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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXII - Numero 15 APRILE 2014
TRASPORTO MARITTIMO
LE TRE LINEE DI NAVIGAZIONE CONTAINERIZZATE DI TAIWAN SI
ACCINGONO A PERCORRERE ROTTE DIVERSE DOPO UN DIFFICILE 2013
Un'ennesima dimostrazione del fatto che effettuare operazioni
nell'ambito di un servizio containerizzato mondiale resta un'impresa
finanziariamente insoddisfacente - a meno che non si possa usufruire
delle economie di scala e del basso costo di finanziamento della
Maersk Line - è stata fornita dalle diverse fortune durante
l'anno scorso dei tre principali vettori di Taiwan, vale a dire
Evergreen, Yang Ming e Wan Hai.
La maggiore delle tre, la Evergreen, e la seconda nell'elenco,
la Yang Ming, hanno entrambe accumulato perdite in conseguenza del
loro coinvolgimento nelle direttrici di traffico est-ovest, le più
afflitte dall'eccesso di capacità a livello mondiale, mentre
la Wan Hai - che in precedenza si era scottata le dita nel corso
dell'ultima guerra tariffaria Asia-Europa - ha fatto registrare
profitti, conseguiti nei meno instabili mercati interasiatici e
mediante alcuni noleggi di slot altrove.
In un documento presentato alla Borsa di Taiwan, la Evergreen
Marine ha riferito di una perdita netta di 1,5 miliardi di nuovi
dollari taiwanesi (49 milioni di dollari USA) per il 2013, con
entrate in calo dell'1% rispetto all'anno precedente per 139,2
miliardi di nuovi dollari taiwanesi.
Sebbene le cifre inerenti ai risultati produttivi non siano
state riportate, la Evergreen ha attributo la perdita alla
“implosione delle tariffe di nolo”, suggerendo che i
volumi erano cresciuti, per quanto a spese di tariffe medie più
basse - modello, questo, che si ripresenta quest'anno in tutti i
risultati in rosso di molti altri vettori.
Dopo avere salvaguardato la propria indipendenza per anni, la
Evergreen si è aggregata alla terza maggiore rete di
operazioni containerizzate di condivisione di navi, l'alleanza
CKYHE.
Di conseguenza, essa ha dovuto spostarsi da una preferenza
conservatrice di lunga tradizione per le portacontainer multiruolo
da 8.000 TEU alle navi ultra-grandi.
Infatti, la sottoscrizione della Evergreen a gennaio di
contratti di noleggio a lungo termine per dieci navi portacontainer
ultra-grandi da 14.000 TEU nel contesto del suo programma di
rinnovamento della flotta è stata probabilmente dovuta ad una
richiesta degli altri membri dell'alleanza, che incorporando le navi
più piccole del vettore taiwanese nei propri orari si sarebbe
probabilmente trovata in svantaggio nei confronti delle reti P3 e
G6.
Tuttavia, la ricerca di navi più grandi per adeguarsi
alle economie di scala offerte dalle altre alleanza sembra, a tutti
gli effetti, sempre più una corsa verso il basso, né
rappresenta una garanzia di conseguimento di profitti.
Infatti, la compatriota taiwanese Yang Ming Marine - membro
fondatore della CKYHE che si trova in una fase avanzata del processo
di aumento delle dimensioni della propria flotta - ha riferito di
una perdita netta nel 2013 di 2,9 miliardi di nuovi dollari
taiwanesi (95,2 milioni di dollari USA) dopo avere subito un deficit
di 1,6 miliardi di nuovi dollari taiwanesi l'anno precedente,
perdita - questa - che sarebbe stata notevolmente peggiore se non
fosse stato per la vendita di alcuni beni.
La compagnia ha altresì lamentato “il naufragio
delle tariffe di nolo”.
Nondimeno, la Yang Ming sembra convinta del fatto che la
strategia delle grandi navi la farà tornare alla capacità
di produrre profitti e ha sottoscritto l'accordo relativo al
noleggio a lungo termine di 15 unità da 14.000 TEU di nuova
costruzione con l'armatore specializzato non operativo Seaspan, con
consegna prevista nel 2015 e 2016; tuttavia, è improbabile
che la Wan Hai, la quale ha assistito nel 2013 ad una crescita del
16% dei profitti netti per 2,1 miliardi di nuovi dollari taiwanesi
(68,9 milioni di dollari USA), sia invidiosa dei due vettori
maggiori suoi compatrioti.
Una rapida occhiata ai dati inerenti la sua flotta forniti da
www.vesselsvalue.com
conferma che la strategia della Wan Hai è strutturata sul
modello “piccolo è bellissimo”, dato che le navi
più grandi sui suoi registri sono un quartetto di unità
post-panamax da 5.527 TEU.
Così come ha fatto il suo socio da lungo tempo PIL con
sede a Singapore, la Wan Hai ha dichiarato che potrebbe tornare alla
direttrice di traffici Asia-Europa se le prospettive dovessero
migliorare.
La situazione attuale sembra suggerire che questo sia un
obiettivo ancora molto lontano.
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