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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS | ANNO XXIII - Numero 10/2005 - OTTOBRE 2005 |
Trasporto stradale
I prezzi del carburante accendono gli autotrasportatori statunitensi
Gli autotrasportatori portuali della California meridionale si sollevano contro la mancanza di compensazione da parte dei vettori marittimi del crescente costo del carburante.
Uno di loro ha dichiarato: "Il tipico operatore in proprio di Los Angeles è affetto da un duplice problema: il passaggio dal lavoro diurno ad uno stile di vita notturno (con l'inaugurazione del PierPass) ed il carburante. Stanno montando tensioni, risentimenti ed ostilità".
Gli autotrasportatori californiani affermano che, malgrado l'aumento dei prezzi del carburante, alcuni vettori marittimi dal 2004 non hanno più rivisto il livello dei sovrapprezzi sul carburante pagati agli autotrasportatori. Ad esempio, la Hamburg Sud è da ottobre 2004 che non rivede il proprio sovrapprezzo sul carburante del 7%.
Tuttavia, Doug Webster, portavoce della Hamburg Sud, ha detto che tali sovrapprezzi sono stati rivisti regolarmente e sono stati in media del 16-20% rispetto all'usuale 8-14%.
Dichiara infatti: "Chiaramente, se la società tentasse di rimediare un tasso di remunerazione del carburante per i servizi di autotrasporto irrealisticamente basso, si arriverebbe al punto che i fornitori porterebbero le proprie attività altrove".
Tra gli altri esempi sembra esservi quello della Maersk Sealand, con un sovrapprezzo relativo al carburante dell'8%, di cui si dice che sia stato rivisto l'ultima volta ad aprile 2004, mentre a detta di molti la Yang Ming non rivede il proprio sovrapprezzo dell'8% da maggio 2004.
Entrambi questi vettori appartengono al TSA (Accordo Stabilizzazione Transpacifico), che ha incrementato il proprio sovrapprezzo sul carburante per i caricatori sino a 46 dollari USA/contenitore.
Tuttavia, una fonte presso la Yang Ming asserisce che il suo sovrapprezzo è stato in media del 14% alla metà di settembre, al di sopra della propria fascia normale dell'8-10%.
La Maersk Sealand si è rifiutata di commentare i livelli ma ha dichiarato: "Oggi, alla maggior parte delle imprese di autotrasporto che lavorano con la Maersk Sealand viene pagato un qualche tipo di sovrapprezzo sul carburante. Dal momento che quest'ultimo è commisurato sulle locali condizioni di mercato e sulle relazioni contrattuali con la clientela, i tassi possono variare".
Gli autotrasportatori sostengono che i sovrapprezzi restano bassi. Uno di loro ha ipotizzato che le medie comunicate potrebbero riferirsi ai vettori che pagano le proprie imprese regolari di autotrasporto, piuttosto che agli autotrasportatori designati dai clienti.
Un altro ha risposto: "Le informazioni provenienti dai dirigenti delle linee di navigazione potrebbero non essere state trasfuse a quelli che gestiscono i sovrapprezzi sul carburante. Noi veniamo pagati meno di quanto vi hanno detto".
La CTA (Associazione Autotrasporto della California) ha espresso il proprio supporto al disegno di legge n. 679 presso l'Assemblea della California, ai sensi della quale si propone di consentire l'importazione di carburante diesel da raffineria situate fuori dalla California, sempre che soddisfi i parametri ambientali stabiliti dallo stato.
La CTA asserisce che le attuali regole possono condurre ad una differenza di prezzo del carburante di più di 0,60 dollari USA/gallone in California rispetto alla media nazionale di 2,55 dollari USA alla metà di agosto. Un autista normalmente utilizza circa 100 galloni di carburante al giorno.
Jim Ganduglia, presidente della Ganduglia Trucking di Fresno, dichiara: "I maggiori costi del diesel hanno causato il rallentamento della sostituzione dei veicoli vecchi da parte degli autotrasportatori californiani. Siamo fuori dal mercato con i prezzi e non possiamo permetterci veicoli meno inquinanti".
(da: Containerisation International, ottobre 2005, pag. 17)
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