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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXII - Numero 31 MAGGIO 2014
TRASPORTO INTERMODALE
I TRASPORTATORI RITENGONO CHE IL CATTIVO STIVAGGIO DEI
CONTENITORI RAPPRESENTI UNA MINACCIA PEGGIORE DELLA SCORRETTA
DICHIARAZIONE DEI PESI
Secondo un importante trasportatore del Regno Unito i
contenitori sovrappeso “non costituiscono necessariamente la
problematica maggiore” della filiera distributiva intermodale:
il pericolo derivante dal cattivo stivaggio a suo dire rappresenta
una minaccia peggiore per la sicurezza della filiera della
distribuzione.
Parlando in occasione del recente evento Multimodal 2014
svoltosi presso il NEC di Birmingham, Andrew McNab, direttore
marketing della Maritime Transport, ha sottolineato i problemi
quotidiani che gli autisti devono affrontare per il fatto di dover
trasportare box caricati male sulle strade da e per i porti.
Infatti, alla luce della bozza di modifica al capitolo V1 del
SOLAS dell' International Maritime Organization, che richiede la
verifica obbligatoria dei pesi dei contenitori prima della
spedizione, passando attraverso le fasi finali di approvazione con
entrata in vigore prevista per il 2016, l'attenzione è adesso
rivolta al problema intrinseco dello stivaggio dei contenitori.
Secondo McNab, la Maritime Transport effettua operazioni con un
parco di 1.000 camion in 16 località del Regno Unito e
movimenta oltre 10.000 viaggi di contenitori alla settimana, di modo
che egli è in grado di commentare con una certa autorità
su tali argomenti.
La Maritime non lascia correre quando c'è un problema di
eccesso di peso dei container e se gli autisti hanno qualche dubbio
al riguardo li autorizza a passare sulla pesa ed a rifiutare di
caricare presso un porto o un piazzale di uno spedizioniere se hanno
davvero qualche preoccupazione in merito.
Il vero problema per i trasportatori, ha detto McNab nel corso
del seminario durante la conferenza, è quello di un
sovrappeso sull'assale causato della cattiva distribuzione del
carico nel contenitore.
McNab ha dichiarato che, specialmente a proposito dei
contenitori di importazione, “nel 90% dei casi non sappiamo
che cosa stiamo trasportando e non abbiamo idea di come il carico
sia stato imballato od il peso sia stato distribuito”.
Questo non significa che “le esportazioni sono buone e le
importazioni sono cattive” ha detto a chi lo ascoltava.
“Abbiamo visto anche alcuni imballaggi scandalosi da parte di
esportatori britannici che hanno causato qualche grave incidente”.
McNab ha fornito l'esempio di un autista che raccoglie un
contenitore da un terminal container e ravvisa i primi segnali di un
eccesso di peso o di un cattivo stivaggio del container.
Afferma infatti: “Per provare questo carico, il percorso
va dal punto di raccolta al varco terminalistico.
Se si è fortunati, mezzo miglio in tutto.
Per prima cosa, si provano i freni: si ottengono moltissime
informazioni preliminari sul comportamento di un carico quando si
frena”.
Dopodiché, dice McNab, tutto dipende dalle “sensazioni”
trasmesse dalle mani, dai piedi e dal sedile dell'autista perché
si possa giudicare se c'è un problema con il box.
McNab ha raccontato di un incidente di ribaltamento verificatosi
ad appena 600 iarde dal varco portuale: la sua causa è stata
individuata nel fatto che il caricatore aveva imballato un carico
più pesante sopra un carico più leggero nel
contenitore, rendendo così il carico del tutto instabile.
Fra i molti altri incidenti citati dal dirigente, vi sono esempi
di spostamento del carico a causa della mancanza del pagliolo.
In occasione del medesimo seminario, Peregrine Storrs-Fox,
direttore gestione rischi dell'assicuratore marittimo TT Club, ha
detto che due terzi delle richieste di risarcimento dei danni
potrebbero essere attribuite al cattivo imballaggio del container od
alla scorretta dichiarazione dei pesi.
Il TT Club da tempo avverte delle conseguenze comportate dai
carichi insicuri o fissati male nei contenitori che in molti casi
provocano gravi ferite o persino la morte.
Storrs-Fox afferma che aumentare il livello di addestramento per
mantenere e migliorare le competenze di tutti coloro che sono
addetti all'imballaggio dei contenitori “è ora
essenziale”.
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