Ieri in Perù, in occasione della riunione dei
rappresentanti delle economie delle nazioni dell'Asia-Pacific
Economic Cooperation (APEC) in corso a Lima, è stato
inaugurato il nuovo porto di Chancay, cerimonia alla quale hanno
partecipato la presidente del Perù, Dina Boluarte, il
ministro peruviano dei Trasporti e delle comunicazioni, Raúl
Pérez Reyes, e, in collegamento video dalla Cina, il
presidente della Repubblica Popolare Cinese, Xi Jinping.
La prima fase del nuovo scalo portuale sudamericano, che ha
comportato un investimento di oltre 1,4 miliardi di dollari, è
stata realizzata dalla cinese China Harbour Engineering Company
(
del 28
maggio 2021). Il porto dispone di quattro banchine, per un
totale di 1.500 metri lineari di accosti con profondità del
fondale di -17,8 metri, che sono attrezzate con 27 gru e 40 mezzi
portuali a guida autonoma. Il progetto prevede una capacità
di traffico annua pari a un milione di container teu, sei milioni di
tonnellate di rinfuse e 160mila autoveicoli. Il nuovo porto sarà
gestito dalla a COSCO Shipping Port Chancay Perú S.A. del
gruppo terminalista cinese COSCO Shipping Ports.
In occasione dell'inaugurazione, il governo peruviano ha
sottolineato che il nuovo porto consentirà di ridurre di
dieci giorni la durata del trasporto marittimo dal Perù
all'Asia, che scenderà da 35 a 25 giorni, migliorando la
competitività dei prodotti peruviani sui mercati asiatici.
Inoltre si prevede che il nuovo porto genererà un importante
impatto economico producendo un aumento del +1,8% del prodotto
interno lordo della nazione latinoamericana (altre stime ufficiali
parlano di una crescita del +0,9% del Pil) e creando più di
7.000 posti di lavoro.
In occasione della riunione dell'APEC e dell'inaugurazione del
nuovo porto , Cina e Perù hanno siglato un protocollo di
intesa per migliorare l'accordo di libero scambio fra le due nazioni
nell'ambito della cinese “Belt and Road Initiative”. «La
Cina - ha sottolineato la presidente peruviana Boluarte - è
diventata il nostro principale partner commerciale. Questo Paese è
la destinazione di oltre il 36% delle nostre esportazioni e fonte di
investimenti per oltre 30 miliardi di dollari che hanno un impatto
positivo su settori chiave come quello minerario e delle
infrastrutture».