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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXII - Numero 31 GENNAIO 2014
LEGISLAZIONE
I CARICATORI CHIEDONO LA FINE DELLA NORMATIVA EUROPEA SUI
CONSORZI
Un insigne gruppo di caricatori sta facendo pressioni sulla
Commissione Europea affinché cessi di trattare il settore
marittimo come un caso speciale per quanto concerne le regole sulla
concorrenza.
Il GSF (Forum dei Caricatori Mondiali), che rappresenta gli
interessi della merce in tutto il mondo, si è espresso a
sostegno dell'abrogazione dell'esenzione di categoria attualmente
concessa ai consorzi delle linee di navigazione.
Il Regolamento sui Consorzi n° 906/2009 scade ad aprile del
2015 e Bruxelles sta considerando se non rinnovarlo oppure lasciare
che il settore venga trattato nello stesso modo degli altri.
Al momento attuale, un consorzio di navigazione di linea dispone
di un'esenzione di categoria ai sensi della normativa sulla
concorrenza dell'Unione Europea se la sua quota di mercato è
al di sotto del 35%.
Un'alleanza più grande non è necessariamente
illegittima, ma i membri devono effettuare un'autovalutazione per
far sì che non vi sia alcun abuso della propria posizione
dominante.
Sia la programmata P3 Network fra le tre maggiori linee
containerizzate del mondo che l'ampliata alleanza G6 eccederebbero
il limite del 35% nelle direttrici di traffico fondamentali.
Alcuni legali, che sostengono che le regole al riguardo
dovrebbero essere rinnovate, vorrebbero altresì che questa
soglia del 35% venisse innalzata al fine di portarla in linea con
altre giurisdizioni in cui può essere consentita sino al 50%.
I consorzi sono accordi di cooperazione fra linee di navigazione
come quelli di condivisione di navi che riducono i costi e
migliorano l'efficienza operativa.
Tuttavia, i membri continuano a farsi concorrenza quanto ai
prezzi.
Bruxelles favorisce questo tipo di collaborazione ma sta
lavorando per pervenire ad una situazione in cui tutti i settori
siano trattati allo stesso modo.
Il GSF ha dichiarato di essere favorevole alla politica generale
della Commissione finalizzata all'abrogazione della normativa sulle
esenzioni di categoria settoriali.
La sua raccomandazione era intesa “ad assicurare che non
ci sia più alcun trattamento speciale del settore marittimo
ai sensi della normativa sulla concorrenza dell'Unione Europea”.
Il segretario generale del GSF Chris Welsh afferma: “Dal
momento che adesso è stato stabilito definitivamente quali
dovrebbero essere i parametri accettabili degli accordi sui
consorzi, non c'è più alcuna ovvia necessità di
un “porto sicuro” dal momento che un'autovalutazione è
tutto sommato sufficiente per gli accordi standard sui consorzi”.
Di conseguenza, il GSF ha dichiarato che nel merito gli accordi
standard sui consorzi continueranno ad esistere in assenza di una
regolamentazione delle esenzioni di categoria, poiché gli
accordi di valutazione ai sensi delle Linee-guida Orizzontali sulla
Concorrenza comprenderanno anche i buoni accordi che conferiscano
autenticamente vantaggi ai caricatori mediante la riduzione dei
costi, l'abbassamento delle tariffe e l'estensione ed il
miglioramento dei servizi.
“Il GSF ritiene fermamente che l'accordo relativo
all'alleanza globale P3 dimostri che i vettori non hanno bisogno
dell'esenzione di categoria per i consorzi per pianificare la loro
cooperazione.
Gli accordi relativi a consorzi al di sopra della soglia della
quota di mercato del 30% ricadono al di fuori dell'esenzione per i
consorzi e, in ogni caso, sono soggetti ad autovalutazione.
Non è necessario avere un'esenzione di categoria per
dimostrare l'esistenza di accordi consortili fra le parti” ha
detto Welsh.
In passato, la soglia era fissata al 30% per le linee di
navigazione riunite in conferenze, ma essa era stata innalzata al
35% per tutti i vettori quando l'Europa aveva proibito la fissazione
di prezzi collettiva per mezzo di conferenze nel 2008.
Gli accordi consortili fra linee di navigazione non hanno
aspetti inerenti ai prezzi.
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