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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXII - Numero 15 FEBBRAIO 2014
PROGRESSO E TECNOLOGIA
FUTURI CARBURANTI MARITTIMI ALTERNATIVI
La DNV GL ha pubblicato un nuovo studio ufficiale, intitolato
“Carburanti alternativi per il trasporto marittimo”, che
elenca un certo numero di opzioni a lungo termine di carburanti a
basse emissioni di anidride carbonica per il settore.
Naturalmente, data l'eccellenza da sempre rivestita dalla DNV in
questo campo, al gas naturale liquido viene conferita una posizione
di assoluta evidenza.
Peraltro, esso ora si è affermato a sufficienza di modo
che, sebbene molti possano ancora ritenerlo un'alternativa, la sua
eventuale adozione adesso sembra una certezza.
Perciò, quello che attira l'attenzione è il resto
delle proposte elencate.
“Il trasporto marittimo a lungo raggio ha bisogno di
carburanti disponibili in tutto il mondo e pertanto tenderà
ad utilizzare il gas naturale liquido ed il biodiesel, se
quest'ultimo divenisse disponibile” afferma Christos
Chryssakis, ricercatore capo della DNV GL autore dello studio.
La maggiore attenzione per le navi d'alto mare, però,
sembra essere il fare uso di qualsiasi fonte energetica prontamente
disponibile, rinnovabili comprese.
Il fattore chiave sembra essere la tecnologia delle pile ed
altri strumenti di immagazzinaggio di energia come le celle a
combustibile, ancora una tecnologia emergente, ma in rapida
avanzata.
Uno dei fattori spesso trascurati parlando dei carburanti a
basso contenuto di carbonio è il costo di produzione e di
trasporto - in termini sia monetari che ambientali - di cui occorre
tener conto.
La DNV GL si riferisce ad esso come il costo “buono per
l'elica”.
E ciò fa sì che alcune delle “alternative”
proposte - come il biocarburante - sembrino poco pratiche.
Il trasporto marittimo a corto raggio è il settore in cui
è probabile che venga utilizzata la maggior parte dei
carburanti alternativi; in Svezia, ad esempio, la Stena Line sta
convertendo alcuni traghetti per alimentarli con il metanolo
prodotto localmente, mentre le biomasse ed i biogas prodotti in loco
derivandoli dai rifiuti rappresentano altre possibilità a
lungo termine.
Se non fosse per problemi di natura politica, l'energia nucleare
offrirebbe una soluzione assai attraente.
Essa, peraltro, può ancora svolgere un suo ruolo nella
produzione di energia a terra per le navi in porto o per ricaricare
le batterie di bordo.
La DNV GL afferma di riconoscere le problematiche che fanno capo
agli armatori ed agli operatori, ma di stare continuando a studiarle
per offrire soluzioni al riguardo ed assistere gli armatori affinché
conseguano obiettivi fattibili e sostenibili.
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