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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXII - Numero 31 MAGGIO 2014
PORTI
IL PORTO DI ANVERSA TRASFERISCE IL TERMINAL MSC E SI PREPARA
PER L'AVVENTO DELLA P3 A LUGLIO
Le tre maggiori linee di navigazione containerizzate del mondo
inaugureranno le operazioni dell'alleanza P3 a luglio, una volta
ricevuta l'approvazione dall'ente regolatore cinese in ordine al
loro accordo di condivisione delle navi.
Si dice che la rete della Maersk Line, della MSC e della CMA CGM
consisterà di 27 circuiti di servizio est-ovest, avrà
una capacità di 2,6 milioni di TEU e, a seconda di quale
presentazione si legge, impiegherà una flotta di 240, 252 o
255 navi.
Nel corso delle tre presentazioni sono stati indicati i porti di
scalo dei circuiti, ma finora i terminal devono ancora essere
avvertiti, senza dubbio perché i membri della P3 in quel
momento (giugno 2013) dovevano ancora concordare i termini e le
condizioni dell'alleanza, non da ultimo a causa dei contratti e
degli interessi personali dei vettori in molti dei loro attuali
terminal.
Ai sensi della proposta della P3 il porto di Anversa riceverà
quattro scali alla settimana quale porto hub europeo
nord-occidentale: il solo porto, fatta eccezione per Wilhelmshaven,
a conseguire scali dai rispettivi servizi combinati AE, Lion ecc. e
FAL di Maersk, MSC e CMA CGM.
La MSC è di gran lunga il maggiore cliente di Anversa,
avendovi lavorato più di 4,5 milioni di TEU nel 2013, che
rappresentano oltre il 50% del risultato complessivo del porto
presso lo MSC Home Terminal, le cui operazioni vengono condotte
dalla consociata del vettore Terminal Investment Ltd unitamente alla
PSA Antwerp, filiale locale del Porto di Singapore.
Lo MSC Home è situato nell'area Delwaidedok all'interno
della chiusa Berendrecht, che è la più grande chiusa
marittima del mondo.
Tuttavia, dal 2010, l'infrastruttura è stata ampliata
sino a raggiungere i propri limiti di capacità, costringendo
la MSC a dirottare i carichi su altri porti nella fascia Amburgo-Le
Havre.
Di conseguenza, la MSC ha dichiarato ad Anversa l'anno scorso
che al fine di consentire una ulteriore crescita essa aveva bisogno
di trasferire le proprie operazioni presso il Deurganckdock, sulla
riva sinistra del fiume Schelda ed all'esterno della chiusa.
Si sa che la richiesta della MSC è stata fatta prima
dell'annuncio dell'accordo relativo alla P3, che inevitabilmente
incrementerà ulteriormente i requisiti di capacità.
Dopo la consultazione con gli azionisti, il consiglio di
amministrazione dell'autorità portuale ha votato per
l'approvazione nel corso di una riunione straordinaria il 12 marzo
scorso.
Il significato della MSC per Anversa ed il suo hinterland non
può essere sottovalutato, dal momento che si dice da parte
del porto che le attività del vettore assicurino oltre 10.600
posti di lavoro nella zona, mentre la proposta di espansione
rappresenterebbe altri 760 posti di lavoro permanenti.
Neil Davidson, esperto di porti e terminal presso la ditta di
consulenze marittime Drewry, ha dichiarato che era “inevitabile”
che alla MSC/TIL venisse consentito di spostarsi nel Deurganckdok,
nonché “logico”, dato che l'operatore PSA presso
l'infrastruttura è la JV, suo socio nello MSC Home.
Afferma Davidson: “Ciò che sarà interessante
vedere sarà l'effetto domino sui clienti di entrambi gli
attuali terminal nel Deurganckdok (PSA e DPW).
Anche se potrebbe sembrare che il trasferimento della MSC a
Deurganckdok debba comportare un'espansione della capacità,
ci sarà sicuramente qualche spostamento di clienti fra i
terminal e probabilmente al vecchio terminal MSC presso la Delwaide
Dock.
Dal momento che le attività portuali sono assai costose,
sembra improbabile che l'autorità portuale possa desiderare
che i 4,5 milioni di TEU di capacità della Delwaide Dock
vengano utilizzati per altri carichi, di modo che alcune
linee/alleanze potrebbero essere incoraggiate a spostarvisi.
In fin dei conti, è ancora un'eccellente infrastruttura
dotata di acqua profonde”.
Secondo Davidson, la notizia mette in luce altri due punti
interessanti.
“In primo luogo, Anversa - anche se è un porto con
un lungo passaggio fluviale e limitazioni alla navigazione per le
grandi navi - sta dimostrando di essere ancora popolare, perché
sostanzialmente sono i carichi quelli che contano ed Anversa resta
un porto davvero grande per la produzione di carichi: i porti
situati a monte di un fiume sono ancora del tutto in gioco se
dispongono dei carichi.
Secondo, la crescita delle dimensioni delle navi e le alleanze
stanno creando una domanda per pochi grandi terminal nei porti, ma
molti porti dispongono di una capacità frammentata (in
termini sia fisici sia di proprietà).
Molti porti si trovano ad affrontare enormi problematiche per
consolidare la capacità (o per agevolare il suo
consolidamento).
Anversa ne è un esempio e sono sicuro che ce ne saranno
altri”.
In una dichiarazione Anversa afferma che “se tutto andrà
secondo i piani” lo spostamento della MSC nella sua nuova
infrastruttura dovrebbe essere completato per la fine del 2015.
Nel frattempo, “saranno adottati provvedimenti per
preservare la mobilità” - il flusso senza problemi dei
traffici - e ciò includerà una maggiore utilizzazione
delle chiatte fluviali, che attualmente rappresentano il 36% circa
della ripartizione modale, percentuale alquanto minore rispetto a
quella del proprio super-porto rivale nel Benelux, Rotterdam, che è
prossima al 50%.
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