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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXII - Numero 31 LUGLIO 2014
TRASPORTO STRADALE
PROTESTA DEI CAMIONISTI CONTRO LA LEGGE FRANCESE
SULL'AUTOTRASPORTO
Gli operatori internazionali di autotrasporto di merci e le
associazioni sindacali del settore hanno criticato la nuova
normativa “protezionista” che in Francia impedisce ai
camionisti di dormire nelle proprie cabine durante i periodi di
riposo, affermando che non ci si è riflettuto abbastanza e
che essa comporta implicazioni relative alla sicurezza, ai costi ed
alla concorrenza.
Nel tentativo di migliorare la conformità alla normativa
sul lavoro nel settore del trasporto stradale, in particolare per
quanto attiene la non conformità o “dumping” in
relazione alle limitazioni sulle ore di lavoro, la Francia ha
introdotto una norma che vieta agli autisti di dormire nei propri
veicoli nel corso dei periodi di riposo dal lavoro designati, cosa
che era stata consentita ai sensi del regolamento 561/2006
dell'Unione Europea.
La mancata osservanza della disposizione comporterebbe il
carcere per un anno ed una multa di 30.000 euro.
All'inizio di quest'anno, anche il Belgio aveva modificato la
propria normativa in materia applicando sanzioni agli autisti per la
medesima violazione di legge, sebbene l'importo massimo della multa
fosse stato fissato nell'assai minore cifra di 1.800 euro.
L'IRU (International Road Transport Union) ha descritto tali
iniziative come “preoccupanti provvedimenti di protezionismo
nazionale” e ha richiesto all'Unione Europea ed agli stati
membri di occuparsi della questione.
Il delegato generale presso l'Unione Europea dell'IRU Michael
Nielsen ha dichiarato: “Dal momento che la normativa
dell'Unione Europea non è chiara in ordine ai periodi di
riposo settimanali nelle cabine dei veicoli e poiché l'Unione
Europea non la considera una violazione grave, queste annunciate
sanzioni sono del tutto inaccettabili”.
Il fatto che coloro che devono attuare tali norme “non
conoscano addirittura le esatte condizioni correlate all'entrata in
vigore di queste nuove leggi sta semplicemente a significare che
l'incertezza giuridica nell'Unione Europea è ancora una volta
prevalsa” ha aggiunto Nielsen.
Una ditta di autotrasporto che ha chiesto di restare anonima ha
dichiarato a Lloyd's Loading List.com che la Francia ha
assunto una posizione protezionista e che questa modifica alla
normativa riflette i sospetti francesi secondo cui sono
principalmente le ore di lavoro dei camionisti stranieri che vanno
ben al di là del limite di legge.
“Quelli che hanno redatto questa legge non hanno perso
nemmeno un secondo per pensare a cosa essa potrebbe comportare per
gli autisti stranieri” commenta la fonte in questione.
Osservatori del settore affermano che anche se alcuni autisti
francesi potrebbero senz'altro dormire in cabina mentre sono in
Francia, ad esempio nei fine settimana, la stragrande maggioranza
degli autotrasportatori nazionali riporteranno i loro veicoli al
deposito aziendale nei fine settimana: opzione, questa, che gli
autisti stranieri non hanno.
Un altro ha detto che i legislatori in questione “non
avevano proprio idea di come lavori il settore dell'autotrasporto”
che deve far fronte ad incertezze giornaliere come i locali dei
clienti che non sono aperti per ricevere le consegne quando il
camion arriva, gli ingorghi nel traffico e le deviazioni stradali.
“Soprattutto, separare un autista dal suo camion solleva
un fondamentale problema di sicurezza.
In assenza di infrastrutture di parcheggio dedicate per i camion
presso gli alberghi, un autista potrebbe dover percorrere una certa
distanza per trovare una sistemazione, con la possibilità di
tornare la mattina seguente al camion e non trovare più la
merce o il carburante”.
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