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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXII - Numero 15 GIUGNO 2014
PORTI
GLI SCALI DELLA P3 ALIMENTANO LE AMBIZIONI DI RIJEKA QUALE
HUB DELL'ADRIATICO
Il porto hub croato di Rijeka è pronto per un futuro
quale nuova porta d'accesso al cuore dell'Europa centrale, poiché
il nuovo sviluppo del suo terminal container da parte dell'operatore
portuale filippino ICTSI è prossimo al completamento.
Tuttavia, il suo successo dipenderà principalmente dai
suoi collegamenti con il proprio potenziale hinterland.
Nell'ultima settimana di maggio il porto ha lavorato la sua nave
più grande quando la CMA CGM Cendrillon da 8.500 TEU
ha effettuato il proprio scalo inaugurale in porto nell'ambito del
servizio Phoenician Express, che recentemente ha assistito al
notevole aumento della propria capacità, dieci navi da 6.000
TEU essendo state sostituite con unità della gamma da 7.400 a
8.500 TEU.
Le operazioni del servizio vengono effettuate congiuntamente
dalla CMA CGM e dalla Maersk; il vettore danese impiega alcune delle
proprie serie classe K da 7.400-8.500 TEU che sono state spostate
dai traffici Asia-Nord Europa.
Il Phoenician Express sarà rimpiazzato dal servizio Phoex
quando la P3 sarà inaugurata alla fine di quest'anno e vedrà
la MSC aggiungersi a Maersk e CMA CGM.
Rijeka, unitamente a Koper ed a Trieste, è stato
designato quale porto di scalo, mentre Venezia sarà
eliminato, così come gli scali di raccordo di Jeddah e
Beirut.
“Mediante un'ampia gamma di collegamenti intermodali, la
Croazia, la Bosnia-Erzegovina, la Serbia ed i paesi centro-europei
trarranno vantaggio dalla rotta più corta e dai migliori
tempi di viaggio” ha dichiarato un portavoce della CMA CGM in
occasione dello scalo della Cendrillon.
Secondo Vlado Mezak, direttore esecutivo dell'autorità
portuale di Rijeka, l'impiego di navi più grandi giunge dal
momento che il terminal container del porto - gestito dalla ICTSI
dal 2011 quando completò l'acquisizione di una quota del 51%
nel terminal dal proprietario dello scalo Luka Rijekam
ridenominandolo AGCT (Adriatic Gate Container Terminal) - ha
ultimato un progetto di sviluppo che ha visto il notevole
allungamento delle sue banchine e l'aumento della capacità di
movimentazione sino a 450.000 TEU all'anno.
Mezak ha aggiunto che la capacità di movimentare grandi
navi sarebbe stata ulteriormente incrementata alla fine del corrente
mese di giugno.
“Simultaneamente, stiamo lavorando all'installazione di
una boa di ormeggio che, unitamente all'attuale profondità
delle acque di oltre 14 metri, consentirà l'attracco di navi
lunghe sino a 370 metri.
La boa sarà operativa dalla metà di giugno”.
Il responsabile dell'AGCT Philip Marsham ha dichiarato al
riguardo: “Quest'anno speriamo di movimentare circa 160.000
TEU, cifra che sarebbe in aumento di quasi il 20% rispetto all'anno
scorso”.
L'idea che sta dietro al servizio Phoenician Express è
che i porti dell'Adriatico offrono una porta d'accesso alternativa
ai fiorenti mercati dell'Europa centro-orientale, attualmente
serviti per lo più attraverso le porte d'accesso nord-europee
di Rotterdam ed Amburgo.
Il principale operatore di quest'ultimo, lo HHLA, negli ultimi
anni ha effettuato notevoli investimenti in servizi intermodali
nella regione attraverso la propria consociata Metrans, con sede
nella Repubblica Ceca, quale mezzo per assicurarsi i carichi ed
effettua già treni-blocco fra il proprio hub di trasporto
merci ferroviario di Praga ed il porto sloveno di Koper, che è
situato a poco più di 50 km terrestri da Rijeka e che ha
avviato una strategia simile quale porta d'accesso.
La chiave per il successo dell'AGCT adesso consisterà in
come esso svilupperà e gestirà i propri collegamenti
intermodali.
Attualmente, il terminal sta nuovamente sviluppando il proprio
piazzale intermodale, il che porterà la capacità
complessiva dell'AGCT sino a 600.000 TEU.
Marsham stima che qualcosa come il 50% dei traffici del terminal
“partiranno dalla Croazia” alla volta dell'hinterland
europeo.
Tuttavia, un intoppo è stato costituito dalle difficoltà
incontrate dall'operatore nazionale di trasporto merci ferroviario
HZ Cargo.
I traffici nell'ambito della sua rete sono calati repentinamente
in seguito ai postumi della recessione: l'operatore ha trasportato
11 milioni di tonnellate nel 2012, rispetto ai 17 milioni di
tonnellate del 2007 che, unitamente al pacchetto di liberalizzazione
ferroviaria in seguito all'ingresso nell'Unione Europea, hanno
rappresentato un'enorme sfida per la società controllata
dallo stato, ed all'inizio del 2013 esso è stato messo in
vendita dal governo.
Peraltro, non c'è stata esattamente una coda di
acquirenti per la società.
Il Ministero degli Affari Marittimi, dei Trasporti e delle
Infrastrutture lo scorso anno ha intavolato approfondite trattative
allo scopo di vendere una quota del 75% all'operatore ferroviario
privato rumeno.
Tuttavia, le trattative sono state interrotte a gennaio ed il
Ministero ha citato le “notevoli deviazioni riscontrate
rispetto ai termini riportati nell'offerta di appalto, che hanno
pertanto reso impossibile ai negoziatori croati di continuare a
queste condizioni”.
Un paio di giorni dopo, Sinisa Hajdas Doncic, ministro degli
Affari Marittimi, dei Trasporti e delle Infrastrutture, ha convocato
una conferenza stampa nel corso della quale ha dichiarato: “La
HZ Cargo è una società in salute con buone
prospettive, ma solamente nel caso che vengano soddisfatte le
condizioni relative al proseguimento del processo di
ristrutturazione.
Entro la scadenza fissata, sono previste quattro condizioni
preliminari fondamentali: l'esodo di 1.100 dipendenti, la riduzione
dei salari del 20%, la vendita di tutto ciò che non
appartiene all'attività di nucleo e la riduzione delle spese
destinate ai pagamenti del personale ed ai trattamenti di fine
rapporto”.
Tuttavia, i problemi della HZ Cargo sembrano al momento
un'opportunità per altri operatori e Marsham, sebbene non
abbia voluto identificare società particolari, ha detto di
confidare che un servizio regolare di treni-blocco intermodali possa
essere operativo “nel giro dei prossimi due mesi”.
“Mettiamola così: gli operatori ferroviari
privati-chiave dell'Europa centro-meridionale stanno programmando un
nuovo servizio” dichiara Marsham.
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