L'impatto che la crisi nel Mar Rosso ha avuto, sta avendo e avrà
sul trasporto marittimo è notevole e sta mettendo a dura
prova gli operatori del settore e, di conseguenza, tutti coloro che
spediscono merci via mare. Lo ha evidenziato Vincent Clerc,
amministratore delegato della compagnia di navigazione
containerizzata danese Maersk, in occasione di un meeting on-line
con i clienti dell'azienda, specificando che la situazione di crisi
si estenderà sino al terzo trimestre di quest'anno, anche se
è difficile che Clerc abbia fondati elementi per presumere
che tale situazione si risolverà entro qualche mese.
Comunque, Clerc ha confermato che attualmente le navi della Maersk
continuano ad evitare l'attraversamento del canale di Suez e sono
dirottate sulla rotta attorno al Capo di Buona Speranza.
L'allungamento delle rotte - ha spiegato il CEO della compagnia
danese - comporta l'immissione nei servizi marittimi di due o tre
navi in più, a seconda del traffico, e ciò
inizialmente ha causato difficoltà a causa della limitata
disponibilità di capacità aggiuntiva in presenza di
una sostenuta domanda di trasporto marittimo containerizzato. Oggi -
ha specificato - tutte le navi che possono navigare e tutte le navi
che in precedenza non erano pienamente utilizzate in altre parti del
mondo sono state ridistribuite per cercare di risolvere i problemi
di capacità e ciò - ha precisato - ha alleviato parte
del problema, ma non tutti i problemi, inclusi quelli della Maersk.
Il prossimo mese - ha reso noto Clerc - la compagnia avrà
carenza di navi o impiegherà navi di dimensioni diverse
rispetto a quelle normalmente utilizzate su determinate rotte, «il
che - ha ammesso - implicherà per noi anche una ridotta
capacità di trasportare tutta la domanda che c'è».
Clerc ha confermato, inoltre, che sono le esportazioni asiatiche
ad essere le più colpite dall'attuale crisi, e le rotte più
colpite sono quelle tra l'Estremo Oriente e l'Europa attraverso il
canale di Suez, ma ha sottolineato che i problemi e le disfunzioni
si sono estesi all'intera rete di rotte marittime oceaniche. La
crisi ha determinato anche la congestione di principali porti hub,
con gli scali di Singapore, Shanghai e dell'Australia che stanno
sperimentando una congestione dell'attività a causa di navi
che cambiano rotta oppure sono costrette a variare la programmazione
delle loro partenze. Inoltre Clerc ha avvertito che l'approssimarsi
della stagione dei tifoni che si prevede colpiranno la Cina
orientale e meridionale creerà ulteriori rischi di
congestione.
Relativamente alla situazione sulle sole rotte tra l'Estremo
Oriente e il Nord Europa/Mediterraneo, Clerc ha spiegato che le
stime attuali indicano una perdita di capacità sulle rotte da
e per i porti nordeuropei, con una domanda che continua ad essere
elevata, e risulta limitata anche la capacità da e per i
porti mediterranei a causa della variazione delle rotte e della
congestione dei porti, con previsioni di una perdita di capacità
che dovrebbe proseguire anche nel terzo trimestre in presenza di una
domanda che continua ad essere consistente.
Intanto, in tema di riciclaggio delle navi, il gruppo Maersk ha
siglato uno specifico memorandum of understanding con il Ministero
dei Trasporti e delle Telecomunicazioni e il Ministero
dell'Industria e del Commercio del Bahrein che prevede la
realizzazione di un cantiere di demolizione navale nella nazione
mediorientale. In base all'accordo, la società navalmeccanica
bahreinita Arab Shipbuilding and Repair Yard Company (ASRY), con il
supporto normativo dei due dicasteri, doterà il suo cantiere
navale e le sue banchine dei requisiti necessari per svolgere
attività di riciclaggio navale. Inoltre la bahreinita SULB,
specializzata nella produzione di acciai per impieghi strutturali,
utilizzerà l'acciaio proveniente dal processo di riciclaggio
delle navi e lo lavorerà e lo riciclerà per i mercati
locali e internazionali.