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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXII - Numero 28 FEBBRAIO 2014
TRASPORTO STRADALE
TASSA SUI VEICOLI PESANTI NEL REGNO UNITO
La nuova imposta britannica sui camion di peso superiore alle 12
tonnellate di portata massima lorda entrerà in vigore nel
prossimo mese di aprile.
In effetti, si tratta di una combinazione del tipo Eurovignette
finalizzata ad ottenere un contributo per l'usura delle strade dai
veicoli pesanti immatricolati all'estero; è la prima volta
che un tale sistema viene introdotto nel Regno Unito.
Ai sensi della normativa dell'Unione Europea (1999/62/EC) il
regime impositivo si applica anche ai camion immatricolati nel Regno
Unito, ma ci si aspetta che questo gettito venga neutralizzato al
90% a causa delle compensazioni comportate dalla riduzione delle
tasse automobilistiche.
I programmi definitivi relativi all'imposta (di cui si parla da
circa 10 anni) sono stati annunciati a ottobre 2012.
La tassa sarebbe dovuta entrare in vigore ad aprile 2013, ma è
stata posticipata di un anno in seguito alle pressioni effettuate
dalla RHA (Associazione Autotrasporto).
Ci sono sette fasce di prelievo, che corrispondono alle tasse
automobilistiche relative ai camion.
La scala degli oneri varia a seconda delle dimensioni del
veicolo, ma è di 1.000 sterline all'anno o 10 sterline al
giorno per gli autoarticolati più pesanti (tasse
automobilistiche fascia G) e di circa il 30% in più per i
rimorchi da 40 tonnellate, sebbene si tenda ad utilizzare questi
ultimi in traffici di nicchia (ad esempio, i fiori olandesi).
In pratica, la maggior parte dei veicoli pesanti immatricolati
all'estero che entrano nel Regno Unito sono autoarticolati rivestiti
da 40 o 44 tonnellate di portata lorda, sulla base di contratti
stipulati direttamente con caricatori (solitamente supermercati,
produttori di automobili) od operatori di groupage.
Con il dirottamento della produzione e dell'approvvigionamento
in Europa centro-orientale delle tradizionali importazioni di
prodotti spagnoli, italiani eccetera, non è generalmente
razionale dal punto di vista dei costi utilizzare unità di
carico più piccole.
Gli oneri sono stati stabiliti per i prossimi quattro anni
fiscali e ci si aspetta che inducano una raccolta di 20 milioni di
sterline all'anno, per quanto sia previsto che i costi di
applicazione comportino una riduzione di tale cifra.
Il calcolo è basato sui dati governativi che parlano di
circa 130.000 veicoli pesanti immatricolati all'estero in ingresso
nel Regno Unito ogni anno, per un totale di quasi 1,5 milioni di
viaggi.
Secondo la RHA, costa circa 300 sterline al giorno effettuare
operazioni con un autoarticolato da 44 tonnellate di portata lorda,
di modo che un tributo di 10 sterline incrementerebbe i costi per
gli autotrasportatori esteri del 3% circa.
Questo non basta a dirottare la domanda sui camion immatricolati
nel Regno Unito o ad incoraggiare il dirottamento modale sul
trasporto marittimo a corto raggio lo-lo, sul ro-ro non accompagnato
nei porti della costa orientale o sulla ferrovia intermodale.
Maggie Simpson, direttore esecutivo del Rail Freight Group, ha
dichiarato al riguardo: “La nostra opinione è che
questa imposta sia un po' un petardo bagnato ed una opportunità
mancata.
È neutra nei confronti dei trasportatori britannici ed è
di dimensioni così ridotte che per i trasportatori
immatricolati all'estero è improbabile che possa
danneggiarli”.
La Simpson aggiunge che l'imposta è un passo nella
direzione giusta per quel che concerne il tunnel della Manica, ma
“non riesco a pensare che essa faccia davvero la differenza
data la complessità del mercato e l'esiguo livello del
tributo”.
I trasportatori britannici pagheranno l'imposta al momento del
rinnovo delle tasse automobilistiche.
Quelli esteri, invece, pagheranno su internet, col telefono
mobile ovvero presso i terminali dei punti di vendita situati sui
traghetti, nelle aree di sosta dei camion, eccetera.
Il mancato pagamento dell'imposta costituirà reato, con
la conseguente comminazione di una multa pari a 300 sterline o, nel
caso di veicoli pesanti stranieri, di un deposito effettuato in
strada.
Il sistema di pagamento per gli operatori esteri sarà
gestito dalla Northgate Public Services per conto del Dipartimento
dei Trasporti.
Sarà disponibile un database pubblico su web per
consentire a chiunque di monitorare lo status relativo all'imposta
di un veicolo pesante mediante inserimento del suo numero di
immatricolazione.
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