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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXII - Numero 15 GIUGNO 2014
TRASPORTO MARITTIMO
SEMAFORO VERDE DALL'UNIONE EUROPEA PER L'ALLEANZA P3
NONOSTANTE LE PREOCCUPAZIONI DEI CARICATORI
L'accordo di condivisione delle navi sulla direttrice est-ovest
P3 fra i primi tre vettori di contenitori al mondo ha superato il
suo secondo ostacolo normativo, la Commissione sulla Concorrenza
dell'Unione Europea.
La Commissione Europea ha informato il 3 giugno Maersk Line, MSC
e CMA CGM di aver deciso di non avviare indagini sulla P3, nonché
sull'alleanza sua rivale G6, in relazione a problematiche antitrust.
Tuttavia, il portavoce della Commissione Antoine Colombani ha
dichiarato: “La Commissione seguirà gli sviluppi di
mercato e continuerà a vigilare riguardo a qualsiasi rischio
per la concorrenza che possa sorgere dall'implementazione della P3 o
dalla G6.
La Commissione valuterà eventuali interventi, se
necessario”.
Una dichiarazione congiunta della CMA CGM e della Maersk Line,
rilasciata in mattinata, ha spiegato che, ai sensi della normativa
antitrust europea, alla rete dalla capacità di 2,6 milioni di
TEU è stato richiesto di effettuare un'autovalutazione della
propria conformità alle regole sulla concorrenza, che i
commissari dell'Unione Europea hanno sottoscritto.
Il semaforo verde europeo per la P3 potrebbe essere considerato
dai caricatori come un brutto colpo: il GSF (Forum dei Caricatori
Globali) aveva presentato un reclamo alla commissione sulla
concorrenza a nome dei suoi membri, i quali temevano che il
predominio sul mercato dell'alleanza potesse portare
all'eliminazione di una effettiva concorrenza.
Le tre linee di navigazione della P3 controlleranno il 50% circa
del mercato Asia-Europa ed il 30% del corridoio transpacifico.
IL GSF ha dichiarato poi di avere accolto favorevolmente la
promessa della Commissione Europea di “monitorare
rigorosamente” il modo in cui il mercato andrà a
svilupparsi.
Il segretario generale Chris Welsh ha dichiarato al riguardo:
“La Commissione ci ha ascoltato con molta attenzione.
Non occorre che essa faccia nulla fino a quando non si accorgerà
che esistono i presupposti per fare qualcosa.
Un'efficace monitoraggio della conformità della P3 alle
regole sulla concorrenza dell'Unione Europea è assolutamente
essenziale, alla luce del potere sul mercato senza precedenti delle
tre maggiori linee di navigazione mondiali che complessivamente
rappresentano una quota di mercato superiore al 40% nell'ambito dei
principali traffici di linea del mondo.
Se ci fosse qualche segnale di una riduzione della qualità
dei servizi o della eliminazione di un'effettiva concorrenza fra le
linee di navigazione della P3 - se non ci fosse cioè alcuna
distinzione fra ciò che fanno pagare - ed in genere nel
mercato della navigazione di linea, ci aspetteremmo un'azione
immediata da parte della Commissione Europea nei confronti delle
linee della P3, compresa l'applicazione di sanzioni appropriate per
gli abusi nella concorrenza”.
Welsh ha detto altresì che i caricatori si aspettano di
condividere tutti i vantaggi in termini di costi che i vettori
dovessero conseguire dall'alleanza.
“Le linee della P3 devono adesso prendere in mano la
situazione e rispettare le proprie promesse in ordine al
miglioramento dei servizi ed alla diminuzione dei costi.
I caricatori si aspetteranno di vedere una gamma più
ampia di servizi e prestazioni migliori, compresa una migliore
affidabilità dei servizi ed una maggiore puntualità
nelle consegne.
Soprattutto, i caricatori si aspettano di condividere i vantaggi
derivanti da tariffe di nolo più competitive mediante la
riduzione dei costi”.
La Commissione Europea dispone della facoltà di indagare
o sospendere un'alleanza, e, aggiunge Welsh, di esperire rapidi
procedimenti legali con relative decisioni.
Avendo già ricevuto la benedizione dei regolatori degli
Stati Uniti a marzo, il carrozzone dei negoziatori della P3
concentra ora la propria attenzione sull'Asia, dove si dice che le
autorità cinesi sulla concorrenza dovrebbero annunciare la
propria decisione alla fine di questo mese.
Vincent Clerc, responsabile traffici e marketing della Maersk,
ha dichiarato in merito: “Adesso proseguiremo nella nostra
stretta collaborazione con le autorità sulla concorrenza e
sui traffici marittimi in - fra gli altri - Cina e Corea del Sud al
fine di ottenere le loro approvazioni”.
Tuttavia, altre giurisdizioni, come la Corea del Sud, potrebbero
ancora differire il benestare all'inizio delle operazioni della P3
che ha rivisto le proprie decisioni in ordine alla data di avvio
stabilendola in autunno.
Secondo la società di analisi Alphaliner, la Maersk ha
conseguito un “significativo divario in relazione ai ricavi”
rispetto ai propri pari.
Secondo Alphaliner, dalla scheda inerente ai ricavi di 17
importanti vettori marittimi interpellati nel primo trimestre di
quest'anno, risulta che il margine operativo del vettore danese -
situato al 6,4% - sia ben al di sopra del negativo -2,6% degli altri
16 vettori.
Alphaliner afferma che, combinati con quelli della CMA CGM ma
senza contare quelli della MSC che non ha rilasciato cifre, i
profitti operativi dei soci della P3 rappresentano il 96% di quelli
realizzati dall'intero settore della navigazione di linea.
Tutti i loro pari hanno riportato perdite relative al primo
trimestre 2014, fatta eccezione per la Wan Hai e la K Line, che
hanno fatto registrare modesti guadagni.
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