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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXII - Numero 15 APRILE 2014
INDUSTRIA
IL TONNELLAGGIO CONTROLLATO DALL'UNIONE EUROPEA AUMENTA SINO
AL 70% MA LA CRESCITA RALLENTA CON LE NAVI PIÙ GRANDI
Le attività correlate al trasporto marittimo
contribuiscono con una cifra stimata in 145 miliardi di euro
all'economia europea ed il quantitativo di tonnellaggio registrato
nell'Unione Europea è cresciuto del 70% in termini di stazza
lorda dal 2005.
Peraltro, uno studio commissionato dalla ECSA (Associazioni
degli Armatori della Comunità Europea) mostra come il numero
delle navi battenti bandiera europea sia cresciuto ad un ritmo più
lento, riflettendo la tendenza verso navi più grandi che
offrono maggiori economie di scala.
All'inizio dell'anno, l'Unione Europea controllava il 40% della
stazza lorda mondiale, in ribasso rispetto al 41% del 2005.
Come riporta Lloyd's List, ciò riflette il fatto che le
compagnie di navigazione dell'Unione Europea continuano a far fronte
ad una forte pressione concorrenziale da parte di altri centri in
rapida crescita dello shipping mondiale, in particolare in Asia e
nel Medio Oriente.
La Grecia controlla la flotta di maggiori dimensioni in Europa,
equivalente al 36% del tonnellaggio lordo.
La Germania rappresenta un ulteriore 21% della stazza lorda.
La flotta controllata dall'Unione Europea è dominata da
tre tipi di navi: le rinfusiere per il 28% del tonnellaggio lordo,
le petroliere per il 25% e le portacontainer per il 25%.
Le navi da rifornimento d'alto mare hanno fatto registrare la
crescita più sostenuta nel corso del periodo sotto esame.
La quota dell'Unione Europea della flotta mondiale da
rifornimento d'alto mare è salita dal 28% nel 2005 al 37% nel
2014 in termini di stazza lorda.
Si stima che nel 2012 il settore marittimo dell'Unione Europea
abbia contribuito direttamente con 56 miliardi di euro al PNL,
impiegando 590.000 persone e generando proventi da imposte per 6
miliardi di euro.
Si stima che quattro/quinti degli impieghi, ovvero 490.000 posti
di lavoro, siano localizzati in mare.
Si stima provvisoriamente che il 40% di questi marittimi siano
di nazionalità dell'Unione Europea o della Zona Economica
Europea.
Nel 2012 presso le accademie della marina mercantile erano in
addestramento 38.000 studenti/allievi, con un incremento dell'11%
rispetto al 2004.
Afferma Patrick Verhoeven, segretario generale dell'ECSA: “Il
settore marittimo dell'Unione Europea continua a rimanere in piedi
in questi tempi difficili nonostante la dura concorrenza da parte
dei centri dello shipping dei paesi terzi, in particolare quelli
dell'Asia e del Medio Oriente”.
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