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CENTRO ITALIANO STUDI CONTAINERS | ANNO XX - Numero 6/2002 - GIUGNO 2002 |
Progresso e tecnologia
Due innovazioni nel trasporto containerizzato di automobili
Globalmente, le vendite di automobili nuove viaggiano a circa
60 milioni di unità l'anno, con un incremento previsto
in 75-80 milioni entro il 2010. Quasi 9 milioni di esse vengono
vendute nei soli Stati Uniti. E non sorprende il fatto che gli
USA costituiscano il maggiore mercato per il Giappone e la Germania,
i due principali esportatori di auto.
A causa dell'eccesso di capacità presso i suoi impianti
produttivi, tuttavia, l'industria automobilistica è in
difficoltà. Secondo l'indagine sulla logistica dei veicoli
dello ECG (Gruppo Europeo d'Interesse Trasporto Auto), l'industria
in questione ha un eccesso di capacità di qualcosa come
20 milioni di veicoli, che corrisponde al 45% dell'attuale capacità
complessiva, suddivisa tra i 3,1 milioni di unità di capacità
nel Nord America, i 6,7 milioni in Europa e gli 8,7 milioni in
Asia.
Detto ciò, il 2001 è stata la migliore annata in
assoluto per le vendite di auto nuove nel Regno Unito e gli analisti
affermano che il 2002 appare altrettanto ben messo. Il mercato
tedesco, che rappresenta il maggiore singolo mercato europeo di
auto nuove, lo scorso anno ha leggermente traballato, mentre quello
statunitense è ancora fiorente, malgrado i problemi di
sovrapproduzione. La Ford, ad esempio, attualmente presenta scorte
invendute per 7 miliardi di dollari (7,9 miliardi di euro), il
che comporta dei severi mal di testa in termini di flussi di cassa.
Questo eccesso di capacità ha comportato un'ondata di
consolidamenti, che inevitabilmente hanno ingenerato un impatto
sul settore logistico dell'industria automobilistica. Ad esempio,
l'integrazione delle offerte nei sistemi di sviluppo del prodotto
e l'affidamento dell'assemblaggio modulare a fornitori situati
all'interno o nei pressi dell'impianto del produttore hanno prodotto
diminuzioni a due cifre dei costi unitari.
Dato il massiccio incremento delle vendite di automobili, anche
la crescita del tonnellaggio dei vettori di auto negli ultimi
30 anni è stata impressionante, ma non ci si aspetta che
duri. Secondo Peter Green della Drewry Shipping Consultant, 13
milioni di veicoli vengono movimentati ogni anno dai vettori di
auto, ma il mercato è saturo e nei prossimi cinque-sei
anni esso sarà guidato da paesi produttivi quali Cina ed
India di recente affermatisi come tali. Nel frattempo, più
o meno 25 navi di nuova costruzione vengono immesse sul mercato
ogni anno, per lo più allo scopo di sostituire le vecchie
navi che vanno fuori servizio.
Dato l'approccio decentrato dell'industria alla produzione ed
all'assemblaggio, Green ha ammesso che la logistica rappresenta
un fattore rilevante e che la movimentazione sempre maggiore di
parti, componenti ed auto da finire - anch'esse trasportate dai
vettori di auto - in futuro andrà ad aggiungersi alla domanda
di nuovo tonnellaggio.
"L'attività di logistica diretta all'interno, consistente
nel far arrivare parti e componenti di auto ai punti di produzione
giusto in tempo per la gestione è superba, un'operazione
davvero brillante" ha dichiarato Paul Donaldson, direttore
generale della Sky Rak International, nella cui carriera si possono
annoverare General Motors e Ford. "I grossi fornitori di
logistica, quali la Exel e simili, riescono a farlo molto bene
per i produttori. Ma è la logistica diretta all'esterno
- sottolinea Donaldson - una volta che l'auto è prodotta,
il punto in cui il processo rallenta. Questo terminale della catena
dell'offerta ha bisogno di raggiungere in futuro gli stessi livelli
di raffinatezza che contraddistinguono il terminale in entrata".
La produzione di veicoli è una delle attività economiche
del mondo industriale maggiormente sofisticate. I cambiamenti
delle esigenze e la tendenza alla riduzione dei costi hanno comportato
la conseguenza che i produttori hanno indebolito il tradizionale
dominio del Nord America e dell'Europa Occidentale, dato che la
produzione di veicoli adesso è diffusa in paesi che fino
a poco tempo fa venivano considerati sottosviluppati.
"La logistica, in arrivo ed in uscita, è essenziale
per agevolare tale diffusione della produzione da questi nuovi
centri produttivi, quali l'India, il Pakistan, Egitto, Sudafrica
e Cina" ha detto Donaldson.
"La costruzione su ordinazione e le richieste su misura
del cliente hanno messo sotto pressione il ciclo produttivo. Il
metodo e le modalità con cui il trasporto merci viene movimentato
è in fase di cambiamento, con il trasporto che è
diventato parte fondamentale della produzione dei costruttori
di veicoli e quindi della loro strategia societaria.
"Nel Regno Unito sono già state effettuate notevoli
ricerche riguardo alla produzione di un veicolo in tre giorni
e verrà elaborato un nuovo studio in ordine alle possibilità
di produzione europea e globale e di consegna presso le destinazioni
richieste da sette a dieci giorni". Donaldson ha dichiarato
che ciò coinvolgerà caricatori, operatori di logistica,
trasportatori, produttori e società di containers, nonché
che ciò richiederà loro di collaborare strettamente.
"Questo sforzo spazia dalla gestione della logistica delle
componenti alle linee di assemblaggio, alla rifinitura dei veicoli
(ad esempio, rimozione delle ammaccature e riparazione di difetti
di verniciatura) ed al coordinamento degli eventi e della promozione
dei produttori. Tutto questo oltre alle attività di trasporto
e distribuzione effettivi del prodotto finito". In effetti,
si tratta del controllo e della accelerazione dell'intera catena
dell'offerta.
Le società che fungono come fornitori terzi di logistica
o fornitori di avanguardia di logistica sono già penetrati
nella catena dell'offerta in modo considerevole. La Exel, ad esempio,
offre di gran lunga di più della mera gestione del trasporto
merci. La sua gamma di servizi comprende la ricommercializzazione
dei veicoli usati, l'adattamento di veicoli per scopi speciali
- ad esempio i veicoli di soccorso - e le operazioni successive
al mercato, tra cui la fornitura di pezzi di ricambio alle reti
al dettaglio. Le ispezioni pre-consegna, la riparazione e la
rettifica del veicolo, il rifornimento, la gestione delle scorte
ed i servizi distribuitivi sono tutti quanti sulla lista.
Come invece era maggiormente prevedibile, essi forniscono anche
la consegna just-in-time delle componenti agli impianti di produzione
al fine di assicurare la continuità delle consegne, di
minimizzare le scorte e di integrare le operazioni di sub-assemblaggio
e di assemblaggio finale.
Nel contesto di tale processo, la Exel gestisce altresì
i "parchi fornitori", un raggruppamento di fornitori
di componenti in una località prossima agli impianti produttivi
in Spagna e Messico, entrambi per il gruppo Volkswagen.
Il consolidamento sta avvenendo nello stesso settore logistico,
così come tra i produttori. Il BLG Logistics Group e la
EH Harms Automobile-Logistics hanno recentemente raggruppato i
propri servizi relativi alla logistica dei veicoli finiti mediante
l'acquisizione del 50% della quota della Harms da parte della
BLG. La flotta di bisarche della Harms non è entrata a
far parte dell'accordo.
Oltre alla movimentazione dei carichi, al magazzinaggio ed al
trattamento tecnico dei veicoli finiti a Bremerhaven, Amburgo
e Gioia Tauro, i due soci offriranno le spedizioni ed i servizi
di trasporto per ferrovia, strada e navigazione interna e cabotiera
alla volta di terminali in Germania, Austria e Polonia.
Al fine di far fronte a questi sviluppi, di recente ha fatto
il proprio debutto un certo numero di innovazioni nel campo della
movimentazione. Due di esse si rivolgono alla containerizzazione
delle auto, che sembra svolgere un ruolo sempre più importante,
sebbene solo di nicchia.
Lo Sky Rak, ideato dagli stessi progettisti del Car Rac, dovrebbe
essere lanciato nell'immediato futuro. Donaldson della Sky-Rak
International ha dichiarato che la capacità di movimentare
veicoli utilizzando un certo numero di soluzioni intermodali costituisce
il centro dell'attenzione della società e che essa commercializzerà
i due prodotti di pari passo. "Lo Sky Rak è il nostro
prodotto containerizzato, mentre il Car Rac rappresenta il nostro
prodotto intermodale per rastrelliere aperte". Martin Clive-Smith
fornisce gli elementi progettuali di entrambi i prodotti ed è
il direttore tecnico della società.
"Avendo a disposizione un contenitore high-cube da 40 piedi,
con lo Sky Rak possiamo caricarvi quattro BMW Serie 5 o tre Range
Rovers" ha detto Donaldson, che prosegue nella spiegazione
del fondamento logico che sottostà al prodotto: "Quando
si decentra la produzione di veicoli e poi si comincia a portare
il prodotto finito sul mercato, sorge la necessità di essere
in grado di movimentarli in tempo utile e quindi di non aspettare
necessariamente che arrivi una nave ro-ro che porti 6.000 veicoli
ma ci che ci mette molto più tempo a caricarli e scaricarli.
Se si guarda alla tendenza alle costruzioni su ordinazione ed
al ciclo di auto in 10 giorni di cui ora si parla, non si possono
fisicamente movimentare i veicoli in dieci giorni utilizzando
il metodo ro-ro. Invece bisogna tenere conto del procedimento
"a fermata d'autobus" offerto dalle linee containerizzate.
Dato che su questi servizi circolano contenitori da 9,6 metri
- ha detto Donaldson - con questi strumenti a disposizione se
ne possono raccogliere sino a 30 o 40, ad esempio, e movimentarli
sulla linea".
Quanto al mercato per lo Sky Rak, "ai produttori stessi
piacerebbe vedere i veicoli essere movimentati più rapidamente,
per cui ne hanno bisogno. I fornitori di logistica sono importanti
perché stipulano contratti relativi alla movimentazione
stessa e la controllano, ma abbiamo bisogno del supporto delle
linee containerizzate ed anche dei noleggiatori dei containers
perché sono loro ad avere "la busta" in cui entreranno
i veicoli. Sta alla collaborazione tra tutti costoro far sì
che ciò accada".
Lo Sky Rak stesso viene assicurato sugli attuali punti di attacco
del container ed il posizionamento richiede circa 20 minuti di
tempo. Ci si aspetta che il costo si aggiri sui 5.000 dollari.
"Esso sarà notevolmente meno caro dei sistemi di tipo
a cassetta, che sono molto complicati e molto pesanti" ha
detto Donaldson. "Con lo Sky Rak, bastano due uomini a farlo
entrare e posizionarlo. Le rastrelliere si adattano allo spazio
libero tra le guide sulla parte superiore del container di modo
che possono essere lasciate lì o rimosse per essere piazzate
sul container successivo".
Il sistema pesa circa 250 kg, è autobloccante ed autofissante.
"Se si può sigillare un veicolo in un container presso
il punto di produzione e riaprirlo presso il punto di vendita,
ecco che si riducono clamorosamente le movimentazioni" continua
Donaldson. "Un veicolo che esce dalla fabbrica della Volvo
di Göteborg viene guidato da 17 persone diverse prima di
essere consegnato al cliente. A quel punto, è quasi un'auto
usata
".
"Ovviamente, ha senso movimentare le automobili giapponesi
prodotte in massa in una nave adibita al trasporto di 6.000 auto,
ma la cosa è ben diversa se si stanno movimentando Jaguar,
Lexus, Mercedes, Audi, BMW, Volvo, marche di prestigio che vengono
costruite su ordinazione ed a proposito delle quali i consumatori
e gli agenti di vendita nazionali dicono: <Ecco come voglio
l'auto. E non voglio aspettare sei settimane per averla>"
afferma Donaldson.
"Si potrebbe almeno espletare l'ispezione pre-consegna e
preparare quei veicoli presso il punto di uscita dalla produzione"
congettura Donaldson "in modo da non avere, così,
problemi seri di rettifica quando si consegna a destinazione".
Nel contempo, la Maersk Sealand sta entrando nel mercato con
un proprio sistema di rastrelliere containerizzate. La società
spiega che le auto vengono caricate al di fuori del container
su rastrelliere che poi vengono automaticamente spinte nel box
con contatto manuale minimo al fine di eliminare virtualmente
il rischio di danni.
Il vettore danese ambisce a movimentare veicoli in gran numero
sia in contenitori che in pianali per il trasporto tradizionale
di auto e camion. La linea di navigazione ritiene che sino al
10% dei carichi globali marittimi di auto possa essere containerizzato
e ha brevettato il proprio sistema di rastrelliere che consente
di caricare quattro veicoli in un box da 40 piedi.
Unitamente allo sviluppo del sistema, la Maersk Sealand ha ampliato
la propria gamma di servizi logistici messi a disposizione dei
produttori automobilistici oltre a quelli tradizionalmente forniti
dalle linee di navigazione: un chiaro esempio di gestione logistica
e di sviluppo di attrezzature adeguate ad essa, che si evolve
man mano.
Ed un nuovo veicolo che trasporta pianali ferroviari è
stata recentemente lanciato dalla Autoliner, la branca di trasporto
semovente della Freightliner Heavy Haul.
L'Autoflat è stato progettato al fine di far fronte alle
mutevoli esigenze di trasporto dei produttori di autoveicoli,
ha dichiarato la Autoliner. Come precisa la stessa ditta, i veicoli
stanno gradualmente diventando più alti, larghi e lunghi.
Questa crescita quanto a dimensioni, se aggiunta alle limitazioni
di carico previste nell'ambito del trasporto ferroviario del Regno
Unito, rappresentava una sfida.
L'Autoflat, che accoglierà otto auto o sei furgoni, stando
alla pubblicità è versatile e facile da caricare
e scaricare. Il carro è stato costruito modificando i containers
in precedenza utilizzati per il trasporto dei rotoli, attraverso
una modifica della pavimentazione e l'aggiunta di ponti levatoi
al fine di consentire il carico e lo scarico guidando il veicolo.
Questa sovrastruttura modificata viene montata su un carro utilizzato
per il trasporto di contenitori high-cube. La Freightliner Heavy
Haul ha siglato un accordo di noleggio con i suoi clienti con
il proprio cliente ANSA per l'uso dei primi sei carri.
In virtù delle loro specifiche, nel terminal auto stesso
vi è molto poco delle normali infrastrutture per la movimentazione
dei carichi. Tuttavia, la maggior parte dei porti si serve di
sistemi di lettura dei codici a barre progettati per assicurarsi
informazioni dettagliate circa i veicoli che passano per lo scalo.
"L'autista viene esaminato esattamente come il veicolo"
afferma Mel Bafford, direttore generale trasporto automobili del
porto di Baltimora. Questo consente al porto di localizzare con
esattezza la fonte di ogni danno al veicolo. Il sistema di lettura
per codici a barre inoltre assiste produttori e vettori nell'operazione
di rintracciamento delle scorte.
John Philips, della Nordic Terminals di Immingham, descrive un
sistema simile: "Noi esaminiamo l'etichetta del codice a
barre dell'auto che aggiorna il sistema di conteggio e localizzazione
per il cliente. Ciò agevola il prelievo di singole auto
quando i carichi sono effettuati per i trasportatori".
Nella loro qualità di articoli ad alto valore, normalmente
spediti in condizioni di non imballaggio, le auto sono soggette
a danni. Quella del miglioramento delle procedure di movimentazione
delle auto è una questione che lo ECG ha di recente affrontato.
Il suo manuale della qualità fornisce alle società
di logistica dei veicoli le linee-guida al fine di garantire
la qualità del servizio clienti. Il suo scopo è
quello di assicurare una maggiore efficienza, la riduzione dei
danni e prassi lavorative più sicure per gli addetti. Alcuni
capitoli del manuale sono dedicati alla movimentazione stradale,
ferroviaria, marittima e nel recinto.
Le istruzioni spaziano da quale tipo di vestiario il personale
dovrebbe indossare o meno alla configurazione del recinto. Vengono
prese in considerazione le esigenze di documentazione, così
come gli spazi liberi che devono essere lasciati nei parcheggi
e sulle rampe di carico. Il manuale è disponibile presso
lo ECG a Bruxelles.
Peter Howarth dei servizi gestione veicoli della PoundGates,
che ispeziona i veicoli a Immingham, afferma che ciascun produttore
ha i propri parametri relativi all'ispezione del veicolo: "Nella
sostanza, significa cercare i danni derivanti dal viaggio. La
relativa perizia, perciò, consiste in un'ispezione completa
dell'esterno, mentre per quel che riguarda l'interno ci si limita
alla zone del guidatore.
Le linee-guida del produttore di norma specificano dettagli quali
la velocità massima fissata in 20 miglia orarie, il parcheggio
a non meno di 30 cm. dal paraurti, i 50 cm. che devono intercorrere
tra le estremità delle auto, l'assenza di passeggeri, il
divieto di mangiare e bere e di appoggiarsi" ha spiegato.
Howarth conferma che la negligenza degli autisti è la causa
più comune di danno. Incidenti quali sbattere la porta
del lato guidatore sulla macchina vicina, non rallentare sulla
rampa di discesa dalla nave con conseguente tamponamento ed i
danni alle ruote derivanti dalle strisciate sulla rampa rappresentano
gli incidenti tipici.
I recinti sono ben sigillati al fine di minimizzare i rischi di
brecciame, mentre non sono consentiti bordi ai marciapiedi. E
l'operatore di trasporto auto normalmente piazzerà un proprio
addetto sulla rampa con il compito di registrare le movimentazioni
e di assicurare il rispetto della velocità massima.
Nell'ambito delle spedizioni, vengono altresì monitorate
la guida ed il bloccaggio dell'auto sulla bisarca. Oltre ad una
telecamera destinata a registrare ogni danno, gli ispettori come
Howarth dovranno servirsi anche di uno specchio su un'asta per
ispezionare il tetto dei veicoli più alti. "Un'ammaccatura
sulla carrozzeria spesso è solo un riflesso di luce negli
occhi" ha detto.
(da: Cargo Systems, maggio 2002)
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