interessi di mercato.
Oggi - hanno concluso Filt, Fit e Uilt - chiediamo alle istituzioni
liguri di schierarsi al nostro fianco per una battaglia che crediamo
sacrosanta. Il tempo dirà chi aveva ragione, ma i portuali
non hanno più tempo. Se non arriveranno le risposte, la lotta
è destinata a proseguire».