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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXII - Numero 31 GENNAIO 2014
TRASPORTO FERROVIARIO
TRASPORTO MERCI FERROVIARIO EUROPEO: BUONE E CATTIVE NOTIZIE
PER TRASPORTATORI E GRUPPI LOGISTICI
Operatori attivi nel mercato europeo del trasporto merci
ferroviario hanno effettuato un convoglio merci lungo 1,5 km dal
piazzale di Sibelin, a sud di Lione, a Nimes nell'ambito del
progetto triennale europeo finalizzato a trovare il modo di ridurre
i costi operativi di oltre il 30% e ad incrementare l'efficienza e
la capacità su corridoi di trasporto merci selezionati in
tutto il continente.
Questa notizia si accompagna a quella dell'estensione della
propria rete da parte della DB Schenker, ma altrove problemi
finanziari hanno indotto una ditta logistica olandese a cessare le
operazioni della propria divisione ferroviaria merci e a far fallire
gli ultimi tentativi di privatizzazione della filiale di trasporto
merci della società ferroviaria statale della Croazia.
Riguardo alla notizia proveniente dalla Francia, il 18 gennaio
scorso la società ferroviaria nazionale SNCF, in
collaborazione con la società nazionale di gestione della
rete RFF, l'operatore intermodale tedesco Kombiverkehr ed altri 16
soggetti del settore, hanno collaudato il treno merci “lungo”
sviluppato nell'ambito del progetto da 4,4 milioni di euro
cofinanziato dall'Unione Europea.
L'esperimento è consistito nel mettere assieme tre treni
intermodali regolari sulla tratta Germania-Spagna della Kombiverkehr
(due convogli da 410 metri ed un altro da 620) che sono stati
riproposti come una coppia di treni lunghi 750 metri messi assieme
presso il piazzale di Sibelin per formare una unità da 70
carri in grado di trasportare un massimo di 4.100 tonnellate.
Allo scopo di movimentare “il mostro”, due
locomotive elettriche Alstom della classe 37000 - una in testa al
treno e l'altra alla sua metà - sono state collegate da un
sistema radio realizzato dalla Schweizer Electronic e dalla
Createch.
Questo progetto triennale, inaugurato il 1° aprile 2011, è
stato promosso con l'obiettivo di mettere in servizio commerciale
tali treni lunghi entro il 2016.
In ordine ad un'altra notizia relativa al settore del trasporto
merci ferroviario europeo, la DB Schenker Rail (UK) ha annunciato
l'attivazione di altri servizi di trasporto merci lungo la High
Speed 1 che movimenteranno contenitori refrigerati di derrate
alimentari deperibili e componenti per autoveicoli da Valencia in
Spagna a Barking e Dagenham, nella parte orientale di Londra,
attraverso il Tunnel della Manica.
Il nuovo contratto va ad aggiungersi al servizio per container
oversize dalla Polonia al Regno Unito.
Neil McDonald, responsabile delle vendite della DB Schenker, ha
dichiarato: “Siamo felici di contribuire ulteriormente alla
crescita dei traffici merci sulla HS1.
I servizi ulteriori dalla Spagna andranno ad aggiungersi ad una
già riuscita operazione di servizi andata e ritorno
bisettimanali da e per la Polonia.
Noi abbiamo relazioni davvero positive con la HS1 che ci
consente di offrire ai clienti nuovi ed attuali l'opportunità
di trasportare merci da e per il continente europeo in carri che
sono troppo grandi per essere avviati sulla rete nazionale ordinaria
del Regno Unito.
Questi treni aggiuntivi dimostreranno ulteriormente i vantaggi
di utilizzare la tratta ferroviaria High Speed 1 per i traffici con
il continente europeo.
Noi guardiamo lontano per progredire nelle nostre già
affermate relazioni con la HS1 allo scopo di aggiungere ulteriori
servizi in futuro”.
Il contratto di accesso ai binari della DB Schenker Rail con la
HS1 per questi servizi aggiuntivi è inizialmente di 6 mesi
dalla data di avvio, il 13 gennaio, con intenzione da parte di
entrambi di continuare la collaborazione.
Afferma Nicola Shaw della HS1: “Siamo felici di accogliere
servizi di trasporto merci aggiuntivi della DB Schenker Rail sulla
linea ad alta velocità.
Questo è un bel salto in avanti per il trasporto merci
sulla HS1 e si tratta di un settore in cui continueremo a crescere.
Il nuovo contratto dimostra il valore della rete ad alta
velocità nel Regno Unito.
A causa delle dimensioni del trasporto merci, si tratta di
qualcosa che può essere trasportato nel Regno Unito solo
sulla rete ad alta velocità, offrendo al caricatore un
servizio ferroviario europeo senza soluzioni di continuità.
Noi fruiamo di buone relazioni con la DB Schenker Rail e da
sempre sosteniamo che un approccio basato sull'associazione è
decisivo per il successo a lungo termine della HS1”.
Mentre le cose sembrano andar bene per due dei maggiori
operatori di trasporto merci ferroviario in Europa, il gruppo
logistico intermodale con sede nei Paesi Bassi Husa Transportation
ha annunciato di avere in programma la cessazione delle operazioni
della propria divisione di trasporto merci ferroviario HTRS (Husa
Transportation Railway Services Nederland) e della sua filiale
tedesca HTRS Süd a partire dal 1° marzo, essendo in corso
le procedure finalizzate alla vendita delle unità in
difficoltà, cosa che si dice abbia già ingenerato un
sacco d'interesse.
Per quanto nessuna delle altre divisioni del gruppo sia
coinvolta in questa iniziativa, tale alienazione comporterà
il ricollocamento di 75 dipendenti, che saranno probabilmente
trasferiti ad altri operatori con legami in corso con la Husa,
unitamente ai contratti relativi ad una ventina di locomotive.
Parlando alla stampa locale, il fondatore nonché
amministratore delegato del gruppo Rob van Gansewinkel ha dichiarato
che la società “è stata vittima dei prezzi in
continuo aumento per le infrastrutture” e che c'è
un'apparente “mancanza di regole uguali per tutti”
nell'ambito del settore rispetto ad altre modalità, in
particolare quella delle idrovie interne, dal momento che esse non
pagano direttamente per l'uso delle infrastrutture, mentre gli
operatori ferroviari debbono pagare gli oneri di utilizzazione
imposti dai gestori delle infrastrutture.
Van Gansewinkel prosegue dicendo: “La liberalizzazione del
mercato ferroviario per noi non ha avuto successo.
Sembra che solamente le imprese ex-statali ed un numero
ristretto di grandi gruppi possano sopravvivere in questo mercato.
Dopo uno sforzo durato quasi un decennio, ci sentiamo come il
famoso cane che correva in circolo mordendosi la coda senza andare
avanti”.
Per quanto attiene la Croazia, il 13 gennaio sono ripresi i
negoziati per la privatizzazione della HZ Cargo dopo che erano stati
inizialmente abbandonati.
Il Ministero per gli Affari marittimi, i Trasporti e le
Infrastrutture del paese aveva programmato la vendita di una quota
del 75% della filiale statale al gruppo ferroviario rumeno Grampet,
ma da quest'ultimo sono state espresse preoccupazioni sui diritti di
proprietà, sui contenziosi legali in corso e sulle relazioni
finanziarie fra la società ferroviaria in questione e la sua
filiale intermodale AGIT.
La Grampet si è altresì detta preoccupata a causa
dei debiti della HZ Cargo che sono aumentati sino a 2,7 milioni di
euro nell'ultimo trimestre del 2013.
In una dichiarazione del Ministero croato si legge: “Ci si
aspetta che entro la fine del mese si riesca ad ottenere una
risposta definitiva riguardo alla privatizzazione della HZ Cargo.
Date le difficoltà finanziarie in cui la società
si trova e data l'importanza costituita dalla soluzione dei problemi
nell'intero settore ferroviario, è logico pensare a soluzioni
alternative nel caso di un insuccesso della privatizzazione”.
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