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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXII - Numero 30 APRILE 2014
LOGISTICA
UPS DIVERSIFICA LA CLIENTELA E CRESCONO LE ATTIVITÀ
INTERNAZIONALI
Nonostante le giustificazioni sui titoli in prima pagina della
UPS, che incolpava il cattivo tempo per un risultato del primo
trimestre in cui si sono visti i profitti operativi precipitare di
106 milioni di dollari USA sino a 1,5 miliardi di dollari USA, le
sue attività internazionali sono sembrate più
interessanti.
A detta della società, è stata tenuta a galla una
buona prestazione, mediante la sua capacità di offrire ai
clienti una gamma di opzioni di spedizione compresa quella
marittima, e la sua diversificazione facendo assegnamento su grossi
clienti high-tech e militari.
Tuttavia, dichiara la UPS, c'è ancora spazio per
miglioramenti nella spedizione aerea di merci.
La UPS ha assistito ad una crescita nel trasporto merci, in
quello marittimo e nella filiera distributiva, mentre il margine
operativo del segmento internazionale è aumentato del 14%
rispetto alla crescita dei volumi giornalieri del 7,9%, sebbene i
ricavi fossero sotto pressione.
Scott Davies, amministratore delegato della società, ha
dichiarato: “Il tonnellaggio è in aumento, lo sappiamo,
ma i ricavi sono davvero sotto pressione.
E, quando dico questo, intendo che alcuni trimestri fa avevo
parlato della concentrazione su high-tech e forze armate,
assicurando che avremmo tentato di diversificare tramite loro.
La squadra sta facendo un buon lavoro… in alcune
direttrici i mercati sono ancora difficili per quanto riguarda la
compravendita.
Siamo molto, molto contenti del prodotto marittimo, del prodotto
di brokeraggio, dei prodotti di trasporto merci aereo nordamericani.
Siamo molto concentrati al riguardo, ed abbiamo alcuni progetti
in cantiere per il trasporto merci aereo, di modo che continuiamo a
darvi impulso.
Pertanto, sentiamo di stare marciando a tre cilindri su quattro,
ma sul quarto adesso stiamo lavorando nel modo giusto”.
Jim Barber, presidente della UPS International, sottolinea come
la società ravvisi una domanda maggiore da parte dei clienti
di medie dimensioni, che ha controbilanciato un certo declino di
quelli più grandi.
“Nel 2013 abbiamo modificato il nostro modo di interagire
con i nostri clienti di mercato medio in tutte le nostre attività
internazionali… L'accelerazione del nostro mercato medio cui
abbiamo assistito nel corso degli ultimi due trimestri… sta
ora lasciando indietro alcune delle migliori imprese nostre clienti.
Poi, un'altra cosa che sta avanzando… è il settore
dell'alta tecnologia, dove il lancio dei prodotti è stabile”.
Barber nota come in Europa, dove la UPS ha assistito ad una
crescita notevole, l'economia si stia riprendendo ed i clienti si
siano affrettati ad aggiornare le filiere della distribuzione.
“Perciò, in alcune delle grandi filiere
distributive in tutto il mondo, i clienti stanno cercando di
ottimizzare le proprie reti.
Noi lavoriamo con loro per farlo, così le zone si
muovono, i modelli distributivi si muovono, e così avviene
per la nostra crescita transfrontaliera in Europa, un bel po' della
quale ha supportato lo spostamento dei modelli distributivi nelle
zone in cui vi era carenza.
Quest'ultima comporta conseguenze sui ricavi del pacchetto, ma
il nostro compito è quello di realizzare margini nelle nuove
reti.
I clienti si stanno spostando dal piccolo pacchetto… al
trasporto aereo merci, e da questo al trasporto marittimo, e dal
marittimo a quello interno in un altro continente.
Così, il nostro compito diventa quello di essere pronti
al riguardo ed essere al passo con loro.
Noi non gestiamo una rete di trasporto merci pura, ma un ibrido
e possediamo un sacco di opzioni, a seconda di come i clienti
scelgono di lavorare con noi”.
Kurt Kuehn, responsabile finanziario della società,
aggiunge: “Nelle spedizioni di merci, i trasporti ed il
tonnellaggio sono aumentati mentre le condizioni di mercato hanno
fatto registrare minori proventi per kg.
Le spedizioni marittime e le attività di brokeraggio
hanno entrambe sperimentato solidi guadagni in termini di entrate e
hanno visto aumentare le capacità di profitto”.
La UPS ha inoltre rivelato di non avere programmi in ordine ad
addizioni alla propria flotta europea: senza dubbio un sollievo,
questo, per molti degli operatori suoi fornitori di equipaggiamento.
Afferma Kuehn: “La linea aerea ha finito di acquisire
aeromobili 767 l'anno scorso… ed io penso che almeno per
quanto concerne l'immediato futuro, non ci aspettiamo nessuna
importante aggiunta di capitale”.
La UPS ha altresì seguito la FedEx nella sua recente
richiesta di una maggiore liberalizzazione dei traffici, premendo
sul Congresso statunitense affinché approvasse il disegno di
legge sull'autorità per la promozione dei traffici (TPA).
“Abbiamo incoraggiato strenuamente una rapida approvazione
della TPA, dal momento che attualmente vi sono tre importanti
provvedimenti commerciali in attesa di approvazione che
assicurerebbero vantaggi economici reali e la TPA senza dubbio
incrementerà le loro possibilità di successo”
dichiara Davies.
“L'espansione dei traffici globali è un importante
catalizzatore per la strategia di crescita della UPS”.
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