Quotidiano indipendente di economia e politica dei trasporti
06:11 GMT+1
COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXII - Numero 15 LUGLIO 2014
PORTI
NONOSTANTE GLI INGORGHI, MIGLIORANO QUEST'ANNO I RISULTATI
DEI PORTI NORD-EUROPEI
Secondo l'ultimo rapporto GPT (Global Port Tracker),
i sei principali porti nord-europei della fascia Le Havre-Amburgo
assisteranno quest'anno ad un incremento del 5% dei volumi.
Il rapporto, pubblicato dalla Hackett Associates unitamente
all'ISL (Institute of Shipping Economics and Logistics) con sede a
Brema, prevede un incremento del 4,3% dei risultati relativi ai
carichi d'importazione in tutti i porti quest'anno rispetto al 2013.
Le importazioni da gennaio ad aprile movimentate nella fascia Le
Havre-Amburgo sono aumentate del 4,9% rispetto al 2013, con un
totale previsto per l'intera annata di 14,47 milioni di TEU, il che
comporta un aumento del 5,5% in relazione a tutto l'anno per quanto
attiene i TEU complessivamente movimentati.
Questi numeri, sebbene comprendano i carichi di trasbordo, i
vuoti ed i traffici infra-europei a corto raggio, sono comunque un
segnale del miglioramento della fiducia dei consumatori, afferma Ben
Hackett, fondatore della ditta di consulenze e ricerche in materia
di trasporti marittimi.
Tuttavia, Hackett avverte che la domanda resta ancora
“saldamente nelle mani del consumatore”, alimentata
dalla politica dei bassi tassi d'interesse e dalla “solida
crescita nel Regno Unito ed in Germania”.
Il rapporto, redatto pochi giorni dopo l'annuncio del veto
all'alleanza P3 da parte dei regolatori cinesi, suggerisce che gli
operatori terminalistici del Nord Europa “debbono avere tirato
un sospiro di sollievo” non dovendo più accogliere navi
da 18.000 TEU con fattori di carico del 95% circa.
Nel GPT si sostiene che “si sarebbe trattato di un
pentolone da strega con cui avere a che fare, data l'aggregazione di
tre dei partner più improbabili con culture aziendali
collocate nei punti opposti di un triangolo”.
Si legge nel rapporto: “Il pericolo identificato dai
cinesi era costituito da un cartello che avrebbe potuto danneggiare
i traffici cinesi, così come i risultati finanziari dei due
vettori di proprietà statale Cosco e China Shipping.
La logica della P3 era quella di mettere assieme un gruppo
operativo ben gestito di navi concentrate sulle economie di scala e
sulla riduzione dei costi operativi.
Ciò che la Cina ha ravvisato era la realizzazione di uno
strumento finalizzato alla riduzione della capacità in
maniera sufficiente a consentire l'incremento delle tariffe di nolo,
operando nel contempo sulla base di tariffe abbastanza basse che
sarebbero state probabilmente al di sotto del livello di pareggio
della maggior parte dei concorrenti”.
Nonostante le aspirazioni dei membri della P3 siano state
sventate, gli ingorghi portuali sono diventati nuovamente - aggiunge
il rapporto - un argomento scottante.
“I terminal sono in difficoltà nei rapporti con le
grosse navi in termini di produttività e spazio sufficiente.
Nei porti nord-europei ci sono già ingorghi derivanti dal
grandissimo interscambio di container proveniente dalle navi da
16.000 TEU ed oltre e dalla difficoltà di rapportarsi con
volumi di trasbordo che esse generano in porti quali Rotterdam ed
Anversa”.
Infatti, l'impatto sull'efficienza operativa dei porti
nord-europei comportato dall'impiego di navi containerizzate
ultra-grandi nel contesto della direttrice di traffico Asia-Europa è
stato oggetto di accesi dibattiti in occasione dell'evento TOC
Container Supply Chain, svoltosi a Londra alla fine di giugno.
E adesso che la polvere comincia a posarsi sulla scomparsa della
P3, il GPT suggerisce che la crescita delle movimentazioni
nell'ambito della fascia di porti Le Havre-Amburgo varierà
nel corso del resto dell'anno, riflettendo “l'attuale guerra
per il mercato che sta avendo luogo fra Amburgo, Rotterdam ed
Anversa”.
Parlando al seminario TOC alla fine di giugno, Hackett ha
dichiarato che i volumi dovrebbero continuare a “rimbalzare”,
in particolare fra i porti tedeschi ed olandesi, alimentati dagli
sconti offerti dalle autorità portuali.
Altrove, il grande perdente nella vicenda del boicottaggio della
P3 è l'assai sottoutilizzato JadeWeserPort di Wilhelmshaven
che, nota il GPT, sarebbe stato il principale beneficiario della
rete dell'alleanza.
- Via Raffaele Paolucci 17r/19r - 16129 Genova - ITALIA
tel.: 010.2462122, fax: 010.2516768, e-mail
Partita iva: 03532950106
Registrazione Stampa 33/96 Tribunale di Genova
Direttore responsabile Bruno Bellio Vietata la riproduzione, anche parziale, senza l'esplicito consenso dell'editore