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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXII - Numero 31 GENNAIO 2014
STUDI E RICERCHE
SECONDO LA DREWRY I PROFITTI DEI VETTORI DIPENDONO DALLA
RIDUZIONE DEI COSTI E DALLA VENDITA DEI BENI
Secondo la Drewry Maritime Research, a causa delle tariffe di
nolo cronicamente basse, la capacità di profitto dei vettori
non è più correlata all'incremento dei volumi
containerizzati, ma è invece legata ai provvedimenti di
riduzione dei costi sostenuti dalla persistente vendita dei beni non
essenziali.
A detta dell'ultima pubblicazione trimestrale Container
Forecaster della Drewry, sebbene lo scorso anno siano stati
effettuati dieci tentativi di incrementi tariffari generali
nell'ambito dei traffici Asia-Nord Europa, le tariffe medie a pronti
sono state ancora di circa 450 dollari USA per FEU più basse
rispetto al livello di gennaio 2013.
Si dice che le linee di navigazione abbiano movimentato una
buona capacità nei traffici primari est-ovest l'anno scorso e
che ad ottobre la capacità operativa sia aumentata del solo
0,6% da un anno all'altro.
Peraltro, anche se i vettori hanno registrato fattori di carico
del 90% circa nel corso del 2013, le tariffe di nolo sono piombate
nei traffici Asia-Europa ben al di sotto del punto di pareggio a
giugno ed ottobre.
Molti vettori hanno riportato volumi più elevati nel
2013, ma il margine del risultato ante oneri finanziari dello 0,9%
(escludendo i due operatori dalle migliori prestazioni, cioè
Maersk e CMA CGM), sostiene la Drewry, prova che i vettori non
possono dipendere dalle entrate o da un numero maggiore di carichi
per assicurarsi la futura redditività.
Il rapporto nota che al settore è stata data una falsa
speranza dai successi a breve termine degli incrementi tariffari
generali, come quello dell'aumento a metà dicembre
nell'ambito dei traffici Asia-Europa, sottolineando come molti
contratti del 2014 siano stati siglati in relazione a quella rotta
ad un livello tariffario da 300 a 700 dollari USA per FEU inferiore
a quelli siglati nel 2013.
La vendita dei beni non essenziali ed il taglio dei costi è
una strategia che è stata utilizzata da molte linee di
navigazione, che stanno tornando a svolgere attività
fondamentali per ingenerare flussi di liquidità.
La Drewry prevede che l'avvio dell'alleanza P3 nel secondo
trimestre del 2014 costituirà un'innovazione in questo senso
per le tre maggiori linee di navigazione in termini di incremento
dei risparmi sui costi.
Il rapporto sostiene che i giorni dell'operatore indipendente
siano finiti.
Approssimativamente 56 navi di almeno 10.000 TEU sono
programmate in consegna nel 2014, 52 nel 2015 ed altre ancora da
definire, il che rappresenta un enorme problema per un settore del
trasporto marittimo che già si trova a vedersela con surplus
di navi.
“I principali soggetti del settore stanno continuando ad
adattarsi ad una nuova era nel settore della containerizzazione,
caratterizzata da troppe navi e da volumi di carichi in molte
direttrici di traffico che non accettano di essere all'altezza delle
precedenti aspettative” afferma Neil Dekker, capo delle
ricerche sui contenitori alla Drewry.
“Alcune delle loro strategie sono sensate e noi da qualche
tempo sottolineiamo che la costituzione di nuove alleanze operative
sia essenziale se si vuole sensibilizzare il settore”.
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