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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXII - Numero 31 GENNAIO 2014
TRASPORTO INTERMODALE
LOTTA FRA CAMION GIGANTI E TRASPORTO MERCI FERROVIARIO?
La CER (Community of European Railway and Infrastructure
Companies) ha pubblicato un opuscolo dal titolo “Mega-camion
contro trasporto merci ferroviario?”.
Il settore ferroviario da tempo esprime preoccupazioni in merito
al maggiore uso di mega-camion (alternativamente noti come
“camion-mostri”, “gigaliners” o anche
“ecocombis” dai loro sostenitori) e con il suddetto
opuscolo vorrebbe descrivere i motivi per cui ci si dovrebbe opporre
ai tentativi di liberalizzare ulteriormente la loro utilizzazione.
In particolare, il settore ferroviario ritiene che consentire
ogni uso più ampio dei mega-camion comporterebbe
inevitabilmente un “effetto domino” e, col tempo, un
loro uso generalizzato in tutta l'Europa.
Ciò sarebbe, inoltre, contrario all'agenda della
Commissione Europea inerente al dirottamento modale dal trasporto
stradale a quello ferroviario, più recentemente previsto nel
Libro Bianco sui Trasporti del 2011 che ha stabilito l'obiettivo del
trasferimento del 30% del trasporto merci stradale alla ferrovia ed
alle idrovie interne entro il 2030, nell'ambito dell'iniziativa a
lungo termine verso una significativa riduzione delle emissioni di
gas serra derivanti dal trasporto.
A giugno del 2012, il Commissario Europeo ai Trasporti Siim
Kallas aveva annunciato di avere in corso l'approntamento di una
nuova interpretazione della Direttiva 96/53/EC sui pesi e sulle
dimensioni dei veicoli per consentire l'uso transfrontaliero dei
camion giganti fra due stati membri che approvassero la loro
utilizzazione nell'ambito dei propri confini.
Questo annuncio, che andava in senso opposto alla posizione
assunta dalla Commissione al riguardo al momento della prima
approvazione della Direttiva, era stato fatto malgrado la forte
opposizione dei parlamentari europei in seno alla Commissione
Trasporti, nonché da parte di alcuni stati membri.
Ad aprile del 2013, questa interpretazione è stata
inclusa nella proposta portata avanti dalla Commissione al fine di
rivedere la Direttiva 96/53/EC, consentendo così finalmente
ai parlamentari europei ed agli stati membri di considerare in modo
appropriato la proposta.
È importante sottolineare come il dibattito sulla
circolazione transfrontaliera non riguardi solo i camion da 60
tonnellate.
La direttiva, se venisse approvata, consentirebbe la
circolazione di tutti i camion di peso superiore alle 40 tonnellate
e di lunghezza pari a 18,75 metri nel caso fossero d'accordo i loro
stati membri.
Si dovrebbe inoltre notare che, per la prima volta, il controllo
del trasporto internazionale passerebbe dal livello europeo a quello
inferiore degli stati membri.
Una delle principali preoccupazioni di natura politica del
settore ferroviario consiste nell'ottenimento di un settore in cui
siano tutti alla pari e di una concorrenza leale fra tutte le
modalità di trasporto.
Oggi, tale concorrenza leale è distorta dalla mancanza di
trasparenza nei costi sociali di ogni modalità di trasporto,
quali l'inquinamento, il rumore, la congestione e gli incidenti.
Non è intenzione del settore ferroviario “biasimare”
il settore stradale perché cerca di migliorare la propria
efficienza.
Tuttavia, qualsiasi tentativo di liberalizzare le attuali
limitazioni all'uso potrebbe comportare importanti implicazioni che
sarebbero contrarie ai più ampi obiettivi dell'Unione
Europea.
Il settore ferroviario ritiene che la Commissione Europea, il
Parlamento Europeo e gli stati membri non dovrebbero considerare
tale questione in modo semplicistico ed a breve termine, ma tener
conto degli effetti dinamici dei mega-camion e del loro impatto sul
sistema dei trasporti nel suo complesso.
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