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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXII - Numero 31 LUGLIO 2014
TRASPORTO FERROVIARIO
ERFA PREOCCUPATO PER LA TENDENZA ALLA “RIMONOPOLIZZAZIONE”
L'ERFA (European Rail Freight Association) si chiede se i nuovi
operatori ferroviari siano in grado di sopravvivere nel contesto di
un ambiente protezionista.
Gli operatori ferroviari nuovi arrivati, rappresentati
dall'ERFA, “sono preoccupati per la tendenza alla
rimonopolizzazione nel contesto del mercato ferroviario” si
legge in una dichiarazione dell'associazione.
Il 4° Pacchetto Ferroviario proposto dalla Commissione
Europea intende stabilire regole uguali per tutti, ma l'ERFA afferma
che i suoi membri, che rappresentano una settantina di imprese
ferroviarie con 15.000 posti di lavoro diretti, si trovano sempre
più a dover “fronteggiare una discriminazione dovuta a
sleali condizioni di mercato.
Oggi, lo sviluppo di un sistema ferroviario sostenibile viene
ostacolato dalle intenzioni degli operatori ferroviari monopolistici
di mantenere la propria posizione dominante.
Le barriere e le pratiche discriminatorie che i membri dell'ERFA
devono affrontare in tutta Europa annientano il dinamismo,
l'innovazione e la creatività così necessari nel
settore ferroviario.
Le barriere, inoltre, minacciano il più ampio interesse a
che la crescita ed i posti di lavoro vengano incrementati in tutta
Europa.
Gli operatori minori di trasporto ferroviario necessitano di
adeguate condizioni e, nel contempo, di non essere schiacciati ed
ostacolati dagli operatori ferroviari storici.
L'ERFA si rifiuta di credere che il dominio di una manciata di
operatori ferroviari assai potenti possa apportare vantaggi ai
clienti, ai passeggeri od all'ambiente”.
L'ERFA supporta le proposte della Commissione Europea in ordine
alla cosiddetta “muraglia cinese” che garantisce flussi
finanziari trasparenti nell'ambito delle strutture di holding,
laddove il proprietario delle infrastrutture e quello delle relative
imprese ferroviarie coincidano.
Fino a quando esisterà una partecipazione finanziaria
condivisa fra il gestore delle infrastrutture e la relativa impresa
ferroviaria, il primo continuerà ad avere interesse a
concedere un trattamento privilegiato alla seconda a danno degli
altri utenti ferroviari e dell'intero sistema ferroviario.
L'ERFA ritiene che l'ente responsabile della gestione dei binari
non dovrebbe avere interesse a pregiudicare o bloccare gli altri
utenti ferroviari con i quali non ha legami finanziari diretti.
“Questo tipo di trattamento è ingiustificato ma
viene tristemente sperimentato dai membri dell'ERFA in tutta Europa,
compromettendo in assoluto l'esistenza dei nuovi arrivati,
dissuadendo dagli investimenti ed andando contro tutti i seri
tentativi di promuovere la crescita ferroviaria”.
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