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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXVI - Numero 11/2008 - NOVEMBRE 2008
Trasporto ferroviario
La Transiberiana riemerge dal buio
Di pari passo con la crescita della congestione portuale e della
consapevolezza ambientale, in Europa e nella Russia occidentale,
aumenta pure un rinnovato interesse per la tratta ferroviaria
transiberiana (TSR) che collega l'Estremo Oriente all'Europa.
Questo collegamento è sempre stato più veloce dei
servizi tutto-mare, ma poiché ora le velocità delle
navi vengono ridotte al fine di risparmiare carburante, aggiungendo
oltre tre giorni ai tempi di viaggio medi tutto-mare, normalmente
consistenti in 32 giorni da Shanghai a San Pietroburgo (via
trasbordo ad Amburgo), c'è ancora più entusiasmo per
questa alternativa.
Inoltre, il viaggio da Pechino a Mosca può facilmente
richiedere oltre una settimana in più.
Così stando le cose, perché non sono più
numerosi i caricatori che si servono della tratta in questione?
Gennady Bessonov, segretario generale del CCTT (Consiglio di
Coordinamento del Trasporto Transiberiano), una associazione
internazionale la cui segreteria ha sede a Mosca, si lamenta: "Anche
se il servizio della TSR oggi è di gran lunga migliore di
quello esistente ai tempi del regime sovietico e del successivo
periodo senza regole, ci vorrà un bel po' di tempo perché
la gente si dimentichi dei brutti trascorsi, quando c'era troppa
burocrazia, inaffidabilità e disonestà".
C'è ancora qualche problema in relazione alla capacità,
naturalmente, ma tutte le altre problematiche correlate al servizio
sono in gran parte scomparse.
Ad esempio, non abbiamo avuto furti da quattro anni; io penso di
conseguenza che la nostra maggiore difficoltà, oggi, sia
solamente un problema di percezione".
Secondo il CCTT, i traffici containerizzati complessivi
trasportati attraverso la Transiberiana sono cresciuti del 48% lo
scorso anno, sino a 620.831 TEU, quindi qualcosa di buono la sta
facendo.
Rispetto al totale, 235.100 (+48%) sono stati movimentati dalla
Cina alla Russia, 206.200 TEU (+64,4%) sono stati movimentati dalla
Corea del Sud alla Russia e 43.600 TEU (+23,5%) movimentati dal
Giappone alla Russia.
Inoltre, nel primo trimestre di quest'anno, i traffici con la
Cina sono cresciuti di un ulteriore 41% sino a 63.800 TEU.
Le importazioni in Russia, che preferiscono i contenitori da 40
piedi, hanno di gran lunga superato le sue esportazioni, che invece
preferiscono l'equipaggiamento da 20 piedi.
Pertanto, anche se i fornitori di servizi hanno usufruito di
tale crescita, non hanno però tratto vantaggi dal persistente
squilibrio in direzione est dei box vuoti da 40 piedi, il che spiega
come mai alcuni prezzi siano rimasti elevati.
L'analisi maggiormente dettagliata dei vantaggi sui tempi di
viaggio della Transiberiana può rivelarsi un compito
interminabile, dal momento che nel suo ambito coesistono molte
tratte diverse e che le opportunità sono in aumento.
I caricatori sud-coreani e giapponesi preferiscono ancora
utilizzare i varchi di accesso portuali dell'Estremo Oriente russo
di Vladivostok, Vostochniy e Nakhodka, ad esempio, mentre un certo
numero (sempre maggiore) di caricatori cinesi preferisce i punti di
attraversamento frontaliero diretto terrestre come
Manzhouli/Zabaikalsk e Dostyk in Kazakhstan.
Fa notare Bessonov: "Ovviamente, nei casi in cui le merci
asiatiche vengono prodotte in prossimità di un porto, come
avviene nel delta del Fiume delle Perle in Cina, ed esportate alla
volta di un consegnatario il cui deposito è anch'esso situato
nelle vicinanze di un porto, come può essere San Pietroburgo,
allora è difficile per la TSR fare concorrenza.
Quando invece si tratta di punti interni, quali Pechino e Mosca,
allora la TSR la spunta facilmente.
A mio giudizio, le merci cinesi prodotte a sud di Shanghai
continueranno probabilmente a preferire la rotta tutto-mare od il
trasbordo via Nakhodka, Vostochniy e Vladivostock ancora per qualche
tempo.
Tuttavia, i carichi dal nord-ovest della Cina vorranno sempre
più viaggiare via terra".
La scelta della tratta dipende anche dalla località in
cui i consegnatari desiderano effettuare il proprio sdoganamento,
dal momento che c'è molto da guadagnare quando si riesce a
far sì che il funzionario doganale accetti una derrata in
ingresso la cui pratica comporti un impegno minore.
Anatoly Varakin, capo del trasporto multimodale della STS
Logistics, noto agente logistico e doganale, sottolinea: "Per
competere con successo in questo mercato, tutte le imprese di
logistica devono essere in grado di offrire tutte le tratte, dal
momento che le esigenze dei consegnatari non riguardano solo tempi
di viaggio, affidabilità e costi.
Ci sono ancora enormi differenze nel modo in cui i funzionari
doganali si comportano nelle varie regioni della Russia.
Il nostro lavoro non è quello di discutere tale realtà,
bensì solo quello di assistere i nostri clienti affinché
ottengano ciò che vogliono".
Questa problematica non solo contribuisce a spiegare la scelta
dell'instradamento terrestre, ma anche le preferenze accordate fra i
porti di Vostochniy, Vladivostock e la minuscola porta d'accesso
dello scalo peschereccio di Nakhodna.
La tradizionale direttrice transiberiana dai porti dell'Estremo
Oriente russo a Mosca attraverso la porta di servizio della
Finlandia, preferita da molti produttori sud-coreani sino all'inizio
del 2006, quando la RZD improvvisamente aumentò le proprie
tariffe transfrontaliere di oltre il 30%, resta poco competitiva a
causa dei prezzi.
Fino a quel momento, questo traffico containerizzato a due sensi
ammontava a circa 125.000 TEU all'anno, ma l'anno scorso solo 17
treni sono stati effettuati alla volta di Buslovskaya al confine fra
Russia e Finlandia, per un totale inferiore a 2.000 TEU, tanto che
la RZD si è fermamente rivolta ad una politica alternativa di
sviluppo dei servizi diretti nazionali.
Fonti di mercato affermano che la maggior parte dei produttori
giapponesi e sud-coreani che hanno spostato la propria produzione in
Cina, come la Panasonic, la Sharp e la Samsung, sono, perciò,
ancora affezionati alla rotta tutto-mare per arrivare ai propri
depositi nei pressi di Buslovskaya, dai quali le ordinazioni possono
essere trasportate via strada in Russia nel giro di una notte più
alla svelta; questo, però, è difficile da verificare.
D'altro canto, altri fonti dicono che alcuni di questi carichi
stanno ora utilizzando parti diverse della rete TSR.
Le argomentazioni della RZD per continuare ad incoraggiare
l'istituzione di più servizi diretti in Russia si basano sul
fatto che la Transiberiana è ancora in una fase di rapido
ammodernamento dopo anni di disinvestimento nel vecchio regime
sovietico, di modo che sino a quando non potrà essere
assicurata abbastanza capacità in più, compresi
terminal con moderni magazzini, è meglio concentrarsi sui
carichi che promettono maggiori profitti, così come sulle più
urgenti esigenze del paese.
Fa notare Bessonov: "Alcuni dei carichi "grigi"
che in precedenza venivano movimentati in Russia via Finlandia sono
diventati normali, poiché vengono spediti direttamente ai
consegnatari russi, ma ce ne sono ancora un sacco che si muovono
lungo la rotta tutto-mare".
La politica della RZD sta pagando, dato che c'è stato un
incredibile incremento dei carichi che vanno direttamente in Russia,
alcuni dei quali altrimenti avrebbero dovuto essere rimandati
indietro a causa delle limitazioni di capacità dei terminal".
Secondo il CCTT, il rapido aumento dei quantitativi di traffico
che adesso vengono movimentati dalla TSR è per lo più
dovuto al modo in cui le sue infrastrutture sono state migliorate.
La linea è stata completamente elettrificata nel 2002, ad
esempio, unitamente all'installazione di un cavo a fibra ottica da
capolinea a capolinea per l'assistenza delle comunicazioni.
Si entusiasma Bessonov: "Resta ancora molto da fare, ma
molto è già stato fatto.
Si fanno progressi concreti tutti i giorni.
Negli ultimi cinque anni, abbiamo tratto vantaggio dalla
stabilità politica.
La RZD sta guadagnando denaro, anche se si limita ad utilizzare
i servizi merci per sovvenzionare quelli passeggeri, che, secondo le
nostre aspettative, presto finiranno per affievolirsi.
Di conseguenza, sono stati stanziati fondi bastevoli per 6.000
km di nuovi binari da posare nella regione dell'Estremo Oriente nel
giro dei prossimi anni, il che rappresenta più di ciò
che si era realizzato nel corso dell'intera era sovietica".
Ma non sono solo i binari della linea principale ad aver bisogno
di un'espansione.
C'è ancora una terribile carenza di carri disponibili per
il trasporto di contenitori e non c'è abbastanza capacità
di piazzali di smistamento sia nei porti che nei punti di
attraversamento della frontiera fra la Cina e la Russia.
I contenitori possono essere movimentati da Busan, in Corea nel
Sud, a Vostochniy in appena un paio di giorni, ad esempio, ma poi
restano fermi in porto oltre una settimana in attesa di un treno che
possa raccoglierli.
La situazione è ancora peggiore presso gli
attraversamenti transfrontalieri fra Cina e Russia, come
Manzhouli/Zabaikalsk, dove bisogna cambiare tutti i treni ed i carri
a causa della diversità dello scartamento ferroviario russo.
Questo problema esiste anche fra i paesi dell'Europa occidentale
ed orientale.
Precisa Bessonov: "Zabaikalsk è una città
bellissima, ma troppo piccola.
Sino all'anno scorso, il suo terminal contenitori poteva
movimentare solamente fra 8 e 10 treni containerizzati al giorno.
Manzhouli, dall'altro lato del confine, ha una popolazione di
oltre un milione di abitanti.
Pertanto, anche se i treni possono viaggiare assai rapidamente
(in circa cinque giorni) da Pechino a Manzhouli, è facile che
si perda poi una settimana in attesa di passare la frontiera.
"Gli spedizionieri che si servono della Transiberiana
lamentano la frequente disattesa degli orari a causa del fatto che
non tutti i partners della filiera (vale a dire, vettori marittimi,
stivatori, RZD, China Railway Container Transportation Company e
molti fornitori di servizi ferroviari) condividono il medesimo
standard di gestione informatica.
Riteniamo che questo sia un settore in cui il CCTT abbia un
importante ruolo unificatore da svolgere e dove sono stati fatti
molti progressi".
Anche la crescente concorrenza sta contribuendo a risolvere
tutti questi problemi "secondari"
Sino all'inizio di questo secolo, non c'era quasi concorrenza in
Russia, dato che la RZD provvedeva a tutto quanto, ma da allora è
stato consentito ad una vasta gamma di altri fornitori di servizi,
quali TransContainer, Russian Troika, TSES, DVTG ed Eurosib, di
entrare nel mercato in modo più significativo, e non si
tratta di soggetti che vagano aspettando che le cose accadano.
Ad esempio, unitamente alla TransContainer, anche la DVTG ha
recentemente realizzato un proprio terminal contenitori a Zabaikal -
il primo a proprietà privata - equipaggiato con binari a
scartamento ferroviario sia russo che cinese, al fine di agevolare
il trasferimento dei contenitori da uno all'altro.
Anche la Eurosib ha appena aperto un proprio terminal a
Novosibirsk, mentre la Russian Troika ha preso in consegna molti
nuovi carri containerizzati.
Tutti questi miglioramenti stanno incoraggiando gli imprenditori
a prendere in considerazione la prossima fase di espansione della
TSR dall'Estremo Oriente all'Europa occidentale.
Esistono già alcuni servizi fra l'Europa occidentale e
terminal hub a Mosca, da dove i container possono, teoricamente,
essere collegati a destinazioni situate in tutta la Russia, mentre i
servizi destinati all'Estremo Oriente restano un sogno
inafferrabile.
Alla metà dello scorso anno, la divisione Servizi
Containerizzati Terrestri della AP Møller-Maersk, che
comprende il fornitore di servizi ferroviari con sede a Rotterdam
European Rail Shuttle nonché la cinese TMT, ha collaudato un
servizio ferroviario da Shenzhen, nei pressi del delta del Fiume
delle Perle in Cina, a Pardubice nella Repubblica Ceca, per conto di
una importante impresa di elettronica.
I tempi di viaggio dei primi 52 contenitori da 40 piedi sui
12.500 km del percorso hanno richiesto appena 17 giorni, ma si è
rivelato costoso.
Da allora, sono state collaudate tre direttrici alternative via
Mongolia ed una via Kazakhstan; i risultati sono stati talmente
soddisfacenti che adesso si parla di un servizio mensile.
Inoltre, a gennaio di quest'anno, la russa TransContainer ha
organizzato un servizio dimostrativo da Pechino ad Amburgo, un
viaggio di 9.780 km.
Novantotto TEU complessivi sono stati trasportati in 15 giorni
ed il treno è arrivato 20 ore prima dell'orario programmato.
Commentando alcuni particolari in quel momento, Peter Baskakov,
direttore generale della TransContainer, si era espresso in termini
entusiastici: "Particolare menzione dovrebbe essere fatta della
fornitura di informazioni preliminari alle autorità doganali
sulla natura della merce.
Ad esempio, copie elettroniche della documentazione richiesta
per lo sdoganamento in Russia sono state presentate alle Dogane di
Naushki prima che le merci entrassero in Mongolia".
Da allora, RZD e Deutsche Bahn hanno costituito un'associazione
temporanea d'impresa finalizzata alla razionalizzazione dei servizi
ferroviari dalla Germania alla Russia e, su un diverso fronte, la
TransContainer, società appartenente alla RZD, ha
sottoscritto un memorandum di cooperazione con la CRIMP (China
Railway International Multimodal Transport Ltd), una consociata
della China Railways.
Poiché adesso le tariffe di nolo fra i porti cinesi ed
Amburgo sono notevolmente in calo, resta da vedere se tali
iniziative siano in grado di ridurre i costi ferroviari nella misura
bastante a movimentare i carichi ad alto valore sensibili ai tempi
di viaggio.
Bessonov è inoltre ottimista circa il miglioramento dei
traffici con la Corea.
Osserva infatti: "E' possibile che la Corea del Nord alla
fine consenta il transito dei treni dalla Corea del Sud, ovvero che
i traffici con la Corea del Nord migliorino in conseguenza delle
recenti trattative diplomatiche.
"Tenuto conto di ciò, nello scorso mese di aprile a
Mosca è stato siglato un accordo affinché la RZD
provveda al miglioramento di una linea ferroviaria di 54 km che
collega il porto nord-coreano di Rajin alle stazioni ferroviarie di
Hasan/Tumangan con uno scartamento di 1.520 mm.
E' stato altresì previsto un moderno terminal contenitori
a Rajin".
Quindi, tutto considerato, i caricatori che utilizzano la
Transiberiana possono guardare assai lontano, sia sul breve che sul
lungo termine, e non si tratta solamente di un'illusione.
Si infervora Bessonov: "Il nostro ottimismo nel CCTT circa
la futura crescita della TSR non è solo un sogno.
Essa finirà per realizzarsi, perché un sacco di
gente vuole che si realizzi e si sta dando da fare perché si
realizzi". (da: Containerisation International, Russian
Supplement, ottobre 2008, pagg. 23-25)
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