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CENTRO ITALIANO STUDI CONTAINERS | ANNO XVIII - Numero 7-8/2000 - LUGLIO/AGOSTO 2000 |
Trasporto ferroviario
La ferrovia panamense: un'alternativa al canale
"La PCRC (Panama Canal Railway) è considerata come
un tesoro nazionale, realizzata - come in effetti è avvenuto
- durante la corsa all'oro californiano" ha dichiarato l'attuale
presidente della società, David Starling. "I nostri
programmi daranno definitivamente nuova vita alla società
ed annunciano una nuova era per il gruppo".
La PCRC spera che l'oro, questa volta, si materializzi sotto
forma di contenitori marittimi, sebbene Starling abbia alluso
alle interessanti opportunità che si presentano al momento
anche sui fronti dei croceristi e dei pendolari.
Starling ha altresì sottolineato la stretta relazione
esistente tra il canale e la ferrovia, una situazione che a suo
parere continuerà in futuro.
"John Stevens, l'ingegnere statunitense, si servì
della PCRC per contribuire alla costruzione del canale" spiega
Starling. "Stiamo ristrutturando la ferrovia affinché
essa diventi un complemento alle infrastrutture del canale ed
al fine di aiutare Panama a svolgere compiutamente il suo ruolo
di importante centro distributivo e marittimo per le Americhe".
Starling ritiene che i vettori marittimi, gli spedizionieri di
merci, i terzi fornitori di logistica ed i caricatori guarderanno
più favorevolmente a Panama quale centro di snodo emisferico
per la distribuzione se potranno avere "accesso ad una buona
gamma di opzioni di trasporto concorrenziali dal punto di vista
dei costi ed efficienti".
"I porti sono stati migliorati, il canale è stato
allargato e la ferrovia è in fase di rinascita" ha
dichiarato. "Le nostre operazioni offriranno un servizio
double-stack ad elevati volumi tra i porti del Pacifico e dell'Atlantico,
Zona Franca Commerciale di Colon compresa. Saranno costruiti due
piazzali ferroviari intermodali appositamente progettati ed i
carichi resteranno in attesa di sdoganamento per tutta la durata
del viaggio".
Il completamento del terminal containers di Balboa sulla costa
del Pacifico è decisivo per il successo della PCRC. "Balboa
sarà l'infrastruttura per la movimentazione dei contenitori
meglio equipaggiata sulla costa occidentale dell'America Centrale
e Meridionale e fornirà alle linee di navigazione una moltitudine
di opzioni di rotta diverse" ha dichiarato Starling. "Dati
i volumi trans-istmici di cui si parla ed alla luce dell'esperienza
del MIT (Manzanillo International Terminal) sulla costa atlantica,
la ferrovia appare assolutamente decisiva".
Un'opzione a disposizione dei vettori containerizzati, ad esempio,
è quella che consente loro di scaricare i propri contenitori
nel porto sia del Pacifico che dell'Atlantico e poi servirsi della
connessione ferroviaria per movimentarli attraverso la tratta
terrestre. Gli operatori di linea avrebbero inoltre la possibilità
di impiegare tonnellaggio post-Panamax poiché Balboa ed
il MIT hanno entrambi investito in gru a cavalletto bordo-costa
al fine di movimentare tali navi.
Il dirigente, tuttavia, ha smentito l'esistenza di qualsiasi
problema di concorrenza con il canale. "Noi consideriamo
la PCRC come un complemento del canale e la PCA (Autorità
del Canale di Panama) è d'accordo con noi" sottolinea
Starling. "Dal momento che i principali porti di Panama sono
in grado di movimentare il tonnellaggio post-Panamax, in realtà
noi ci stiamo dando da fare allo scopo di attirare nuovo traffico
di trasbordo e questo sarà un bene per tutti".
Starling, ad esempio, non ritiene che le attuali compagnie di
navigazione di linea che transitano regolarmente per il canale
vogliano improvvisamente rinnovare i propri regimi operativi ed
impiegare il tonnellaggio post-Panamax secondo modalità
di servizio dedicate ad entrambe le estremità del canale,
sebbene egli ammetta che questa possa essere una possibilità.
Rodolfo Sabonge, direttore della pianificazione e del marketing
della PCA, è d'accordo. "I volumi sono notevoli e
la PCRC ed i porti non hanno risorse adeguate per questo tipo
di operazioni" ha detto. "La PCRC avrebbe bisogno di
quattro binari e poi ci vorrebbe una capacità portuale
moltiplicata per cinque... la logistica ed i costi per assicurare
ciò sarebbero proibitivi".
In effetti, si ritiene che la PCRC possa mettere in grado gli
attuali vettori marittimi di utilizzare il canale di Panama al
fine di massimizzare le proprie operazioni navali. "A causa
dei problemi di visibilità e di pescaggio nella zona del
canale, le navi spesso arrivano a Panama solo parzialmente cariche"
spiega Clay Woodgate, uno dei direttori della Lancon, la società-holding
della Mi-Jack, azionista della PCRC. "Noi possiamo contribuire
a cambiare questa situazione consentendo ai vettori di caricare
forse altri 200-300 contenitori sulle loro navi, migliorando così
le economie di viaggio della loro tratta primaria di trasporto.
Poi ci penseremmo noi a movimentare questi contenitori attraverso
l'istmo per ferrovia. Dal momento che si tratta di attività
aggiuntiva per i vettori, ciò potrebbe comportare un impatto
finanziario significativo per loro".
Aggiunge Woodgate: "I vettori che abbiamo interpellato hanno
espresso notevole interesse per il nostro progetto, tanto che
abbiamo siglato un memorandum d'intesa per l'utenza con diverse
compagnie di navigazione globali che hanno sede sia in Europa
sia in Asia". Woodgate spera che, una volta completato il
programma di costruzione, questi memorandum d'intesa possano essere
convertiti in contratti sottoscritti. "E stiamo parlando
di volumi assai significativi" ha detto.
Jürgen Dorfmeier, presidente della Camera Marittima di Panama,
pensa che, anche se qualche traffico dovesse essere soffiato al
canale, questo non minaccerebbe la sua esistenza. "I traffici
containerizzati rappresentano solamente circa un terzo dell'attività
della PCA e peraltro la capacità della ferrovia è
limitata" ha dichiarato. In effetti, egli considera qualsiasi
forma di concorrenza come una buona cosa per l'utente finale,
dal momento che i prezzi resterebbero concorrenziali ed il livello
dei servizi migliorerebbe.
Ovviamente, i vettori dovranno soppesare i costi relativi all'utilizzazione
della PCRC - ad esempio, bisogna considerare la doppia movimentazione
dei contenitori - ed i prezzi sono un argomento su cui la PCRC
al momento non vuole fare commenti.
Ciò comporterà altresì conseguenze sulla
capacità della società di fare concorrenza al settore
dell'autotrasporto, in particolar modo per quanto attiene alla
movimentazione dei carichi da e per la costa occidentale e la
Zona Franca Commerciale del Canale. Tuttavia, Starling ha detto
di credere che ci siano questioni più importanti di quella
afferente i prezzi. "La PCRC assicura ai suoi clienti una
tratta protetta che è tranquilla, ininterrotta e soprattutto
sicura" ha detto. "A Panama, le strade a pedaggio sono
care e vi è l'elevato rischio che gli autocarri ed i carichi
vengano manomessi".
La PCRC potrebbe anche trovarsi a competere con altri programmi
alternativi al canale in America Centrale se venissero finalizzati
i piani relativi al collegamento da costa a costa in Nicaragua.
La PCRC perseguirà la razionalizzazione dei costi correlata
alle operazioni double-stack. Starling entra dei dettagli: "La
nostra strategia di servizio si basa sull'effettuazione di convogli
corti e frequenti. Ciascun treno sarà composto da sei tronchi
di cinque carri con una capacità di carico massima di circa
80 containers".
E la PCRC ha intenzione di offrire ai propri clienti opportunità
di carico refrigerato sin dall'inizio. "Nei nostri piani
originali, non avevamo in mente di farlo" afferma Woodgate
"ma i nostri potenziali clienti lo hanno richiesto e così
stiamo facendo ricerche relative a generatori in grado di renderlo
possibile".
Si pensa che, in qualsiasi momento, vi potranno essere tre convogli
presenti nel sistema, uno in ciascun terminal portuale e l'altro
in viaggio. "Dapprincipio, offriremo sei servizi giornalieri
in entrambe le direzioni, ma abbiamo in programma l'incremento
di tale numero sino ad almeno 10 treni ed abbiamo le capacità
per aumentarli sino a 16". Le stime suggeriscono che ciò
darebbe alla PCRC una capacità di trasporto annua pari
ad almeno 550.000 TEU.
Ci si aspetta che i tempi di viaggio attraverso l'istmo siano
in media di circa un'ora e mezza e che la velocità massima
dei treni sia di 95 km/h.
La società metterà altresì in rilievo la
velocità ed i rapidi tempi di lavorazione del proprio equipaggiamento,
secondo Starling, il quale ha spiegato che verrà adottata
una concezione del tipo "spinta e traino": "Posizioneremo
un locomotore a ciascun capo del treno, eliminando così
la necessità di cambiarli" ha detto. Inoltre, la società
intende effettuare quanto più lavoro di manutenzione ordinaria
e tecnico possibile mentre hanno luogo le attività di carico/scarico
della merce. Questo dovrebbe ridurre i tempi di fermo-macchina
dei locomotori.
Starling si aspetta che per l'operazione completa di scarico
e carico occorrano al massimo due ore, mentre l'intero ciclo da
nave a nave dovrebbe essere portato a termine in circa quattro
ore. Ciò, rispetto ad un tempo di viaggio di una nave nel
canale di otto ore.
Inizialmente, la PCRC per il servizio utilizzerà 5 impianti
di seconda mano da 300 CV della Kansas City Southern. In una seconda
fase, saranno aggiunte altre cinque unità.
L'investimento della società in hardware e nuove infrastrutture
è supportato dalla installazione di un sistema interamente
computerizzato che si occuperà della segnalazione, della
gestione del piazzale ferroviario e del tracking dei carichi e
dell'equipaggiamento. Inoltre, la PCRC è intenzionata a
fornire un'interfaccia elettronica tra la ferrovia ed i suoi clienti.
"Laddove possibile, desideriamo che tutti i manifesti e le
istruzioni di trasporto marittimo siano trasmessi elettronicamente
dal momento che questo fa risparmiare tempo e denaro" afferma
Starling.
Il dirigente si è dimostrato riluttante a fare commenti
sui probabili volumi di traffico. "Questo davvero dipende
dalle singole strategie operative dei vettori e dalla loro risposta
al nuovo terminal di Balboa" dichiara Starling. "Tuttavia,
dato che Panama è all'incrocio fra i traffici europei,
statunitensi, asiatici e latino-americani, i numeri sembrerebbero
davvero entusiasmanti".
Woodgate è assai sicuro di sé riguardo alle prospettive
inerenti ai carichi, essendo stato finora pesantemente coinvolto
nei programmi di sviluppo del marketing e dell'attività
della società. "Ci sono ancora difficoltà,
poiché non abbiamo ancora un prodotto tangibile da vendere,
ma la Maersk SeaLand, la Mediterranean Shipping Company, la Hanjin
Shipping, la Evergreen Line e molti altri vettori globali sono
rimasti impressionati dalle nostre presentazioni e dalle opportunità
che Panama permette loro quale centro di snodo distributivo".
Il dirigente ravvisa altresì opportunità di forme
di collaborazione con porti ed altri fornitori di trasporto allo
scopo di offrire servizi logistici a valore aggiunto. Sostiene
Starling: "Stiamo lavorando come i porti alla formulazione
di piani quinquennali. Per la PCRC non è una gara di velocità,
bensì una maratona. La nostra attività è
mirata al lungo termine".
Circa il futuro, Starling crede che non ci sia la necessità
di aumentare la capacità in termini di binari. A suo giudizio,
i pendolari ed i croceristi assicureranno altri proventi in aggiunta
a quelli derivanti dall'attività principale, il trasporto
merci.
Dal momento che i lavori sono ben avviati e che a questo si aggiunge
una strategia operativa, la PCRC sembra pronta per la rinascita.
I prossimi anni a venire potrebbero annunciare un'altra età
dell'oro per il settore ferroviario panamense.
(da: Containerisation International, giugno 2000)
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