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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXX - Numero 16 GENNAIO 2012
Studi e ricerche
La Drewry ancora non ravvisa buone prospettive per i vettori
L'ultimo Container Forecaster trimestrale della Drewry Maritime
Research riferito all'ultimo trimestre del 2011 dipinge ancora uno
scenario finanziario desolante per i vettori marittimi quest'anno a
meno che non vengano intraprese ulteriori iniziative per smaltire
l'eccesso di capacità navale.
La Drewry mette in rilievo come si preveda che la capacità
globale della flotta assicurata dalle navi di oltre 8.000 TEU
aumenti del 25%, dato che non sarà da nessuna parte nemmeno
avvicinato dalla crescita dei carichi nei principali traffici
est-ovest, la loro più importante riserva di caccia.
Malgrado le previsioni di una buona crescita dei carichi nei
mercati emergenti, quali l'America Latina, l'Asia meridionale e
l'Africa, ci si aspetta che la crescita globale dei carichi
raggiunga solamente il 5,4% nel 2012.
Date le statistiche secondo cui i vettori marittimi hanno già
perduto circa 5,2 miliardi di dollari USA lo scorso anno, la Drewry
sostiene che rimane poca roba per assorbire ulteriori shock
finanziari.
Neil Dekker, capo delle ricerche sui container del consulente
marittimo, la pensa così: “Noi riteniamo che, con
l'attuale liquidità negativa, le riserve di liquidità
dei vettori si esauriranno nel corso della seconda metà del
2012.
Se essi non metteranno in disarmo entro quel termine un
quantitativo considerevole di tonnellaggio, le conseguenze
potrebbero essere tremende.
Al momento attuale, relativamente poche navi inerenti a servizi
sospesi sono state dismesse o fermate e la maggior parte di loro
vengono noleggiate di nuovo od assorbite in altre rotte.
Tuttavia, noi stimiamo che il fermo-nave potrebbe raggiungere
qualcosa come l'8% della flotta globale nel corso della seconda metà
dell'anno, il che equivale a circa 1,3-1,4 milioni di TEU.
I vettori, in qualche momento del 2012, potrebbero essere
costretti ad immobilizzare qualche tonnellaggio, anche se i
principali operatori al momento non mostrano alcuna inclinazione a
farlo.
Ciò consentirà una parziale ripresa delle tariffe
relative agli spot nel corso della seconda metà di
quest'anno.
Nel contempo, il settore continuerà a modificare la
propria struttura dal momento che tutti coloro che vi sono
interessati si adatteranno alle difficili condizioni.
Ancora non prevediamo alcuna acquisizione di società,
com'è accaduto nel 2009, ed è più probabile che
si verifichi un consolidamento attraverso la scomparsa di piccoli
operatori”.
L'impennata delle tariffe di nolo dall'Asia all'Europa ed agli
Stati Uniti dalla fine del 2011 si può principalmente
attribuire all'eccezionale crescita dei traffici derivanti dai
caricatori che si preparano per il Nuovo Anno Cinese che inizierà
il 23 gennaio, piuttosto che alla capacità messa fuori
servizio per la stagione invernale.
Secondo i calcoli di Containerisation International,
approssimativamente l'8% della capacità in direzione ovest è
stata dismessa a dicembre nella direttrice di traffico maggiormente
problematica, quella dall'Asia al Nord Europa.
Ciò ha portato l'utilizzazione media delle navi ad oltre
il 90%.
Tuttavia, come lascia intendere la Drewry, tale situazione non
durerà a lungo a causa del continuo flusso di navi
super-post-Panamax in consegna.
La grande incognita, adesso, è riuscire a capire quale
impatto avranno le nuove mega-alleanze che entreranno in vigore nel
secondo trimestre del 2012 sulla futura crescita di capacità
navale e sulle tariffe di nolo.
I consorzi allargati - sebbene siano apparentemente concentrati
sui caricatori, date le previsioni secondo cui appena quattro
raggruppamenti di vettori marittimi controlleranno oltre l'85% di
tutta la capacità navale impiegata dall'Asia all'Europa –
potrebbero rendere più agevole per i loro membri far fronte
in modo migliore all'offerta ed alla domanda, incoraggiando perciò
gli incrementi delle tariffe di nolo. (da: ci-online.co.uk,
05.01.2012)
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