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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXII - Numero 30 GIUGNO 2014
LEGISLAZIONE
BRUXELLES ESTENDE LA DURATA DELLE REGOLE SUI CONSORZI DI
LINEA
La Commissione Europea ha esteso la durata delle regole che
governano i consorzi del trasporto marittimo di linea per altri
cinque anni dopo una lunga revisione finalizzata ad appurare se
fosse ancora necessaria un'esenzione specifica dalle regole
antitrust per il settore in questione.
La decisione è stata annunciata pochi giorni dopo che la
Cina aveva deciso di rigettare la proposta sulla P3 Network avanzata
da Maersk Line, Mediterranean Shipping Co e CMA CGM, nonostante i
regolatori degli Stati Uniti e dell'Europa avessero dichiarato di
non voler bloccare l'alleanza.
Tuttavia, a causa delle proprie dimensioni, la P3 sarebbe
ricaduta al di fuori dei requisiti previsti per i consorzi europei e
quindi le linee di navigazione partecipanti avrebbero dovuto
effettuare un'autovalutazione per assicurare di essere conformi alla
normativa sulla concorrenza dell'Unione Europa.
Bruxelles ha adesso confermato che l'esenzione per categoria dei
consorzi marittimi resterà in vigore fino ad aprile del 2020.
L'attuale regolamentazione sarebbe dovuta scadere l'anno
prossimo ed erano state poste domande in ordine a se vi fosse ancora
la necessità che le linee di navigazione containerizzate
dovessero avere una serie propria di regole invece che essere
trattate allo stesso modo della maggior parte degli altri settori.
Dopo una consultazione pubblica, la Commissione ha dichiarato di
aver concluso che l'esenzione aveva funzionato bene, assicurando una
certezza giuridica ad accordi che apportano vantaggi ai clienti e
non distorcono indebitamente la concorrenza, e che le attuali
circostanze del mercato garantiscono il suo prolungamento.
Il regolamento consente alle linee di navigazione con una quota
di mercato combinata inferiore al 30% di entrare a far parte di
accordi di cooperazione finalizzati alla fornitura di servizi
congiunti di trasporto merci.
Tali accordi normalmente consentono ai vettori delle linee di
navigazione di razionalizzare le proprie attività e
conseguire economie di scala.
Tuttavia, le richieste per elevare la soglia ad almeno il 35%
sono state respinte.
Il tetto per le quote di mercato era stato ridotto dal 35% per
le linee non appartenenti a conferenze al 30% per tutte le alleanze
dopo che la fissazione di tariffe congiunte è stata proibita
in Europa nel 2008.
Pur essendo contraria a qualsiasi forma di collusione sui prezzi
fra le linee di navigazione, la Commissione favorisce la
cooperazione che consenta ai membri di ridurre i costi, così
come ai clienti di trarre vantaggio da maggiori efficienze
operative.
“Se i consorzi devono affrontare una concorrenza
sufficiente e non sono soliti fissare prezzi o dividersi il mercato,
gli utenti dei servizi forniti dai consorzi sono normalmente in
grado di trarre vantaggio dai miglioramenti della produttività
e dalla qualità dei servizi” ha affermato la
Commissione nella propria dichiarazione del 24 giugno.
Essa ha pertanto esentato tali accordi dal divieto di stipulare
intese anticoncorrenziali ai sensi dell'articolo 101 del Trattato
sul Funzionamento dell'Unione Europea.
Il primo regolamento sull'esenzione per categoria in relazione
ai consorzi è stato adottato nel 1995 e prorogato diverse
volte.
L'ultima indagine sul mercato, condotta nel 2013, ha mostrato
come i principi basilari dell'approccio della Commissione siano
ancora validi.
Ciò è stato confermato da una consultazione
pubblica.
Per i consorzi e le alleanze che eccedono la soglia di quota di
mercato stabilita dal regolamento sulle esenzioni per categoria, le
compagnie di navigazione stesse sono responsabili del fatto che i
loro accordi siano conformi alla legge.
La Commissione può decidere di intervenire se necessario.
“La Commissione continuerà a monitorare da vicino
gli sviluppi del mercato e la condotta delle compagnie di
navigazione al fine di far sì che i mercati restino aperti e
competitivi” si legge nella dichiarazione.
In particolare, nel contesto dei recenti sviluppi nel settore,
la Commissione resterà vigile in ordine a qualsiasi rischio
per la concorrenza che possa sorgere dall'implementazione dei
consorzi marittimi ed interverrà se necessario”.
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