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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXII - Numero 31 MARZO 2014
TRASPORTO MARITTIMO
VIA LIBERA DEGLI STATI UNITI ALL'ALLEANZA P3, MA CON RISERVA
ALLA LUCE DELLE PREOCCUPAZIONI DEI CARICATORI
La proposta di accordo di condivisione delle navi fra le tre
maggiori linee di navigazione containerizzate mondiali ha ricevuto
il benestare dell'ufficio legale della Commissione Marittima
Federale degli Stati Uniti, malgrado l'opposizione del proprio ex
presidente, il veterano del settore Richard Lidinsky.
Lidinsky ha votato contro l'accordo di condivisione delle navi
P3 dopo avere fermato la revisione da parte della Commissione a
dicembre con una richiesta di maggiori informazioni.
La decisione della Commissione non costituisce una sorpresa,
dati i commenti positivi sui vantaggi delle alleanze da parte
dell'attuale presidente Mario Cordero, nonché per il fatto
che l'ente regolatore in precedenza non aveva mai rifiutato
l'autorizzazione alla costituzione di un accordo di condivisione
delle navi.
Tuttavia, le grandi dimensioni del matrimonio operativo fra
Maersk Line, MSC e CMA CGM - 20% più grande di quelli
dell'alleanza G6 - ha causato molta ansia in ordine alla potenziale
eliminazione di un'effettiva concorrenza.
L'approvazione della P3 sembrava imminente dopo la prima
revisione della Commissione durata 45 giorni, fino a quando l'ex
commissario dirigente della Sea Containers Lidinsky aveva di fatto
fermato l'orologio con la sua richiesta di informazioni.
In una dichiarazione rilasciata a dicembre dalla Commissione,
Lidinski aveva fatto notare: “Questo accordo è sembrato
avviarsi ad una fase di implementazione senza riguardo nei confronti
di un'adeguata approvazione normativa”.
Aveva poi detto che le sue critiche derivavano dal fatto che
caricatori ed altre parti interessate avevano espresso le proprie
preoccupazioni, aggiungendo che “abbiamo bisogno di
comprendere le implicazioni di ciò che è stato
proposto”.
Molti caricatori ed organismi di lobby avevano espresso
preoccupazioni circa l'impatto sui prezzi e sul livello di servizio
della proposta di accordo di condivisione delle navi e questo era
stato l'argomento maggiormente discusso in occasione della
conferenza annuale TPM svoltasi recentemente a Long Beach.
I caricatori erano comprensibilmente diffidenti rispetto al
predominio che la rete P3 potrebbe avere e l'opportunità di
collusioni sui prezzi è stato un timore costantemente
conclamato, sebbene in generale sia stata espressa la “fiducia
nel sistema” nel senso che non sarebbe stato permesso che ciò
accadesse.
Inoltre, in termini di integrità del servizio, un
caricatore ha commentato che l'affidabilità degli orari che
ne fanno un leader del mercato della Maersk Line avrebbe “trascinato
gli altri” ad un miglioramento di cui si sente molto il
bisogno in un contesto di prestazioni di puntualità in
peggioramento da parte delle linee di navigazione.
Ciononostante, i soci della P3 sono stati duramente criticati
per “la scarsità di comunicazione” e “la
inesistente consultazione” con i caricatori circa i loro
programmi di orario.
Tuttavia, malgrado le riserve di Lidinski, la proposta della P3
è stata autorizzata per quanto attiene il lato statunitense
della normativa, sebbene l'approvazione sia stata sì
concessa, ma con l'ammonimento a tener conto delle preoccupazioni
dei caricatori, i quali secondo la Commissione hanno fatto
riferimento ad “un irragionevole incremento dei costi di
trasporto” e ad “una irragionevole riduzione del
servizio di trasporto”.
Al fine di far fronte a questa duplice minaccia, la Commissione
Marittima Federale ha dichiarato che avrebbe istruito il proprio
personale affinché istituisse “obblighi di
comunicazione alternativi” per i soci della P3 al fine di
assistere la Commissione nel suo “rigoroso monitoraggio in
corso dell'accordo”.
Cordero ha affermato che la Commissione si aspetta che l'accordo
“produca efficienza operative a vantaggio dei consumatori
statunitensi” e ha aggiunto che gli obblighi di comunicazione
dovrebbero “far sì che si possa disporre di
informazioni tempestive ed adeguate per poter agire alla svelta nel
caso fosse necessario”.
Il portavoce della Maersk Line Michael Storgaard ha dichiarato
al riguardo: “Il Nord America e gli Stati Uniti in particolare
sono un mercato fondamentale per il trasporto marittimo.
Perciò, la decisione della Commissione Marittima Federale
rappresenta un importante passo avanti verso l'approvazione generale
della P3, che è ancora soggetta a valutazioni normative da
parte delle giurisdizioni europee ed asiatiche.
Adesso noi proseguiremo nella stretta collaborazione con le
autorità marittime e sulla concorrenza allo scopo di
affrontare le problematiche e di spiegare la natura ed i vantaggi
della P3” ha detto Storgaard.
Altrove, l'approvazione condizionata sembra avere placato il
Forum Mondiale dei Caricatori che avevano esercitato pressioni sui
regolatori affinché “adottassero misure appropriate al
fine di far sì che l'alleanza P3 non sia in condizione di
limitare la concorrenza, ridurre la possibilità di scelta od
influenzare le tariffe”.
Il segretario generale del Forum Mondiale dei Caricatori Chris
Welsh ha dichiarato che questa è stata “una buona
notizia per i caricatori, dato che la Commissione Marittima Federale
ha agito in base alle nostre preoccupazioni”.
I membri della P3 stanno ancora aspettando una risposta dal
Ministero del Commercio cinese in ordine alla loro proposta di rete,
che è prevista per il prossimo 10 maggio.
Non ci si aspetta, peraltro, che essa presenti troppi problemi,
il che consentirebbe alla P3 di dare il via alle operazioni, come
programmato, nella seconda metà di quest'anno.
Storgaard ha detto che i soci avevano indicato la metà di
quest'anno per l'avvio formale della P3, sebbene “a causa
delle procedure di approvazione in corso, non siamo in grado di
definire l'organizzazione del Centro di Rete in relazione alla
localizzazione, al personale, eccetera”.
Nel frattempo, il periodo di revisione di 45 giorni da parte
della Commissione Marittima Federale in ordine alla proposta
dell'Alleanza G6 inerente all'ampliamento della sua collaborazione
nelle direttrici di traffico est-ovest scade il 4 aprile, o dovrebbe
farlo in teoria.
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