FEPORT, la federazione europea dei terminalisti e operatori
portuali privati, ha espresso apprezzamento per l'impegno assunto
dalla Grecia di modificare il proprio regime della tonnage tax,
impegno per rendere la normativa nazionale sulla determinazione
forfetaria del reddito imponibile delle imprese marittime basata sul
tonnellaggio delle navi in linea con le norme europee sugli aiuti di
Stato di cui ha preso atto nei giorni scorsi la Commissione Europea.
FEPORT, assieme ad altre rappresentanze della logistica
marittima, ha ripetutamente chiesto negli ultimi anni alla
Commissione Europea di accertarsi che dai regimi della tonnage tax
venissero esclusi i servizi accessori offerti anche da altri
operatori della logistica marittima. Relativamente al regime greco,
all'inizio dello scorso anno la federazione dei terminalisti europei
aveva proposto presso la Corte di Giustizia dell'UE un ricorso
contro la Commissione Europea per omissione non avendo quest'ultima
aperto un procedimento formale contro la Grecia.
Accogliendo con favore gli impegni della Grecia, FEPORT ha
specificato che attende la pubblicazione della decisione formale
della Commissione UE per analizzare in che modo le misure adottate
consentiranno di risolvere tutti i problemi per la concorrenza
connessi alla tonnage tax greca, in particolare l'esclusione dei
servizi portuali dall'ambito di applicazione del regime fiscale, e
il periodo entro il quale la Grecia dovrà attuare le misure.
La federazione, inoltre, ha espresso l'auspicio che la decisione
della Commissione Europea apra la strada alla modifica dei regimi di
tonnage tax di altre nazioni europee per rendere anche questi
conformi al diritto dell'UE, in particolare - ha specificato FEPORT
- assicurando che le operazioni di movimentazione delle merci siano
coperte da un'aliquota fiscale minima effettiva secondo il secondo
pilastro dell'accordo OCSE come recepito dalla direttiva 2022/2523».
«Ci auguriamo - ha affermato il presidente della FEPORT,
Ghunther Bonz - che il tempo di norme basate su decisioni autonome e
della tolleranza sulla tonnage tax si concluda definitivamente, in
quanto è stato fonte di distorsione della concorrenza
all'interno della catena logistica marittima in tutta l'UE. Abbiamo
bisogno di un quadro UE chiaro, equo e solido che supporti la
competitività di tutti i settori che fanno parte della supply
chain».