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CENTRO ITALIANO STUDI CONTAINERS | ANNO XVIII - Numero 3/2000 - MARZO 2000 |
Trasporto marittimo
CMA alla ribalta
Allorquando nel 1996 la CMA portò a termine con successo
l'acquisizione della CGM per una somma di 20 milioni di franchi
francesi (anche se all'acquisizione erano associate tutta una
serie di implicazioni, per un valore di più di 1 miliardo
di franchi), alcuni avevano previsto che si sarebbe verificata
una spaccatura interna a livello familiare.
Fino a quel momento, la compagnia di navigazione era stata controllata
congiuntamente da Jacques Saadé, nella sede di Marsiglia,
e da suo fratello minore Johnny, nella sede di Beirut. Questa
direzione astutamente strutturata su due filoni indipendenti aveva
assistito nei cinque anni precedenti alla crescita della compagnia
da una relativa oscurità alla posizione di tredicesimo
fornitore mondiale di spazi-containers.
Alcuni potrebbero ribattere che la suddetta struttura direzionale
rimane a tutt'oggi, ma quello che è chiaro è che
la proprietà della compagnia è cambiata. Essa non
è più equamente suddivisa tra i due fratelli: situazione,
questa, che è aspramente contestata da Johnny Saadé.
Pertanto, ci si domanda come ciò possa essere accaduto,
dati i trascorsi buoni risultati della CMA, e quali speranze vi
siano per il futuro.
Il succo della storia è che la stabilità familiare
ha subito uno scossone quando Johnny Saadé - da quel che
si dice - fece marcia indietro rispetto al proprio accordo sulla
CMA per comprare la CGM, costringendo così la compagnia
di proprietà di Jacques, la Merit SAL, ad entrare nella
società prendendo il suo posto.
Ai sensi delle clausole originarie dell'accordo, la CMA e la
CGM dovevano mantenersi finanziariamente distinte per un minimo
di due anni. Nel corso di questo aspro periodo, allorquando la
CMA di conseguenza dovette essere ricapitalizzata per 80 milioni
di franchi (a partire dal mese di settembre del 1997), si dice
che Johnny Saadé non sia riuscito - d'altra parte - a far
fronte a tutti i suoi impegni finanziari in tempo utile, di modo
che Jacques poté rilevare queste opzioni, riducendo in
tal modo la quota azionaria di suo fratello nella società
dal 48,5% al 22%.
Il risultato finale è stato che, quando la CMA e la CGM
vennero alla fine integrate a settembre del 1999, con la conseguente
eliminazione dei due marchi distinti, la società di Johnny
(la Mistral) finì per disporre del solo 10,1% delle quote
azionarie congiunte (CMA CGM SA), mentre Jacques ebbe un peso
ben maggiore nei posti di comando con l'83%. Rodolphe, figlio
di Jacques, da allora è divenuto vice presidente, mentre
anche la figlia Tanya è diventata uno dei principali consiglieri
di amministrazione (si occupa delle comunicazioni).
Johnny Saadé ha ripetutamente contestato di fronte ai
tribunali francesi le iniziative del fratello, lamentando una
illecita privazione della propria legittima posizione mediante
la distorsione dei fatti ed una premeditata cattiva gestione,
ma - sino ad ora - senza pervenire a successi di una qualche consistenza.
Uno di questi assalti giudiziari, tuttavia, è riuscito
nell'impresa di costringere Jacques a rassegnare le dimissioni
da presidente della CMA e della CGM nel febbraio dello scorso
anno (anche se ne è rimasto il principale azionista). Malgrado
la remissione di quella sentenza, fino a questo momento egli si
è rifiutato di tornare ad occupare quella carica.
Spiega Jacques: "Sebbene io non sia più il presidente
(carica attualmente rivestita da Tristan Vieljeux), sono ancora
molto coinvolto nella gestione quotidiana della compagnia di navigazione,
di modo che non avverto l'esigenza di quel titolo. Ma, se dovessi
tornare in quella carica, probabilmente diventerei nuovamente
un bel bersaglio per la stampa ed altri, di modo che preferisco
mantenere un profilo più basso fino a quando non sarà
stata risolta la nostra disputa familiare privata".
Nel frattempo, la CMA CGM ha continuato a progredire nella propria
crescita senza rallentamenti. Nulla del suo dinamismo sembra essere
stato perduto per strada, sebbene - come molti possono testimoniare
- non si tratti di una compagnia per la quale è sempre
facile lavorare. Dal momento dell'acquisizione della CGM, i servizi
in perdita della compagnia sono stati completamente ristrutturati,
mentre le reti di agenzie della CMA e della CGM sono state unificate.
A dicembre del 1998 è stata acquisita la divisione di linea
della Australia National Line, seguita - quattro mesi più
tardi - dal servizio della Delmas Line dal Mediterraneo alle Indie
Occidentali Francesi, alla Guyana ed al Brasile. Sono stati altresì
introdotti diversi nuovi servizi.
La spina dorsale della CMA CGM resta il suo servizio settimanale
FAL (French Asia Line) dal Nord Europa all'Asia (senza scali diretti
in Giappone) che attualmente conduce nell'ambito di una associazione
con la NSCSA (National Shipping Company of Saudi Arabia) e con
la Norasia Line. Attualmente, vengono impiegate su questa rotta
complessivamente 9 navi da 4.000/4.400 TEU, ma la CMA CGM ha recentemente
ordinato 8 mega-unità da 6.600 TEU al fine di rimpiazzare,
a partire dal 2001, il naviglio con cui ora contribuisce alla
suddetta flotta.
Il servizio FAL viene effettuato mediante una coordinazione con
il servizio settimanale MEX (Med Club Express) dal Mediterraneo
all'Asia (anche questo non prevede scali diretti in Giappone),
che la compagnia di navigazione conduce in associazione con la
Norasia. Sulla rotta vengono impiegate complessivamente 8 navi
da 3.300 TEU.
Un terzo allacciamento settimanale Europa/Asia è stato
aggiunto a gennaio dello scorso anno. Quest'ultimo, denominato
NCJ, ha cominciato col servire porti dal Mediterraneo orientale
all'Asia (scali diretti in Giappone compresi), per mezzo di una
flotta di 9 navi da 1.600/2.200 TEU. Tre mesi più tardi,
è stato esteso al Nord Europa mediante l'aggiunta di una
nave. Il mese successivo, il servizio NCJ è stato ulteriormente
ampliato su tutto il Pacifico sino a Long Beach ed Oakland. Nel
servizio pendolare sono adesso impiegate in totale 15 navi da
1.600/2.200; peraltro - man mano che verranno introdotte navi
più grandi nel FAL - le navi attualmente assegnate verranno
trasferite al NCJ.
Data questa forte spinta est-ovest, è sorprendente il fatto
che un servizio transatlantico dedicato manchi ancora nel portafoglio-servizi
della compagnia. La CMA CGM in effetti partecipa ai traffici in
direzione ovest quale operatore del servizio giramondo che condivide
con la Marfret e la Contship Containerlines, ma solamente in modo
minore. La compagnia inoltre acquista spazi-containers transatlantici
dalla Maersk nel Mediterraneo.
Commenta Jacques Saadé: "Questo non è il momento
giusto, per noi, per entrare così direttamente in questo
traffico: è ancora troppo intasato". Tale affermazione
implica il fatto che la CMA CGM non vuole ancora essere considerata
come un vero e proprio soggetto globale, ma Saadé non è
d'accordo con questa interpretazione: "Non sono sicuro che
il termine globale significhi davvero che uno debba andare in
tutte le parti del mondo. Certamente significa che si debba andare
in tutti i posti più importanti: così la vedo io.
Noi, poi, andiamo in posti in cui molti altri non vanno".
L'effetto complessivo di tutti i miglioramenti del servizio della
compagnia nel corso dell'anno passato è stato che il totale
dei suoi carichi è aumentato di circa il 18% nel 1999 sino
a 1.350.000 TEU, mentre ci si aspetta che il profitto netto della
CMA CGM Holding SA cresca del 57% sino a 313 milioni di franchi
francesi (48, 4 milioni di dollari USA). Per il 2000 si prevede
un'ulteriore espansione, tra cui l'introduzione di un nuovo importante
servizio transpacifico dall'Asia alla Costa Orientale degli Stati
Uniti, da effettuarsi congiuntamente alla Kien Hung Shipping.
TABELLA 1 |
LISTA DEI PRINCIPALI SERVIZI DELLA CMA CGM
|
Servizio | Da
| A | Frequenza
| Commenti |
FAL | Nord Europa | Asia
| Settimanale | Soci: Norasia, NSCSA
|
MEX | Mediterraneo | Asia
| Settimanale | Soci: Norasia
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NCJ-TPX | Nord Europa / Mediterraneo
| Asia /
Costa Occidentale USA | Settimanale
| |
GALEX | Nord Europa / Mediterraneo Asia
| Subcontinente indiano e Medio Oriente |
Settimanale | Trasbordo a Khor Fakkan e Singapore da FAL/MEX
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EPIC | Nord Europa /
Mediterraneo
| Subcontinente indiano e Medio Oriente |
Settimanale | Membro del consorzio EPIC
|
US MED | Mediterraneo | Costa Orientale USA
| Settimanale | Noleggio spazi dalla Maersk; trasbordo ad Algesiras
|
FAS | Mar Rosso | Mediterraneo orientale ed occidentale;
Mar Nero
| Settimanale | Cinque servizi di raccordo diversi
|
Tour du Monde | Nord Europa
| Costa Orientale USA, Australasia, Indonesia, Mediterraneo, Nord Europa
| Ogni
10 giorni | Soci: Contship Containerlines, Marfret
|
Euromar | Francia, Belgio |
Marocco, Portogallo | Settimanale
| Servizio di raccordo |
French Baltic Line | Anversa, Rotterdam
| Riga, Tallin
e San Pietroburgo |
Settimanale | Servizio di raccordo
|
Indie Occidentali | Nord Europa, Mediterraneo
| Indie Occidentali francesi, Guyana francese, Brasile
| Settimanale | Socio: Maersk
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Seagull | Mediterranean |
Costa Orientale Sudamerica | Settimanale
| Membro del consorzio |
ECSA | Nord Europa | Costa Orientale Sudamerica
| Ogni
5 giorni | |
WCSA | Nord Europa | Costa Occidentale Sudamerica
| Settimanale | |
ANSCON | Australia | Giappone/Corea
| Settimanale | Membro del consorzio
|
ANSCON | Australia | Asia
| Settimanale | Membro del consorzio
|
Fonte: CMA CGM
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Una caratteristica della CMA CGM fino ad ora è stata l'indipendenza
della compagnia di navigazione rispetto a molte delle rotte che
serve. Sebbene essa abbia operato - e continui ad operare - in
associazione con un certo numero di altre linee di navigazione,
in genere essa si è ben guardata dal farsi coinvolgere
nei grossi consorzi e nelle grandi alleanze.
Commenta Saadé: "Ovviamente, dal momento che abbiamo
incrementato le dimensioni delle nostre navi, abbiamo dovuto trovare
dei partners che ci aiutassero a riempire gli spazi in eccesso;
e continueremo a farlo. Ad esempio, quando avremo ricevuto le
navi più grandi nel 2001, avremo altri 4.000 TEU/settimana
da riempire, di modo che saremmo molto contenti di lavorare con
altri soci. Peraltro, non ci piacciono cose più complicate
del mero noleggio o scambio di spazi-containers, perché
io credo nell'eguaglianza dei partners. Non credo invece ad associazioni
in cui uno dei membri domina gli altri. In questo caso, è
meglio non pensare nemmeno allo scambio di spazi-containers".
Saadé, inoltre, non ha nulla in contrario alle conferenze
di linea e vorrebbe che queste ultime continuassero ad esistere.
Egli è consapevole del fatto che a molti caricatori non
piacciono, ma sostiene che i risultati finanziari odierni dei
vettori dimostrano chiaramente che non vi è alcun abuso
circa una loro posizione privilegiata od immune dalla normativa
anti-trust. Egli argomenta altresì che se i caricatori
dovessero riuscire ad ottenere il ritiro di tale immunità,
ciò finirebbe solamente per affrettare il processo di consolidamento
del settore, facendo così fallire il conseguimento dell'obbiettivo
propostosi. Comè facile dedurre, le maggiori opportunità
di scelta in ordine alle tariffe sarebbero in quel caso sostituite
da un minor numero di linee di navigazione tra le quali poter
scegliere.
Si dice che i contratti globali rappresentino una tendenza in
crescita, alimentata dalla necessità - da parte di alcuni
clienti - di dialogare con un numero sempre minore di fornitori
di servizio, ma questa non è ancora una questione di primaria
importanza. Saadé pensa che in qualsiasi caso vi sarà
sempre un ruolo per gli operatori di nicchie di mercato, anche
se il numero di questi mercati è in diminuzione.
Saadé approfondisce il discorso: "Ad esempio, noi
eravamo soliti essere molto forti nel Mediterraneo orientale e
lo siamo ancora, ma tutti quanti vogliono andare là in
questi giorni, di modo che noi siamo sempre più interessati
ad altre zone come l'Africa settentrionale".
Come accade anche per altri grandi vettori marittimi, lo sviluppo
della tecnologia informatica viene considerato una delle maggiori
richieste da parte dei clienti. La compagnia di navigazione ha
appena aperto un moderno sito web facilmente approcciabile dall'utenza.
Riassumendo, bisogna riconoscere che Saadé senza alcun
dubbio non ha nessuna voglia che i dissapori familiari influenzino
in qualche modo i progressi della sua compagnia di navigazione.
(da: Containerisation International, febbraio 2000)
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