In occasione dell'assemblea odierna a Roma di
Federlogistica-Conftrasporto il presidente uscente della
federazione, Luigi Merlo, che oggi ha passato il testimone al suo
successore Davide Falteri, ha evidenziato il ruolo della logistica
come driver del sistema economico nazionale, sottolineando che non
esiste un'unica logistica, ma tante logistiche in grado di ergersi a
problem solver di tematiche spesso prigioniere di apparati
burocratici e di mancata applicazione dell'innovazione. Esistono -
ha spiegato - una logistica delle infrastrutture, una logistica del
trasporto delle merci, una logistica della mobilità in centri
urbani, logistica dei magazzini, logistica distributiva, e molte
altre.
«La logistica - ha concordato nel suo intervento il
presidente di Confcommercio, Carlo Sangalli - è la principale
e unica chiave non di volta, ma di svolta, per lo sviluppo dei
mercati e delle imprese. Se il Paese vuole e deve crescere - ha
rilevato - i progetti di digitalizzazione e di innovazione
tecnologica centrati sulla logistica e quindi sulla mobilità
di merci e persone, rappresentano un fattore determinante e
imprescindibile». «La logistica - ha aggiunto Sangalli -
è elemento cruciale nel “connettere” economie e
territori. E penso anche ai porti che oggi non sono solo scali
merci, ma hub energetici, crocevia digitali e snodi chiave per la
mobilità e il turismo, sempre più centrale per il
nostro Paese. Far arrivare il prodotto giusto, al prezzo e al
momento giusto, esattamente al cliente giusto, è una sfida
davvero complessa». Secondo il presidente di Confcommercio,
«la digitalizzazione non segna una diminuzione dell'importanza
della logistica. La digitalizzazione e le tecnologie
dell'intelligenza artificiale - ha affermato - possono essere gli
strumenti per accelerare i processi in termini di organizzazione e
potenzialità al settore. Digitalizzazione significa
ottimizzare i processi, ridurre gli sprechi, anticipare le esigenze
del mercato. Tanto più in un tempo come il nostro,
caratterizzato dal continuo alternarsi di crisi su crisi, che
richiedono previsione, rapidità e precisione nelle risposte».
Riferendosi alle nuove tecnologie, Merlo ha osservato che, per
l'Italia, l'intelligenza artificiale potrebbe rivelarsi essenziale
nei prossimi cinque o sei anni in cui, come già successo per
il settore autostradale (e accade ancora oggi) le grandi
infrastrutture di trasporto e mobilità di merci e persone
andranno sotto stress per centinaia di cantieri aperti, finalizzati
alla realizzazione delle nuove opere in parte previste nel PNRR. E
in questo, come in altri casi - ha specificato il presidente uscente
di Federlogistica - il tema centrale diventa come costruire i
modelli ai quali la AI dovrà fornire risposte prevedendo
indicazioni operative.