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CENTRO ITALIANO STUDI CONTAINERS
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ANNO XVI - Numero 7-8/98 - LUGLIO/AGOSTO 1998
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Trasporto intermodale
La spinta intermodale dei terminals contenitori britannici
L'incremento della capacità al fine di soddisfare le richieste
delle compagnie di navigazione di linea costituisce probabilmente
la priorità di punta del settore britannico dei porti containerizzati.
Subito dopo, peraltro, vi è la necessità di vedersela
con il congestionamento delle strade del Paese. Quest'ultimo si
sta rivelando un problema sempre più serio, che comporta
frequenti ritardi nell'instradamento dei carichi alla volta degli
scali marittimi.
Di conseguenza, i principali terminals contenitori del Regno
Unito stanno tutti quanti cercando di migliorare i servizi ferroviari
offerti ai propri clienti. L'intermodalismo basato sulla rotaia
sta, in effetti, divenendo parte integrale delle loro strategie
di marketing.
Allo scopo di ottenere una quota maggiore del mercato ferroviario,
i porti stanno lavorando in stretta collaborazione con il nuovo
settore ferroviario privato che gestisce le società operative
nel Regno Unito. La Freightliner, in particolare, ha mostrato
di essere in grado di reagire alle linee di tendenza del mercato,
migliorando i servizi ed effettuando investimenti mediante l'affidamento
di commesse, mentre anche la EWS (English Welsh and Scottish Railways)
sta forgiando connessioni intermodali con i porti per le attività
intermodali sia interne che internazionali.
Il traffico ferroviario presso il porto di Felixtowe è
aumentato sensibilmente nel corso degli ultimi anni. Nel 1997,
attraverso i due terminals ferroviari del porto - posseduti e
gestiti dalla FDRC (Felixtowe Dock and Railway Company) - è
stata movimentata la cifra record di 202.890 containers, con un
incremento di più del 16% rispetto al 1996.
Alla luce di questa linea di tendenza ed allo scopo di incoraggiare
l'aumento dei traffici containerizzati al fine di ottenere il
dirottamento dalla strada alla rotaia, tra breve dovrebbe essere
dato il via ad un pacchetto di provvedimenti che incrementeranno
la capacità dei terminali ferroviari del porto di almeno
il 50%. La Railtrack, l'organismo privato responsabile delle infrastrutture
ferroviarie, si appresta a modificare una linea sua filiale a
Felixtowe, per un costo di 8 milioni di sterline. Verrà
creato un raccordo anulare che consentirà l'interscambio
dei treni e vi sarà d'altro canto un sostanziale miglioramento
del sistema di segnalazioni.
La FDRC ha altresì richiesto una concessione relativa
alle infrastrutture di trasporto merci che utilizzerà al
fine di incrementare la capacità presso il terminal ferroviario
Nord, la più grossa delle due infrastrutture. Gli attuali
quattro binari verranno allungati e ne saranno costruiti altri
due nuovi. La FDRC sta per ordinare inoltre due nuove gru a cavalletto
e due elevatori per il terminal.
La Freightliner ha continuato a migliorare il servizio intermodale
che offre da e per Felixtowe ed ora effettua 12 convogli al giorno
in entrambe le direzioni. Uno dei più recenti collegamenti
è rappresentato da un servizio giornaliero che offre alla
volta del nuovo terminal di Doncaster Railport, mentre un servizio
di prova da Felixtowe al DIRFT (Daventry International Rail Freight
Terminal) dovrebbe iniziare fra poche settimane.
E' evidente che la Freightliner ed il porto di Felixtowe hanno
sviluppato relazioni di lavoro molto strette, da quando il porto
ha visto vanificato il suo tentativo di acquistare la società
di trasporto merci ferroviario. La Freightliner è stata
venduta ai suoi dirigenti nel 1996.
Un patto destinato a rafforzare le relazioni tra la Freightliner
e la FDRC è stato siglato verso la fine dello scorso mese
di aprile, mediante la firma di un accordo associativo quinquennale
nel cui contesto la Freightliner costituirà il fornitore
di servizi designato per il trasporto merci ferroviario nel porto
in questione.
La Freightliner sta inoltre incrementando le proprie attività
al Thamesport. Recentemente si è verificato un aumento
del 50% nella capacità di servizi intermodali tra il porto
ed il Nord-Ovest/Nord-Est dell'Inghilterra e della Scozia, mediante
l'introduzione di una terza partenza giornaliera in risposta alla
domanda dei clienti. Sembra che un quarto treno stia per essere
immesso in servizio tra breve.
All'inizio di quest'anno, la Freightliner ha ricevuto in consegna
dalla Tiphook Rail 35 vagoni tascabili, progettati per trasportare
containers alti 9 piedi e 6 pollici; essi vengono utilizzati nei
servizi del Thamesport. Altri 40 di questi carri speciali verranno
noleggiati - ha confermato la Freightliner - in conseguenza del
fatto che circa il 30% dei contenitori da 40 piedi movimentati
nel Thamesport sono high cube.
Presso l'infrastruttura terminalistica per contenitori di Southampton,
la rete dei servizi ferroviari offerti dalla Freightliner è
stata estesa per mezzo dell'aggiunta di un servizio giornaliero
per il Doncaster Railport lo scorso dicembre. Complessivamente,
il numero dei servizi della Freightliner su Southampton è
stato incrementato da 10 a 13 convogli al giorno negli ultimi
12 mesi, in seguito ad un aumento del 16% delle movimentazioni
ferroviarie containerizzate nel corso del 1997.
Southampton è uno dei porti europei maggiormente orientati
sulle ferrovie, con circa il 30% della propria attività
movimentata attraverso i due terminals gestiti dalla Freightliner.
Uno di loro, il Millbrook, dovrebbe trarre vantaggio dall'installazione
di due gru a cavalletto su rotaia l'anno venturo.
Le gru sono state acquistate dalla RfD (Railfreight Distribution)
ed in origine erano montate presso il terminal Stratford a Londra.
Esse sono state smontate nel corso dei mesi scorsi e trasferite
al Millbrook, dove ora sono in attesa del montaggio.
La Freightliner ha acquistato altre due gru a cavaliere dalla
RfD che erano chiuse in un magazzino in attesa dell'avvio di un
progetto relativo ad terminal collegato con il Tunnel della Manica,
poi non realizzato. Queste unità verranno utilizzate per
apportare miglioramenti all'infrastruttura della Freightliner
a Manchester, il Trafford Park, che attualmente si basa su operazioni
condotte con elevatori.
La MDHC (Mersey Dock and Harbour Company) è un altro operatore
portuale che lavora con varie società ferroviarie di trasporto
merci al fine di rafforzare i flussi di traffico intermodali.
La LIFT (Liverpool Intermodal Freeport Terminal), in fase di realizzazione
al costo di 20 milioni di sterline, comporterà un ampliamento
di 70 acri del porto e della sua zona franca portuale. Sono in
costruzione diversi grossi magazzini dedicati ad importanti caricatori
ed imprese di trasporto. L'infrastruttura inoltre potrà
disporre di un proprio capolinea ferroviario che consentirà
un accesso diretto ai servizi intermodali su containers e piggyback.
Il terminal LIFT è situato in prossimità dell'esistente
Euro Rail Terminal del Porto di Liverpool, che è gestito
dalla MDHC. I servizi alla volta dell'Europa via Tunnel sono al
momento commercializzati dalla CTL (Combined Transport Limited),
che lo scorso anno ha movimentato circa 70.000 unità containers
e swap bodies e prevede fiduciosamente di movimentarne 100.000
nel corso del 1998. Altri servizi vengono effettuati con origine
da questo terminal dalla EWS e dalla Freightliner.
La MDHC fa parte del Consorzio Piggyback, che sta cercando di
sviluppare servizi di semirimorchi su carri ferroviari dal Regno
Unito all'Europa continentale. La EWS ha, infatti, recentemente
effettuato operazioni di prova utilizzando il carro ferroviario
Thrall Eurospine presso l'Euro Rail Terminal, che secondo le previsioni
dovrebbe partecipare alla fase uno della rete piggyback.
Verso la fine dello scorso anno, è stato inaugurato un
nuovo terminal ferroviario nel porto di Tilbury; esso rappresenta
un investimento di circa 3,5 milioni di sterline da parte della
Forth Ports, proprietaria di Tilbury. Si tratta del secondo terminal
ferroviario di Tilbury, ma questa nuova infrastruttura da 5,5
acri è indirizzata verso la movimentazione del traffico
relativo al Tunnel della Manica, piuttosto che verso le movimentazioni
puramente interne. Sebbene si tratti di un terminal ad accesso
libero, l'infrastruttura è gestita dalla Transfesa. L'impresa
spagnola specializzata nell'intermodale effettua convogli giornalieri
da Tilbury attraverso il Tunnel della Manica alla volta della
Francia e della Spagna e si dice che siano in corso trattative
con altri potenziali utenti per incrementare le attività.
La Forth Ports ritiene che i propri investimenti possano trarre
apprezzabili vantaggi dal porto. Alistair Fleming, dirigente in
capo, ha dichiarato: "Il nuovo terminal pone Tilbury sulla
via per diventare uno dei nodi europei di distribuzione internazionale
maggiormente competitivi. Esso consente a Tilbury non solo di
movimentare carichi provenienti dai nostri mercati interni, ma
ci mette anche in grado di competere per la prima volta con i
porti del continente per il mercato europeo della distribuzione
connaturato da prezzi elevati".
Il terminal Transfesa andrà ad integrare il terminal intermodale
già da tempo esistente nel porto e gestito dalla Freightliner.
Quest'ultima afferma che è in fase di revisione un certo
numero di progetti di sviluppo a lungo termine, in relazione ai
quali importanti annunci dovrebbero essere fatti prima della fine
di quest'anno.
Non sono propriamente i porti britannici più grandi quelli
che si stanno concentrando sulla necessità di migliorare
gli accessi intermodali. Nel nord dell'Inghilterra, il Porto di
Tyne sta cercando di incrementare i volumi dei contenitori movimentati
da e per il porto via rotaia. Si dice che siano in fase avanzata
i programmi relativi alla prima fase di un nuovo terminal ferroviario
presso il Tyne Dock che prevede la conversione del terminal carbone
Tyne in una infrastruttura trasportistica intermodale.
La Fase Uno del progetto sarà incentrata sui servizi per
contenitori, sul traffico ferro/stradale intermodale e sulle merci
generali unitizzate. Il Porto di Tyne dichiara che l'infrastruttura
sarà costruita nel rispetto degli standard di sicurezza
richiesti per le operazioni nel Tunnel della Manica.
Le operazioni containerizzate ed intermodali verranno intraprese
presso una nuova localizzazione nel Tyne Container Terminal. Questa
infrastruttura ferroviaria intermodale verrà gestita da
una società privata, denominata Tyne Logistics.
L'estate 1997 ha visto l'inaugurazione del primo servizio ferroviario
intermodale di Teesport, effettuato dalla EWS dal porto in questione
alla volta della Scozia. Ciò fa seguito al completamento
dei lavori finalizzati a migliorare la rete ferroviaria interna
di Teesport, effettuati dalla THPA (Autorità Portuale Tees
e Hartlepool). Negli ultimi mesi, la EWS ha aggiunto un'altra
connessione giornaliera alla volta dell'Inghilterra Nord-Occidentale.
Secondo la THPA "Teesport ha sempre movimentato elevati
volumi di acciaio e rinfuse per ferrovia, ma mai intermodale.
Noi consideriamo l'espansione ferroviaria come parte integrante
dello sviluppo e della crescita futuri, in particolar modo nel
settore unitizzato".
Anche nel Nord Est, la Freightliner ha introdotto un servizio
che collega il porto di Hull con il Trafford Park di Manchester,
dopo un intervallo di 10 anni. Il servizio è strutturato
in primo luogo per collegarsi con le partenze Hull-Zeebrugge e
Hull-Rotterdam della P&O North Sea Ferries ed è mirato
al mercato delle distribuzione delle rinfuse e dei containers
cisterna.
Nei prossimi anni, la EWS si aspetta di ampliare le proprie attività
intermodali nel Regno Unito in misura alquanto significativa.
Essa con tutta probabilità si concentrerà sullo
sviluppo di nuove tratte per speciali flussi di traffico di nicchia,
ovvero alla volta di porti di dimensioni medio-piccole, evitando
perciò la concorrenza testa a testa con la Freightliner.
E' stata affidata alla Thrall una massiccia ordinazione di carri
ferroviari ed una buona percentuale di questo materiale rotabile
sarà destinata all'impiego sull'intermodale.
I servizi intermodali per i caricatori britannici verranno migliorati
anche dagli investimenti che vengono al momento effettuati in
nuovi centri interni per la distribuzione intermodale, come lo
Hams Hall, nei pressi di Birmingham, ed il DIRFT. Il fornitore
di servizi logistici Tibbett & Britten ha appena annunciato
di avere in programma un centro per la distribuzione da molti
milioni di sterline presso il DIRFT, che verrà inaugurato
nel 1999, mentre nelle ultime settimane hanno avuto il via (a
titolo di collaudo) nuovi servizi alla volta di Felixtowe e Southampton.
Ci si aspetta che questi nuovi servizi, che sono effettuati dalla
Freightliner, incrementino notevolmente i volumi di trasporto
merci ferroviario movimentati al DIRFT. "L'annuncio di questi
servizi comporterà nuove opportunità per gli esportatori
e gli importatori delle Midlands, che saranno così messi
in condizione di trasportare merci via rotaia nei due maggiori
porti a lungo raggio del Regno Unito in maniera altrettanto agevole
che se usassero la rete stradale" ha commentato un portavoce
del DIRFT.
Nel corso delle sue prime 40 settimane di operatività,
il DIRFT ha movimentato 700 convogli dall'Europa e dal Regno Unito.
Ciò equivale, secondo la società, a 12.000 carichi
di veicoli stradali.
(da: Containerisation International, giugno 1998)
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