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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXII - Numero 31 MARZO 2014
TRASPORTO MARITTIMO
INCREMENTI TARIFFARI GENERALI SU UNA BRUTTA CHINA
I vettori marittimi sono sempre svelti a pubblicare annunci di
incrementi tariffari generali, ma sono comprensibilmente più
riluttanti a confermare che una proposta di incrementi tariffari
generali è stata sospesa o rinviata.
Questo è il caso degli incrementi tariffari generali dei
primi e della metà di marzo sulla direttrice di traffico
dall'Asia all'Europa, a proposito della quale rapporti aneddotici
suggeriscono che i vettori stiano ufficiosamente dicendo ai propri
clienti di non preoccuparsi per ora in ordine agli aumenti.
La rivista The Loadstar ha riferito la settimana scorsa
che ad uno spedizioniere è stato inviato un avviso da parte
della OOCL con il quale si offriva uno sconto di 150 dollari per TEU
in relazione alla sua tariffa a pronti per tutte le merci fino alla
fine di marzo, che, come ha detto ironicamente lo spedizioniere,
“smentiva” il preannunciato incremento tariffario
generale.
In molti casi, peraltro, lo sconto viene concesso sulla base di
motivi ancora da appurare.
Le ultime voci nell'ambito del mercato sono nel senso che la
China Shipping Container Lines ha “rinviato” sino ai
primi di aprile il proprio incremento tariffario generale in
programma per la metà di marzo, per quanto sia certo che la
CSCL non sarà l'unico vettore a reagire alla prospettiva di
un mercato malaticcio.
Il dilemma per i vettori al servizio della suddetta problematica
rotta sta nel fatto che le tariffe a pronti fuori sede dall'Asia al
Nord Europa sono calate di oltre il 40% dall'inizio dell'anno,
precipitando al di sotto del limite spartiacque di 1.000 dollari per
TEU la prima settimana di marzo.
Nel contesto di tale scenario, essi avrebbero poche prospettive
di riuscire a rifilare degli incrementi tariffari generali se
tentassero poi di farli rispettare.
Inoltre, l'importante operatore CMA CGM ha in effetti fatto
mancare il terreno sotto ai piedi dei rivali andando alla ricerca
del ripristino delle tariffe questo mese mediante l'annuncio che i
propri incrementi tariffari generali non sarebbero entrati in vigore
fino a 1° aprile.
Di conseguenza, gli altri vettori hanno annunciato una data di
scadenza simile per gli incrementi che spaziano da 400 a 1.000
dollari per TEU.
Resta da vedere se gli incrementi tariffari generali di aprile
terranno, dal momento che, sebbene i volumi Asia-Europa di gennaio
abbiano raggiunto il loro livello massimo da agosto dello scorso
anno, il mercato sta tenendo conto delle proprie preoccupazioni
circa l'enorme ammontare del nuovo tonnellaggio che sarà
immesso nel traffico in questione alla fine di quest'anno e nel
2015.
Infatti, quest'anno saranno ricevute in consegna più di
140 unità di nuova costruzione da 10.000 TEU ed oltre, con
ulteriori 1,7 milioni di tonnellaggio cellulare in consegna nel
2015, la maggior parte del quale sarà impiegato nei circuiti
Asia-Europa.
Nondimeno, con le tariffe di nolo a pronti che adesso sono ad un
livello che per molti vettori è al di sotto del punto di
pareggio, la pressione da parte degli azionisti/investitori
finalizzata ad esercitare una disciplina di politica tariffaria
aumenterà, ed allo scopo di rafforzarla ci saranno più
cancellazioni di partenze, il che metterà altro stress sulla
filiera distributiva.
Un altro aspetto che senza dubbio patirà ulteriormente
nell'ambito del generalmente accettato traffico mercificato del
trasporto marittimo contenitori è il servizio alla clientela,
per consegnare il quale i vettori dovranno lottare sullo sfondo di
un rispetto degli orari peggiorato e di annullamento delle partenze.
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