Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXX - Numero 30 MAGGIO 2012
Porti
Nuovi equilibri nei portafogli dei porti dell'Europa
meridionale
Gli importanti cambiamenti in atto fra i porti ed i terminal di
tutta l'Europa meridionale modificheranno il settore dei trasporti
nella regione.
In Italia, le acquisizioni e le cessioni inerenti alla proprietà
del più importante operatore di terminal container del paese,
la Contship Italia, ne hanno guastato i successi operativi.
La Contship Italia, con interessi in cinque porti nazionali, due
società intermodali ed un terminal di trasbordo
internazionale in Marocco, dispone di un ampio portafoglio.
In termini di attività nel 2011, hanno fatto meglio i
terminal di import/export.
Il La Spezia Container Terminal ha conseguito un risultato di
1,07 milioni di TEU (+2,7%), facendo registrare il suo nuovo record,
mentre i 198.000 TEU (+14%) del Terminal Container Ravenna lo hanno
riportato al suo livello di prima della crisi nel 2009.
Presso il Salerno Container Terminal, i traffici hanno fatto
registrare una stagnazione a 171.000 TEU (-0,3%).
Tuttavia, i due terminal di trasbordo invece hanno avuto grosse
difficoltà.
I risultati presso il Medcenter Container Terminal di Gioia
Tauro sono diminuiti del 19,2% sino a 2,305 milioni di TEU, mentre
quelli del Cagliari International Container Terminal sono calati del
3,2% sino a 558.000 TEU.
L'attività intermodale della società, condotta
dalla Sogemar e dalla Hannibal, ha trasportato 250.000 TEU, con un
aumento dell'8,9%.
La Contship Italia si concentra principalmente sul terminal
container marittimo e sul trasporto intermodale, sostiene il
dirigente esecutivo della società Cecilia
Eckelmann-Battistello.
“La nostra strategia è quella di continuare ad
investire nella nostra attività di nucleo nelle zone del
Mediterraneo e del Mar Nero, così come a livello mondiale, e
quindi nel conseguire una crescita costante per le nostre attività
terminalistiche ed intermodali” ha dichiarato.
In passato, la Contship ha tentato senza successo di ottenere
concessioni per effettuare operazioni a Voltri, ma è stata
battuta dalla PSA.
Alla domanda relativa a se quel porto continui ad interessare,
la Eckelmann-Battistello risponde: “Se si presentassero le
giuste opportunità, noi quasi certamente le prenderemmo in
considerazione”.
La Contship Italia si è inoltre ritirata dal terminal
contenitori TDT di Livorno in quelle che sono state considerate come
brutte circostanze, sebbene la signora Eckelmann-Battistello lo
neghi.
“Non è corretto dire che le circostanze sono state
brutte.
Il disaccordo fra le due parti titolari di quote di controllo al
TDT è stato del tutto regolato da un accordo fra gli
azionisti.
La Contship Italia ha preferito uscire dal TDT ed incassare il
valore delle proprie quote” afferma.
Riguardo poi ai problemi di Gioia Tauro, la signora
Eckelmann-Battistello sottolinea come a luglio del 2011 uno dei
principali clienti del Medcenter - la Maersk - abbia cambiato la
propria strategia nel Mediterraneo al fine di conseguire risparmi
sui costi.
In effetti, la Maersk ha lasciato appena un unico scalo di
raccordo al Medcenter, ritirando tutta quanta la sua attività
di trasbordo.
Ciò ha attirato l'attenzione degli operatori ed alla fine
ha comportato cambiamenti in ordine alla proprietà.
A gennaio del 2012, la TIL, che nel settore viene ritenuta la
vera e propria branca terminalistica della compagnia di navigazione
CMA CGM, ha investito in questo settore di attività, sebbene
sia ancora da vedersi se la linea di navigazione francese utilizzerà
Gioia Tauro quale proprio principale hub di trasbordo.
La signora Eckelmann-Battistello commenta: “L'ingresso
della TIL - e la persistente associazione con la APM Terminals -
contribuisce a rafforzare ulteriormente il terminal dal punto di
vista commerciale ed organizzativo per consentirgli di affrontare le
sfide di un difficile ambiente operativo nel mercato globale del
trasporto marittimo di contenitori”.
Quanto al futuro dell'altro hub di trasbordo della Contship
Italia a Cagliari, esso resta l'hub mediterraneo centrale della
Grand Alliance, la cui posizione si è ulteriormente
rafforzata in seguito alla riduzione del 90% degli oneri di
ancoraggio avvenuta quest'anno.
Curiosamente, la Contship Italia sta tenendo i piedi in due
staffe in termini di trasbordo.
Essa possiede una quota del 20% nell'Eurogate Tanger Terminal,
in cui partecipa ad un consorzio proprietario che comprende
Eurogate, CMA CGM e TIL.
La presenza degli italiani non è simbolica, anzi, dal
momento che entrambi i presidenti del consiglio di amministrazione
sinora nominati - Domenico Bagalà e Marco Mignogna - sono
stati espressi dalla Contship Italia.
Anche la proprietà dei porti in Spagna ha fatto
registrare una svolta interessante nel 2010, quando la holding
portuale Dragados-SPL è stata venduta alla JP Morgan, che
successivamente le ha cambiato il marchio denominandola Noatum
Ports.
Essa resta il principale operatore spagnolo in questo settore,
con un volume di traffico nel 2011 prossimo ai 4 milioni di TEU, 50
milioni di tonnellate di rinfuse ed altre merci, nonché oltre
400.000 veicoli.
Le sue agenzie marittime, inoltre, seguono circa 8.000 navi ogni
anno.
Sebbene diversi ex dirigenti di alto profilo della Dragados-SPL
abbiano lasciato la società, i loro sostituti dispongono di
esperienza internazionale nel settore, com'è il caso del
nuovo direttore commerciale, Kim Gadegaard.
Commentando i recenti cambiamenti, quest'ultimo afferma:
“Abbiamo consolidato e rafforzato l'organizzazione ed ora ci
concentriamo sul settore portuale e su quello della logistica
portuale quale nostra area di competenza”.
I nuovi proprietari - aggiunge - dispongono già di una
notevole esperienza in questa attività e vorrebbero vedere la
Noatum diventare una piattaforma internazionale di trasporti e
logistica.
Inoltre, essi hanno espresso diverse volte la propria
persistente attenzione all'attività internazionale, valutando
possibili nuovi investimenti in paesi dell'OCSE, che potrebbero
ingenerare valore aggiunto e sinergie nel gruppo.
Alla richiesta di sapere da dove egli si aspetti che possa
provenire la crescita maggiore in futuro, Gadegaard afferma che non
è possibile dirlo in questa fase.
Anche se gli attuali terminal e porti hanno un po' di capacità
di crescita organica, l'ulteriore crescita oltre quella soglia dovrà
provenire da nuovi progetti.
“Continuiamo ad investire in tecnologia e nuovo
equipaggiamento.
Il Noatum Container Terminal Valencia, ad esempio, ha
recentemente acquisito una nuova gru portuale e ha dato corso ad un
progetto di automazione dei varchi.
Inoltre, stiamo valutando potenziali investimenti in diversi
paesi che comporteranno valore aggiunto ed altre sinergie per le
società del gruppo” dichiara Gadegaard.
La holding resta altresì aperta ad opportunità di
espansione.
Anche se la Dragados-SPL aveva ceduto i propri beni situati
all'estero prima della vendita definitiva, la Noatum - dichiara
Gadegaard - ha ancora aspirazioni internazionali.
“Siamo impegnati in un'attività di livello
internazionale, di modo che stiamo analizzando costantemente diversi
mercati” afferma.
Rispetto al primario mercato spagnolo, anche nel quale la Noatum
è aperta a possibili investimenti, la società appare
assai prudente circa le previsioni per il 2012.
“Ovviamente, lo sviluppo dell'economia spagnola comporterà
un grande impatto, ma noi siamo ugualmente preoccupati dal fatto che
i nostri terminal siano in grado o meno di continuare a competere
con i porti ed i terminal dei paesi circostanti.
Se la nostra competitività non venisse migliorata, ciò
potrebbe comportare effetti negativi sui volumi movimentati
attraverso i porti spagnoli” dichiara Gadegaard, riecheggiando
simili affermazioni da parte di linee di navigazione ed altri
operatori terminalistici.
Infine, malgrado la presenza della HPH, della DP World e della
APM Terminals in Spagna, Gardegaard ritiene che la Noatum abbia la
capacità di fare concorrenza a tutte le società sia
nazionali sia internazionali nei porti in cui essa sia
presente. (da: portstrategy.com, 22.05.2012)
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