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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXII - Numero 31 MARZO 2014
INDUSTRIA
I PRODUTTORI CINESI DI CONTENITORI PRONTI AD INVESTIRE SULLA
SCORTA DI PROSPETTIVE OTTIMISTICHE
Sembra imminente un'ondata di investimenti in infrastrutture per
la produzione di contenitori, dal momento che i principali
costruttori di box prevedono una ripresa dei traffici globali di
linea.
Ci sono diversi indicatori per misurare lo stato di salute del
settore del trasporto di container: mentre spesso noi ci limitiamo
ad osservare che cosa viene trasportato su navi e camion o
movimentato nei magazzini degli spedizionieri, anche i produttori di
container possono dire la loro.
Dopo il fallimento della Lehman Brothers nel 2008, la
costruzione di box era crollata perché i vettori avevano
cancellato in massa le ordinazioni.
Tuttavia, a metà del corrente mese di marzo la CIMC
(China International Marine Containers), il maggiore costruttore
mondiale di contenitori, ha annunciato di avere dato corso ad un
protocollo d'intesa siglato nello scorso mese di aprile con un
governo locale nella regione del Delta del Fiume delle Perle ai fini
della costruzione di una nuova infrastruttura di produzione.
La società investirà inizialmente 2,5 miliardi di
yuan (400 milioni di dollari) in un sito di 72 ettari nella contea
di Dongguan Fenggang, nei pressi della capitale provinciale di
Guangzhou.
Nel corso del progetto, tale cifra salirà a 7 miliardi di
yuan.
La capacità produttiva definitiva dell'infrastruttura
sarà di 750.000 TEU all'anno ed essa rappresenterà un
significativo incremento delle capacità complessive della
CIMC.
La società attualmente è in grado di produrre
circa 2,4 milioni di TEU di contenitori standard per carichi secchi
ed altri 190.000 TEU di speciali, come i reefer, all'anno.
In una dichiarazione della CIMC si legge: “L'attività
relativa ai container è una delle principali attività
del gruppo.
Facendo leva sulla graduale ripresa dell'economia globale, così
come sullo stabile incremento del tasso di containerizzazione
mondiale, ci si aspetta che la tendenza di crescita a lungo termine
della domanda di contenitori continuerà in futuro”.
Una nota simile è suonata il 18 marzo a Hong Kong, dove
il secondo produttore mondiale di box, la Singamas, ha pubblicato i
propri risultati relativi al 2013.
Al valore nominale, essi non sono stati granché: le
entrate sono calate del 16,6% per 1,25 miliardi di dollari nel 2013
rispetto al 2012, mentre i profitti operativi sono diminuiti di poco
più del 51% per 46,7 milioni di dollari.
Questi risultati sono stati la conseguenza dei volumi di vendita
inferiori - le vendite di TEU complessivi della società sono
state più basse del 5% per 542.442 TEU - unitamente alla
diminuzione dei prezzi dei contenitori nuovi.
Il prezzo medio per un contenitore da 20 piedi per carichi
secchi è diminuito da 2.452 dollari nel 2012 a 2.195 dollari
l'anno scorso.
Nondimeno, il presidente Teo Siong Seng si è espresso in
modo ottimistico: “La domanda di nuovi contenitori è
rimasta debole nel 2013, cosa che ha comportato conseguenze dirette
sulle prestazioni del gruppo.
A dispetto dei venti contrari, le operazioni della Singamas
restano assai snelle e razionali dal punto di vista dei costi
mediante l'adozione di linee produttive integrate e la eliminazione
delle infrastrutture meno redditizie.
D'altro canto, le nostre capacità produttive sono in
ulteriore espansione, mediante le nuove infrastrutture di Qidong, il
che supporta la nostra nuova iniziativa relativa all'ingresso nel
mercato estero dei contenitori per diversificare il nostro
portafoglio in vista della svolta del mercato nella seconda metà
del 2014”.
La società afferma che un nuovo impianto a Qidong
ridurrebbe le esigenze di manodopera di qualcosa come il 30-40% e
porterebbe la sua capacità produttiva complessiva annua a
superare il limite del milione di TEU all'anno.
Nella propria relazione sui risultati, la Singamas ha dichiarato
che ci si aspetta che i traffici containerizzati globali crescano
del 5% quest'anno, suggerendo come il settore marittimo possa
finalmente assistere ad una inversione di rotta delle proprie
fortune.
“Per quanto noi siamo cautamente ottimisti circa il
settore dei container e ci aspettiamo che le sue prospettive
gradualmente si riprendano nella seconda metà di quest'anno,
siamo del tutto preparati ad adattarci alle condizioni di mercato ed
a capitalizzare le opportunità che possano emergere mediante
l'adozione di una serie di provvedimenti” aggiunge Teo.
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