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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXI - Numero 15 LUGLIO 2013
PORTI
ISRAELE SPINGE PER NUOVI SCALI MARITTIMI PRIVATI
Il governo israeliano ha indetto un appalto pubblico rivolto
alle imprese ai fini della costruzione di due porti privati, uno a
Haifa e l'altro ad Ashdod, in regime di concorrenza con i porti
attualmente esistenti in quelle città.
L'iniziativa in questione “incrementerà in modo
consistente la concorrenza, abbasserà il costo della vita ed
i costi di quasi tutti i prodotti che acquistiamo nello stato di
Israele” ha dichiarato il Primo Ministro Binyamin Netanyahu.
“Ciò renderà inoltre molto più
attraenti le nostre esportazioni.
Nulla influenza il costo della vita più del flusso di
prodotti e materie prime e delle nostre merci in esportazione che
passano attraverso gli scali marittimi israeliani”.
Netanyahu ha rivolto un secco avvertimento alla federazione
sindacale nazionale Histadrut nel senso che i tentativi di sviare la
riforma non sarebbero tollerati.
“Nessuno ci fermerà” ha dichiarato.
“Non sono disposto ad accettare questo monopolio; è
una realtà superata.
Sto dicendo ai miei amici dell'Histadrut ed ai grandi comitati
di lavoratori che la cosa non ha più ragione di esistere.
Non succederà più che 2.000 persone strangolino
l'economia, paralizzino il paese e ci impediscano di avanzare verso
il futuro che ci aspetta”.
A maggio, il Ministero dei Trasporti aveva delineato le modalità
per impedire un possibile sciopero dei porti che, secondo
l'Associazione Produttori d'Israele, sarebbe costato al settore 340
milioni di nuovi sicli di entrate e sarebbe costato all'economia
qualcosa come 200 milioni di nuovi sicli alla settimana.
Si dice che i salari medi mensili dei porti siano i più
alti di qualsiasi impresa statale; nel porto di Ashdod, dove a
giugno si è dimesso il presidente del sindacato Alon Hasson
in seguito ad accuse di corruzione, essi erano fissati a 32.407
nuovi sicli, pari a 8.900 dollari USA.
“Metteremo fine ad una realtà in cui i monopoli
regionali e nazionali nei porti controllano l'economia israeliana”
ha dichiarato il Ministro dei Trasporti Israel Katz.
“Essi non solo ci costano cari, ma inoltre soffocano lo
sviluppo del settore dei trasporti marittimi d'Israele”.
Il Consiglio dei Caricatori d'Israele ha lodato l'iniziativa
come “la migliore di sempre”, affermando che la
costruzione delle banchine avrebbe richiesto da cinque a sette anni,
anche se i porti attuali non riescono a tenere il passo quanto alla
capacità necessaria.
Il Ministro delle Finanze Yair Lapid ha sottolineato come i
porti siano solamente uno dei diversi settori nell'ambito dei quali
il governo sta spingendo affinché vengano realizzate riforme.
In risposta all'annuncio, la Histadrut ha dichiarato che avrebbe
assicurato la salvaguardia dei diritti dei propri lavoratori nel
caso che la riforma avesse avuto luogo.
I rappresentanti dei sindacato del porto di Haifa hanno
dichiarato alla Radio d'Israele di essere preparati ad affrontare la
concorrenza.
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