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COUNCIL OF INTERMODAL SHIPPING CONSULTANTS
ANNO XXXII - Numero 31 LUGLIO 2014
TRASPORTI ED AMBIENTE
LA MAERSK SVELA IL SOVRAPPREZZO PER I CARBURANTI A BASSO
CONTENUTO DI ZOLFO, MA I CLIENTI DEGLI ALTRI VETTORI DEVONO
ASPETTARE
La Maersk Line sta preparando i clienti ad un sovrapprezzo per
il carburante a basso contenuto di zolfo sino a 150 dollari per un
container da 40 piedi a partire dal prossimo 1° gennaio, quando
entreranno in vigore regole più rigorose in materia di
emissioni navali nelle ECA (aree di controllo delle emissioni) in
Europa e negli Stati Uniti.
Tuttavia, quando mancano meno di sei mesi alla suddetta
scadenza, la maggior parte degli altri più importanti vettori
marittimi attivi nei traffici in ambito ECA non sembrano ancora
pronti ad una escursione verso l'alto nelle proprie fatturazioni per
quanto attiene i carburanti.
Sembra infatti che solo la Maersk e la tedesca Hapag-Lloyd
abbiano annunciato l'intenzione di recuperare i costi straordinari
del carburante a basso contenuto di zolfo: attualmente, al prezzo di
900 dollari per tonnellata, si tratta di una spesa del 50% circa più
cara rispetto a quella per i carburanti di combustibile pesante.
La Maersk Line stima di dover acquistare 650.000 tonnellate di
gasolio marittimo a basso contenuto di zolfo all'anno per la propria
flotta, equivalente al 7% delle proprie esigenze annuali di
carburante bunker, ad un costo aggiuntivo di circa 250 milioni di
dollari.
La Hapag-Lloyd afferma di dovere affrontare una spesa simile.
Tuttavia, a differenza della Maersk Line, la Hapag-Lloyd non ha
indicato il livello del proprio sovrapprezzo relativo alle ECA,
comunicando ai propri clienti che ne verranno informati “in
modo tempestivo”.
I vettori, peraltro, non hanno buoni precedenti in tema di
spiegazione dei sovrapprezzi alla clientela ed anche il calendario
degli annunci e dell'implementazione può essere causa di
confusione ed irritazione.
Infatti, riguardo agli incrementi tariffari generali, diverse
migliaia di dollari di tali incrementi annunciati quest'anno sono
state erose nel giro di poche settimane dalla data della loro
implementazione, intaccando pertanto la credibilità dei
vettori.
E c'è un altro problema per i vettori sotto assedio che
sperano di recuperare i costi straordinari del carburante a basso
contenuto di zolfo: i caricatori evidenzieranno i già
notevoli risparmi sul carburante che le linee di navigazione
containerizzate hanno conseguito quale risultato della lenta e
super-lenta navigazione.
Il principale argomento dei caricatori in ordine alla lenta
navigazione è quello secondo cui essa viene condotta in
assenza di alcuna forma di consultazione con il cliente, lasciando i
caricatori ad ammucchiare costose e sempre maggiori scorte per
compensare i tempi di viaggio molto più lunghi.
È interessante notare che le navi di raccordo che
trasbordano i carichi d'importazione ed esportazione presso i porti
hub nella Manica, nel Mare del Nord e nel Mar Baltico l'anno
prossimo potranno bruciare carburante con solo lo 0,1% di contenuto
di zolfo, mentre i feeder operativi nel Mar d'Irlanda ed al servizio
della costa occidentale del Regno Unito non dovranno attenersi a
tali regole più rigorose mentre effettuano i propri servizi
in tali porti, ma saranno soggetti alle limitazioni sullo zolfo
quando ritorneranno nelle ECA.
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