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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXV - Numero 11/2007 - NOVEMBRE 2007
Porti
La PSA rimpiazza
la Hutchison quale primo operatore terminalistico di box
La Hutchison è
stata scalzata dalla posizione di maggior operatore terminalistico
di contenitori al mondo dalla PSA, secondo i risultati di una nuova
ricerca elaborata dalla Drewry Shipping Consultants che ha
classificato gli operatori a seconda delle dimensioni delle quote
azionarie di cui essi dispongono nelle operazioni di associazione di
impresa.
La PSA, che ha
sede a Singapore, è divenuta il maggior operatore
internazionale in seguito alla propria acquisizione del 20% della
Hutchison nel 2005.
La “Rivista
annuale degli operatori terminalistici globali 2007” della
Drewry fonda i propri ritrovati sui risultati fatti registrare nel
2006 e, anche se la Hutchison resta il maggior operatore mondiale in
termini di box complessivamente movimentati presso i terminal in cui
è presente, ammontanti ad oltre 60 milioni di TEU lo scorso
anno, sia la PSA che la APM Terminals hanno maggiori dimensioni se i
risultati in termini di TEU vengono adattati tenendo conto delle
reali quote detenute.
PRIMI
DIECI OPERATORI TERMINALISTICI DI BOX
Classifica
Operatore
Risultati
adattati (milioni di TEU)
Quota % dei volumi a livello
mondiale
1
PSA
41,2
9,3
2
APM
Terminals
32,4
7,4
3
Hutchison
30,8
7
4
DP World
26,2
5,9
5
Evergreen
8,1
1,8
6
Cosco
7,9
1,8
7
Eurogate
6,6
1,5
8
HHLA
6
1,4
9
OOCL
4,8
1,1
10
APL
4,6
1
Primi 10
operatori globali
168,9
38,2
Altri
operatori globali
33
7,5
Operatori
locali
239,7
54,3
Totale
mondiale
441,3
100
Fonte:
Drewry
Allo stesso modo,
anche se i terminal in cui la Cosco Pacific con sede a Hong Kong è
impegnata hanno movimentato oltre 32 milioni di TEU nel 2006, la
Drewry afferma che i suoi risultati adattati secondo le modalità
sopra esposte in realtà sono di poco inferiori ad 8 milioni
di TEU, “in ragione della portata delle quote azionarie di
minoranza di cui essa dispone”.
Di conseguenza, la
Evergreen ha rilevato il quinto posto che la Cosco Pacific deteneva
nelle precedenti classifiche della Drewry.
Il rapporto
contiene altresì un serio avvertimento nel senso che,
malgrado l’enorme ammontare di investimenti effettuati dai
principali operatori e porti di tutto il mondo, è probabile
che la futura capacità terminalistica diventi più
risicata di quanto non sia mai avvenuto in precedenza.
“Tenendo
conto solo dei progetti confermati di espansione terminalistica, la
Drewry ritiene che i tassi medi di utilizzazione dei terminal
contenitori in tutto il mondo possano crescere dal 72% circa del
2006 al 97,5% del 2012.
Questa situazione
sarà provocata dal previsto aumento dei risultati mondiali
nell’ordine di oltre 300 milioni di TEU entro il 2012, mentre
l’ammontare di capacità containerizzata aggiuntiva che
certamente andrà ad inserirsi sul mercato si incrementerà
solamente di circa 160 milioni di TEU nel periodo 2005-2012”
afferma il rapporto.
Neil Davidson,
direttore delle ricerche per il settore portuale della Drewry,
aggiunge: “La situazione resta seria, con un equilibrio che si
va deteriorando tra l’offerta e la domanda, a meno che non
vengano alla luce rapidamente altri nuovi progetti relativi al
miglioramento della capacità.
Il rapporto
dimostra che gli investimenti intrapresi dai principali operatori
terminalistici e da altri soggetti non bastano ad evitare un
incremento dell’utilizzazione sino ad un punto critico”.
Il rapporto rivela
altresì che in media gli operatori globali tendono a non
essere più efficienti - se la commisurazione viene effettuata
in termini di risultati in TEU per metro di banchina, per gru
bordo-costa o per ettaro - rispetto agli operatori locali.
“La ricerca
mostra che frequentemente un operatore terminalistico locale ben
gestito può ottenere prestazioni allo stesso livello di un
operatore globale situato nella stessa regione” ha dichiarato
Davidson. (da: Cargo
Systems, ottobre 2007, pag. 9)
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