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CENTRO ITALIANO STUDI CONTAINERS | ANNO XVII - Numero 1/99 - GENNAIO 1999 |
Legislazione
Una nuova alba per il settore marittimo europeo
"Stiamo muovendo verso un nuovo ambiente" ha dichiarato
Jean-Francois Pons, vice direttore generale della DGIV, la direzione
per la concorrenza della Commissione Europea. "La situazione
di conflittualità fino a poco tempo fa esistente fra legislatori,
caricatori e vettori delle conferenze si sta trasformando in uno
scenario più conciliativo caratterizzato dalla convergenza
tra tutte le parti e tra i regimi normativi degli Stati Uniti
e d'Europa".
Rivolgendosi ai partecipanti alla conferenza annuale dello ESC
(Consiglio dei Caricatori Europei), svoltasi a Barcellona alla
fine dello scorso mese di ottobre, Pons ha spiegato che, nel corso
di una serie di incontri tenutisi presso la DGIV a partire dallo
scorso mese di febbraio, i dirigenti di un certo numero di compagnie
di navigazione di linea ed il personale della DGIV stessa hanno
compiuto notevoli progressi.
A dispetto della recente decisione in ordine al TACA (Accordo
Conferenze TransAtlantico), ai sensi della quale le linee di navigazione
che ne fanno parte sono state sanzionate per complessivi 273 milioni
di Ecu (298 milioni di dollari USA), nonché della persistente
controversia sulla fissazione congiunta delle tariffe di trasporto
terrestre da parte delle conferenze, Pons ha fatto cenno ad un
positivo spirito di cooperazione.
"Abbiamo ora messo a punto un documento che fissa questi
principi ed abbiamo la sensazione che nell'ambito del settore
marittimo vi sia un largo consenso circa la loro effettiva messa
in atto" ha fatto notare Pons. Egli pensa che tali provvedimenti,
unitamente alla normativa già emanata, possano "far
conseguire ai caricatori servizi di trasporto marittimo (e terrestre)
moderni, efficienti, flessibili e strutturati concorrenzialmente
dal punto di vista delle tariffe, nonché adeguati alle
loro particolari esigenze".
Knud Pontoppidan, uno dei vice presidenti esecutivi della A.P.
Moller e vice presidente della Associazione Armatori della Comunità
Europea, ha ammesso che sono stati compiuti progressi significativi.
"Posso dire che, per mezzo degli approfonditi negoziati
che abbiamo intavolato con il signor Pons ed i suoi colleghi,
abbiamo fatto un bel po' di strada verso la meta dell'assicurazione
di un ambiente normativo stabile e chiaro per chi svolge attività
imprenditoriali" ha dichiarato Pontoppidan. "Che poi,
è ciò di cui sentivamo la necessità".
I caricatori sono sembrati più cauti, malgrado molte delle
ultime bozze di proposta della Commissione Europea, tra cui l'istituzione
di contratti di servizio indipendenti e la fine della fissazione
dei prezzi relativi ai trasporti terrestri da parte delle conferenze
di trasporto merci, che sembrerebbero venire incontro alle richieste
proprie dell'organismo dei caricatori in merito ad un mercato
del trasporto marittimo di linea maggiormente concorrenziale (v.
riquadro).
Garry Mansell, presidente dello ESC e dirigente sviluppo trasporti
europei presso la CELS/Mark Inc., pur confermando che si sono
svolte alcune riunioni preliminari con la DGIV sulle suddette
proposte, ha dichiarato che allo ESC serve ancora tempo per poter
analizzare il documento.
IL PROGETTO DELLA COMMISSIONE EUROPEA |
Le proposte della Commissione Europea sono il risultato delle riunioni tra Karel van Miert, commissario per la concorrenza, i suoi collaboratori ed alcuni dirigenti dei più importanti vettori. Il cosiddetto "Gruppo di Transizione" ha preso in considerazione solamente il futuro del settore del trasporto marittimo di linea europeo e non ha rivangato il passato.
La bozza di proposta prevede:
- l'apposizione di nessun limite alla possibilità di stipulare contratti di servizio da parte di singoli membri delle conferenze
- l'abolizione della possibilità di fissare prezzi relativi ai trasporti terrestri da parte delle conferenze in Europa
- il permesso per i vettori (collettivamente), ai sensi di esenzioni individuali, di fissare tariffe da porto a porto e di stipulare contratti di servizio da porto a porto con i caricatori
- il mantenimento del regolamento 4056/86, che concede l'immunità anti-trust alle conferenze di trasporto merci.
Secondo Pons, la bozza di proposta della Commissione Europea non attiene ad alcuna delle vertenze giudiziarie in corso tra la medesima e varie conferenze nonché al piano della Commissione di rivedere le proprie regole sulle esenzioni in blocco relative ai consorzi. Le suddette questioni dovrebbero essere esaminate nel 1999.
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"Inoltre, noi vogliamo studiare il giudizio della Commissione
sul TACA" ha dichiarato. "Prima di prendere una decisione,
dovremo consultare ognuno dei 15 consigli nostri associati. Anche
se lo ESC avesse una tabella di marcia in ordine ai tempi, non
la sveleremmo".
Al contrario, a Pons ed a Pontoppidan piacerebbe assistere ad
una rapida attuazione delle proposte. I vettori si stanno preparando
ad una nuova stagione marittima e sono alle fasi finali della
predisposizione dei loro business plans per il 1999 rispetto a
diversi traffici.
Pontoppidan, peraltro, chiede comprensione. "Sotto molti
aspetti, domani sarà un mondo del tutto nuovo" ha
dichiarato "ed io posso solo raccomandare a tutte le parti
coinvolte, siano esse caricatori, vettori o DGIV, di mostrare
flessibilità e comprensione. Migliaia di rappresentanti
di caricatori e di compagnie di navigazione di linea di tutto
il mondo dovranno familiarizzarsi con il nuovo regime e quindi
metterlo in pratica".
Com'è prevedibile, il cambiamento più radicale
avverrà sulla rotta di linea del Nord Atlantico, laddove
i vettori debbono anche abituarsi a convivere con la nuova legge
di riforma del 1998 del settore marittimo statunitense. Diversi
vettori si sono già dimessi dal TACA (l'ultimo annuncio
in questo senso è stato dato dalla Hyundai Merchant Marine
con effetto dal 1° gennaio 1999). Il vettore con sede in
Sud Corea ha citato l'esigenza di una maggiore flessibilità
nella corsa al rialzo verso il nuovo ambiente normativo statunitense,
che dovrebbe entrare in vigore a maggio di quest'anno.
Sostanzialmente, la nuova legge muterà i termini dei traffici
da un sistema di trasporto comune in cui tutte le tariffe vengono
pubblicamente registrate presso la Commissione Marittima Federale
ad un altro in cui i contratti vengono tenuti riservati. Inoltre,
i singoli vettori appartenenti alle conferenze saranno in condizione
di negoziare contratti di servizio individuali con i propri clienti,
stipulando perciò accordi in relazione sia ai volumi che
alle merci movimentate.
Pons si aspetta che l'attività inerente ai contratti di
servizio - che già costituisce tra il 50 ed il 60 per cento
dei volumi di traffico transatlantico - aumenti vertiginosamente;
una percentuale molto più grande di essa dovrebbe spostarsi
verso i contratti di servizio individuali. Attualmente, la maggior
parte dei carichi su questa rotta viene trasportata ai sensi di
contratti di servizio nell'ambito di conferenze.
Jean-Paul Meunier, vice presidente della logistica presso la
Elf Atochem SA, ritiene che i cambiamenti comporteranno alleanze
più strette e di più lunga durata tra i vettori
ed i caricatori. "Noi (i caricatori) dobbiamo mostrare fedeltà
per ottenere in cambio pacchetti di servizio innovativi"
ha dichiarato Meunier "e lavorare in direzione di un mutuo
profitto mediante la condivisione delle informazioni, la fissazione
dei parametri di servizio e la stretta collaborazione".
Così, sembrerebbe che dopo molti anni di antagonismo,
i vettori, i caricatori ed i legislatori siano pronti a stipulare
la pace in nome di quello che Pons ha dichiarato essere il bene
comune. ""Questi sviluppi sono essenziali in ragione
del semplice fatto che il miglioramento della qualità della
catena dell'offerta dal produttore al consumatore finale è
una componente essenziale del miglioramento della competitività
industriale e dell'aumento dei vantaggi per i consumatori"
ha sottolineato Pons.
Alla fine, sembra prendere forma una nuova era di collaborazione
e di comprensione nel settore del trasporto marittimo di linea
mondiale. La speranza è che ciò rappresenti un vantaggio
reciproco sia per gli operatori marittimi che per coloro che controllano
i carichi.
(da: Containerisation International, dicembre 1998)
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